Gli studi stano perfezionando un vaccino che invece di essere annuale, potrebbe offrire una copertura permanente.
È il sogno di molti. Debellare l’influenza che costringe tantissime persone a letto per almeno una settimana ogni autunno/inverno, con febbre, raffreddore, tosse e tutte le complicazioni del caso. È possibile che l’iniezione annuale che ci accompagna ogni fine autunno stia per essere cancellata definitivamente. Un gruppo di ricercatori del Nebraska Center for Virology potrebbe essere riuscito a sviluppare un vaccino antinfluenzale in grado di fornire una copertura permanente contro il noioso fastidio invernale. Un solo vaccino antinfluenzale per ogni stagione
Il virus cambia repentinamente
Il virus cambia spessissimo ed era sinora impossibile trovare un solo vaccino in grado di fermarlo. I vaccini annuali sono preparati sulla possibilità che un certo virus sia il responsabile della prossima epidemia. A volte il vaccino non è esattamente in grado di bloccare l’epidemia perché avvengono repentine variazioni. Per questo motivo sono stagionali, si suppone che riusciranno ad essere efficaci su quello che si presume sarà attivo nella prossima stagione. I ricercatori cercano di cambiare questo approccio per evitare di dover avere una iniezione di vaccino ad ogni cambio di stagione. Combinando assieme 4 antichi ceppi di virus vogliono creare una protezione che sia efficace a lunghissimo termine.
Sperimentato su cavie
Sinora il vaccino è stato testato solo sui topi, con risultati molto promettenti. I topi protetti con il nuovo vaccino sono sopravvissuti all’esposizione massiccia di virus. Sono stati messi in contatto con una dose letale di virus influenzali. I virus erano completamente diversi offrendo così uno spettro molto ampio di infettività. Le cavie che hanno ricevuto il più alto dosaggio di vaccino non si sono nemmeno ammalati.
Ridurre l’impatto
Riuscire a ridurre l’impatto è un fattore di enorme importanza. Ogni anno sono moltissime le giornate di lavoro perse, e sono molte le persone ricoverate per complicazioni legate all’influenza, soprattutto anziani e bambini. La riduzione della spesa per il sistema sanitario nazionale e per ogni ammalato sarebbe enorme. Forse Big Pharma non sarà felice dell’innovazione visti i fatturati che riesce a fare grazie agli influenzati. Un vaccino universale potrebbe coprire un ventaglio maggiore di possibilità. L’efficacia degli attuali vaccini è “solo” del 60%, proprio per la difficoltà di indovinare il ceppo in funzione, nella prossima stagione. Il vaccino allo studio non sarà disponibile immediatamente, forse dovremo attendere ancora un paio di anni. Sarà in ogni caso molto più efficace perché riuscirà a coprire la stragrande maggioranza, se non la totalità dei ceppi esistenti. Un solo vaccino antinfluenzale per ogni stagione

