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Via gli sprechi dai banchetti

Via gli sprechi dai banchetti

Il cibo gettato nei rinfreschi, nelle cerimonie e nei banchetti trova nuove opzioni

Sono nati i Foodbuster, i caccia-cibo, pronti a riorganizzare tutti i resti ancora edibili delle feste e dei banchetti, di qualsiasi tipo essi siano. Chiunque abbia frequentato feste di nozze s’è accorto del gran volume di cibo non consumato ed ancora ottimo che rischia di, o viene gettato. Ora esiste una soluzione per smaltirlo, riciclarlo e donarlo a chi ne ha più bisogno. Basta prendere accordi coi Foodbuster locali, che a fine evento interverranno per dare nuove possibilità al cibo non consumato. Via gli sprechi dai banchetti Leggi tutto: Via gli sprechi dai banchetti

Comunioni, cresime, battesimi, lauree, buffet aziendali

Sono mille le occasioni in cui il cibo non viene consumato completamente. Hanno calcolato che almeno il 30% delle pietanze preparate per i banchetti e gli eventi finiscono direttamente nella spazzatura. Uno spreco enorme, che fa gridare vendetta. Di solito si tratta di cibo di alta qualità, preparato con ingredienti di ottimo livello, e che non merita di essere buttato. Con gli avanzi si possono nutrire molte persone.

Food PRIDE

È l’associazione che connette i vari gruppi di cacciatori di cibo avanzato. Dai dati recenti di povertà assoluta, di cui sono vittime quasi sei milioni di persone, risulta ancora più evidente come sia un’azione vitale quella della redistribuzione. La crisi comincia a mordere, anche i percettori di reddito di cittadinanza rischiano di precipitare tra i troppo poveri. Impossibilitati a decidere cosa fare, se costretti a scegliere tra abitare e mangiare. Il costo delle utenze è tale che diventerà ancor più complicato conservare un tetto sulla testa, ancor peggio sarà portare cibo in tavola.

Cibo prezioso

Il cibo è prezioso e come tale va trattato. I volontari che danno vita ai Foodbuster operano nel recupero di piatti ancora intatti, delle rimanenze non servite. O dei cibi che nemmeno sono usciti dalle cucine. Quelli che sono destinati a finire nell’umido, ma che potrebbero sfamare molte persone. Il cibo fresco deve essere prontamente redistribuito, perché non ha sistemi di prevenzione che possano farli durare almeno qualche giorno, come quelli industriali.

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Aiutano anche i ristoratori e i caterer

Con l’azione di recupero, riducono molto i costi dei servizi di gestione dei rifiuti, che le aziende sarebbero costrette ad affrontare. I ristoratori ed i gestori di catering sono ben lieti che gli “avanzi intatti” riprendano vita, e non vengano sprecati. Un aiuto ai meno fortunati, ed una diminuzione dell’imposta di smaltimento, si legano perfettamente. Di solito sono gli sposi stessi, o i wedding planner, o gli organizzatori di eventi, a contattare i cacciatori di cibo per svolgere il loro compito.

Una rete che funziona

Una rete basata sul passaparola, che funziona molto bene, e coinvolge sempre più persone. Si basa sul volontariato, non ha spese importanti se si eccettua la logistica, e riesce nel suo intento di evitare gli sprechi. Tutto ciò che viene recuperato viene dettagliato, in modo che chi li ha chiamati abbia un resoconto di quanto è stato recuperato, e chi ne ha usufruito. Un’azione che coinvolge il sociale e tiene attiva la comunità. Si basa sulla generosità di chi ha organizzato il banchetto, e crea una condizione di partecipazione al benessere locale. Il cibo è quasi sempre portato alle mense sociali, ma possono usufruirne anche altri soggetti. L’elemento importante è la velocità, per evitare che il cibo si guasti, prima di essere consumato. Via gli sprechi dai banchetti

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Credits: Pixabay

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Via gli sprechi dai banchetti basta contattare i Foodbuster che ritirano tutto il cibo non consumato per donarlo a varie associazioni
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