Vino biologico protagonista nell’Agricoltura biologica e nella sostenibilità ambientale
Nei sotterranei della Tridentum del museo archeologico, si è tenuto un incontro sull’agricoltura biologica e la sostenibilità ambientale, moderato dalla giornalista del Corriere della Sera Divina Vitale. “ll consumo di vini biologici a livello mondiale è più che raddoppiato negli ultimi dieci anni, e rappresenta il 3,5% del consumo totale. In tutto il mondo c’è una costante espansione della superficie agricola condotta a regime biologico. Il Trentino è, per l’Italia, che si contende il primato con Francia e Spagna con circa 100mila ettari a testa, una delle regioni più performanti”. La giornalista dopo aver comunicato una serie di dati, ha dato il via alle danze. intervistando i vari ospiti. Vino Sostenibilità e Ambiente
Scelte ventennali
Federico Lombardo Di Monte Iato, COO di Cantine Firriato, ha spiegato il percorso intrapreso vent’anni fa verso la strada della sostenibilità. I numerosi riconoscimenti ottenuti da enti certificatori ed istituzionali che rendono Cantine Firriato, sempre più orgogliose delle decisioni adottate. Grazie agli sforzi compiuti dalla proprietà, Firriato è diventata un modello di riferimento. Salvaguardando e valorizzando eco-sistemi produttivi, in tutta la filiera enologica, con un approccio concentrato su biodiversità e sostenibilità economico-sociale. Dapprima con la certificazione biologica, per arrivare attualmente ad essere una cantina carbon free. L’obiettivo principale infatti, ha spiegato Lombardi, “non è essere energeticamente indipendenti, bensì diminuire i consumi di energia, vero demone per l’emissione di CO2”.
Non adattare l’ambiente
La fondatrice di Maso Martis Roberta Giurali, ha raccontato della loro scelta di non adattare l’ambiente alle esigenze della viticoltura, bensì il contrario, fin dagli anni Novanta. Lavorando sul diserbo, le pergole, introducendo il sovescio e molti altri piccoli segreti e attenzioni, hanno salvaguardato la biodiversità, valorizzando l’ambiente e il territorio al meglio. In entrambi i casi, infatti, la coltivazione biologica si concentra più su una prevenzione delle malattie delle piante, evitando l’uso eccessivo di fitofarmaci. Questa “cura”, in caso di eventi negativi, vuole contribuire a riportare i ritmi di coltivazione a standard più umani.
Pratiche di confusione sessuale
È stato molto interessante fare una scoperta, grazie al presidente del Consorzio Tutela Vini del Trentino Pietro Patton e all’Assessora all’ agricoltura foreste, caccia e pesca Giulia Zanotelli. “Il Trentino attua da anni delle pratiche di confusione sessuale per disorientare ed evitare la riproduzione di alcune specie nocive, invece di ricorrere all’ uso di pesticidi, per fortuna ormai quasi scomparsi dall’ utilizzo in campo vitivinicolo”. Sicuramente l’agricoltura biologica, sempre più diffusa, è un ottimo punto di partenza per aiutare a contrastare i fenomeni meteorologici estremi. Oltre a portare in tavola, e nei nostri bicchieri, dei prodotti sempre più sani e sostenibili. Vino Sostenibilità e Ambiente
Credits: TrentoDocFestival
Autore: Stefano Bloise

