Il legname abbattuto dalla tempesta di vento dell’anno scorso tornerà a vivere
Una buona notizia arriva dai boschi del Trentino. Saranno viole, violini violoncelli e contrabbassi a prendere vita o meglio voce dalle foreste di Val di Fiemme. Saranno quasi tre tonnellate le assi di pregiatissimo e ricercatissimo legno di risonanza di abete rosso, destinati a dare voce a nuovi strumenti.
Scuola internazionale di Liuteria
Sarà la scuola internazionale di Liuteria Antonio Stradivari di Cremona a prendersi cura del prezioso legname, mortificato dalla tempesta. Ci vorranno tre anni di stagionatura prima che si possa mettere mano al materiale e produrre strumenti a corde. Un proseguimento della tradizione musicale italiana, apprezzata in tutto il mondo. Potrebbe proprio essere nascosta tra queste tavole quella così perfetta da regalarci uno strumento unico. Degno della fama dei liutai cremonesi e dei pezzi creati da Amati, Guarneri del Gesù o Stradivari.
Federforeste e Provincia di Trento
L’operazione si è svolta con contributo di Federforeste, PAT (Provincia Autonoma di Trento) e Comune di Salò. Una collaborazione significativa che partendo da un disastro ecologico ha portato alla migliore soluzione possibile. Si dovrà pazientare che il legno perda tutta la sua naturale umidità e acquisti sonorità. E’ una fase che non può essere accelerata artificialmente, gli strumenti ad arco hanno bisogno di legname completamente stagionato. Solo allora si potranno assemblare gli oltre 70 pezzi necessari per assemblare una viola o un violino.
L’unicità della resa sonora
L’unicità della resa sonora è talmente particolare che anche dalla stessa tavola non potranno mai nascere due violini esattamente uguali. Ognuno di loro è unico per alcune peculiarità. Starà al fortunato esecutore metterlo alla prova per farne uscire la “voce” che saprà stimolare chi ascolta. Prepariamoci ad avere la pelle d’oca grazie al fortunale del novembre 2018. Allentate gli archetti, non è ancora tempo di vibrare.

