Fine Mycelium è uno dei materiali più richiesti dai creatori di moda ed è sostenibile.
Sembra proprio pelle anche al tatto questo tessuto di origine vegetale. Oltre ad avere un aspetto estetico formidabile, ha prestazioni superiori anche alla pelle di origine animale. Ha maggiore durata, ha qualità e duttilità che la rendono molto gradita ai creatori di moda. Al momento è ritenuto un tessuto di lusso e pare destinato solo a capi di alto prezzo, destinati a durare nel tempo. É ecologico, vegano, deriva dai funghi e può essere coltivato con precise specifiche per renderlo unico sull’esigenza del design. Una super-pelle creata grazie ai funghi
A base di funghi
Alla base di questa pelle ci sono i miceli, i lunghi filamenti che costituiscono le radici dei funghi. I miceli vengono ingegnerizzati per dare vita a questo prodotto. Le cellule s’intrecciano e formano un materiale resistente che ha prestazioni uguali o superiori alla pelle naturale. Il materiale prende il nome di Fine Mycelium e ha l’enorme pregio di non avere emissioni di carbonio. Un materiale che consente di essere pensato e lavorato in modo sostenibile. I creatori di moda possono contare inoltre sulla possibilità di ordinare esattamente il tipo di pelle che desiderano.
Coltivata su misura e designer
Il Fine Mycelium non è l’unico materiale a base di funghi ma a differenza di altri ha un aspetto e una sensazione al tatto completamente simile ai prodotti naturali. La produzione può essere attivata su telai/vassoi delle dimensioni richieste. Si evitano inutili sprechi e il tutto avviene in poco tempo. Quando il materiale è pronto viene conciato per ottener la gradazione e la finezza desiderata. La pelle da funghi è già entrata nei circuiti della moda. Come ben sanno le signore amanti del marchio Hermes, che nel marzo scorso ha presentato la Borsa Victoria. Anche Adidas ha prodotto calzature a base di Fine Mycelium.
Un aiuto al climatica
La pelle a base vegetale può essere un forte aiuto alle crisi climatiche. Gli allevamenti inquinano molto, creano grandi emissioni di metano, consumano molto mangime e molto terreno. I bovini allevati per carne e cuoio sono additati come uno degli elementi più negativi nelle produzione di CO2. Le stesse concerie del cuoiame sono altamente inquinanti. Proprio per ridurre questi tipi di problematiche sono molte le aziende che cercano di produrre pelle di origine vegetale.
Altri validi esempi
L’impegno per trovare valide alternative è molto alto. Gli scienziati spingono perché vengano rintracciate alternative che possano ridurre le emissioni industriali ed arrestino il riscaldamento globale. Alcune aziende hanno trovato ottime soluzioni trattando gli scarti delle foglie di ananas (Pinatex) o cactus (Deserttex). Entrambi utilizzabili sia nel settore dell’abbigliamento o dell’arredamento. Si attendono altre proposte a tempi brevi.
Prezzi troppo alti
Al momento la pelle a base di funghi ha prezzi veramente poco gestibili. É utilizzabile solo nei top di gamma dell’abbigliamento e negli articoli di lusso. É necessario trovare soluzioni economicamente più sostenibili, con prezzi inferiori che possano essere alla portata di molte più persone. I produttori ribadiscono che il loro prodotto ha una vita molto più durevole e contribuisce a mutare le abitudini d’acquisto. Non più usa e getta, ma una moda da conservare e riutilizzare per molte stagioni. Un modo nuovo di pensare ad articoli che diventano dei veri “classici”. Una super-pelle creata grazie ai funghi
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