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Visoni danesi condannati a morte per il Covid-19

visoni danesi condannati a morti per il covid-19
credits: courtesy essereanimali

Troppo sensibili alla pandemia rischiano di diffonderla agli allevatori perciò sono stati condannati alla soppressione. Sono oltre un milione di capi che finiranno nelle camere a gas.

Il Covid-19 impone nuove misure soprattutto agli allevatori di visoni danesi. I maggiori fornitori di pelli per pellicce del mondo. L’aspetto etico del modo in cui sono allevati, potrebbe allietare qualche animalista, se venissero rilasciati in natura. Invece finiranno la loro triste esistenza, ammassati in piccole gabbie, soppressi e bruciati, per non infettare i loro allevatori. Sono scoppiati troppi focolai della pandemia da coronavirus ed i visoni sono sensibilissimi a questo virus. Visoni danesi condannati a morte per il Covid-19

Muoiono in un giorno

Muoiono in un solo giorno dopo aver contratto il virus, perciò sono ritenuti pericolosi anche per gli umani. Ne verranno abbattuti circa 1,5 milioni di capi, moltissimi in Danimarca ma anche in Spagna, Olanda e Italia. Verranno messi in camere a gas e sterminati. In Danimarca si concentrano 1500 allevamenti che fanno della piccola e felice nazione baltica, il primo produttore mondiale di pellicce di visone. Ogni anno milioni di questi piccoli carnivori vengono allevati e soppressi per le loro pelli. Il sistema per ucciderli senza rovinare le “preziose” pellicce è cruento, vengono inseriti due elettrodi nella bocca e nell’anno e viene data una scarica elettrica.

Situazione insostenibile

Da giugno a settembre i casi di allevamenti infettati sono saliti in fretta oltre il centinaio, ed ora il rischio di diffondere la pandemia è insostenibile. Per questo le autorità danesi hanno deciso di sopprimerli tutti. Dapprima hanno cercato di sorvolare per proteggere l’aspetto economico degli allevamenti. Il business porta infatti oltre un miliardo di euro alle casse dell’export danesi. Quando la situazione s’è rivelata troppo pericolosa hanno preso scelte drastiche.

Visoni danesi condannati a morte per il Covid-19
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Un’area piccola

L’area dove sono concentrati gli allevamenti è abbastanza piccola e quindi la concentrazione è alta. Per impedire che i focolai possano diffondersi verranno eliminati anche tutti i visoni sani nel raggio di 8 chilometri. Agli allevatori verrà offerto un risarcimento in proporzione al numero di capi abbattuti. Il timore è che quel tipo di economia arrivi al collasso, ma in cuor nostro non ne siamo scontenti. Le pellicce non sono un bene primario e quel tipo di allevamenti dovrebbe essere chiuso da tempo.

Esempio olandese

Questo tipo di soppressioni ha avuto dei precedenti. In Spagna sono stati abbattuti 90.000 visoni ed in Olanda altri 10.000. Proprio nei Paesi Bassi era già stata imposta una moratoria che avrebbe messo fuorilegge gli allevamenti di visoni nel 2024. Vista però la gravità del problema ha deciso di interrompere immediatamente la pratica dell’allevamento. In Italia esistono 8 aziende che allevano i visoni, concentrate nel nord est del paese. Speriamo che vengano presi provvedimenti per fermare la possibilità di contagio. Spiace per gli animali, ma ogni azienda potrebbe diventare un serbatoio per la diffusione del coronavirus. Visoni danesi condannati a morte per il Covid-19

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Visoni danesi condannati a morte per il Covid-19, sono ritenuti molto contagiosi se colpiti dal coronavirus e pertanto vengono sterminati nelle camere a gas
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