Realizzata con l’alluminio recuperato da 300 capsule usate di Nespresso, è una bici speciale per chi non può fare a meno del nero profumato infuso di bacche di caffè tostate.
La realizza una società svedese che già nel nome dà una buona idea da dove provenga il progetto. Vélosophy. Una crasi franco-inglese di filosofia della bicicletta. La start-up svedese ha realizzato una bicicletta dalle linee essenziali, quasi minimaliste. Ha risparmiato in questo modo sul materiale base l’alluminio. Una bici d’alluminio per drogati di caffè
Leggera come una piuma
L’alluminio consente di realizzare biciclette robuste e leggerissime. Le linee pulite sfrondano dai particolari che appesantirebbero il mezzo e la rendono elegante. La bici, ha un nome che è già un programma Re:Cycle, è un progetto speciale nato dalla collaborazione tra Vélosophy e Nespresso. Ha però un neo, il prezzo non è esattamente abbordabile, per acquistarla in rete direttamente sul sito Web di Vélosophy occorrono 1.300€. Potete però dire di avere una bici quasi unica, ne verranno infatti realizzati pochissimi esemplari.
Per coffee addicted
È la bicicletta che solo un vero drogato di caffè può apprezzare completamente fin nei dettagli. Il campanello ha la forma di una capsula da caffè, e nel cestino sono presenti due porta bicchieri, o meglio due porta tazze. Ideale per una pedalata col vostro caffè preferito. C’è una filosofia circolare alle spalle di questo progetto. Jimmy Östholm, fondatore e CEO di Vélosophy, s’è lasciato affascinare dall’idea di creare una bici che incarnasse la possibilità del riuso delle materie prime.
Riciclare all’infinito
Ci sono materiali di cui sappiamo tutto, come la plastica e che cerchiamo di combattere in mille modi per smaltirla, riciclarla riutilizzarla. Raramente ci soffermiamo sul riciclo dell’alluminio. Vélosphy utilizza alluminio da 3 anni ma i clienti sembrano non accorgersene. Dare un’identità più specifica come quella di usare capsule usate di Nespresso, ha attirato molto di più l’attenzione e incuriosito i clienti. Sfruttare il successo di un’azienda così popolare ha funzionato come volano di attrattività.
Anche coltelli multilame e penne
Non è la prima volta che Nespresso collabora con granzi aziende per trasformare le vecchie capsule in nuovi prodotti. L’anno scorso ha lavorato con il produttore di coltelli Victorinox per creare coltelli svizzeri e il marchio francese Caran D’Ache per creare una penna a sfera. Il marchio Nespresso, proprio per la sua notorietà, diventa una divertente sfida di design. Östholm, ad esempio, voleva creare una bici che potesse fornire indizi su cosa fosse in una vita precedente il materiale. Ha privilegiato il colore scegliendo quello stesso tono di viola del colore della capsula Arpeggio Nespresso.
Un garbato invito al riciclaggio
Per Nespresso, queste collaborazioni rappresentano un’opportunità per ricordare ai clienti di riciclare le cialde e non gettarle nell’indifferenziato. Non tutti i sistemi di riciclaggio accettano le capsule perché sono troppo piccole e leggere. Per ovviare a questo inconveniente Nestlè installerà dei raccoglitori nelle strade di New York per dare questa opportunità di riutilizzo. Dove non esistono questi raccoglitori è possibile inserire le capsule in buste prepagate gratuite da poter lasciare presso le concessionarie Nespresso o presso le sedi di UPS.
Anche i fondi
Anche i fondi di caffè partecipano ad un esempio di cultura circolare e vengono riutilizzati per dare vita a nuovi prodotti. Non tutti i consumatori dividono capsule e fondi. Per ora solo un quarto di loro lo fa ma la percentuale è in aumento. La plastica gode di una tale cattiva fama che tutti ne sono preoccupati, mentre l’alluminio non suscita lo stesso disagio. L’alluminio in circa un secolo si disperde mentre la plastica può impegnare secoli. Però per estrarre alluminio servono processi molto costosi e che producono uno spreco enorme di acqua ed energia. Riciclare l’alluminio richiede in proporzione solo il 5% delle risorse necessarie per estrarlo. Ad un rapido calcolo il minor consumo di energia e la minore impronta carbonica sono quelli che servono all’Olanda per un anno intero
Riciclo non sufficiente
Solo il 35% di tutto l’alluminio utilizzato nella produzione viene riciclato. Troppi consumatori non lo inseriscono negli appositi contenitori e finisce in discarica. Estrarlo dal resto dei rifiuti ha un costo che ne fa aumentare il prezzo e questo scoraggia i produttori ad acquistarlo. Con un minimo di attenzione in più l’alluminio riciclato potrebbe agilmente superare l’80%. L’alluminio è uno dei materiali più facili da riutilizzare. Anche la bici Nespresso potrebbe quando arriverà a fine vita essere di nuovo trasformata in tante capsule profumate di caffè. Una bici d’alluminio per drogati di caffè
Credits: Pics Vélosophy

