Non tutti i prodotti sostenibili hanno successo
Sostenibile ed etico sono sicuramente tra le parole più utilizzate tra chi ha a cuore il futuro del nostro pianeta. Sono tante le aziende che cercano di dare una svolta al loro modo di produrre. Alcune azioni sono fortunate altre meno. Alcune sono dei veri e propri flop. Per questo se vi ordinano “un mattone di birra per favore“, avete diritto ad alzare almeno un sopracciglio
Bottiglie come materiale da costruzione
Alfred “Freddy” Heineken era uno degli uomini più ricchi del mondo, ma questo non l’ha reso insensibile ai problemi ecologici. In un viaggio svolto negli anni ’60 fu sorpreso dalla quantità di bottiglie vuote di birra che erano abbandonate sulla spiaggia di Curacao. Siccome l’edilizia locale era veramente misera e non c’era un sistema di reso dei vuoti, immaginò di realizzare una bottiglia dal doppio uso. Una bottiglia di birra dalla forma di un mattone riutilizzabile per costruire case. Immaginò gente felice con buoni muri e un tetto sulle teste.
WOBO la bottiglia rettangolare
Il progetto prese il nome di World Bottle ovvero WOBO. Ora si trattava di disegnare una bottiglia che potesse essere riutilizzata, doveva essere rettangolare, impilabile e facile da riconvertire. Il problema era la presa del consumatore che soprattutto nei paesi caraibici non utilizzava bicchieri ma beveva direttamente dalla bottiglia. Aggiungere alcune zigrinature laterali avrebbe facilitato la presa delle mani ed anche quella del cemento quando fosse stata riusata. Ci furono molte variazioni del prototipo iniziale, ma tutte per motivi diversi vennero rifiutati. In alcuni casi era un problema di costruzione, in altri un problema di logistica legato alla difficoltà di impilarle, altre di imbottigliamento.

Il progetto prosegue
Il progetto prosegue il suo percorso con vari tentativi di ottenere una bottiglia/mattone in grado di contenere birra, facile da usare per berla e riusarla. Un design complesso che ha bisogno di un collo che esca fuori dal mattone di vetro. Problema che venne risolto con una rientranza nel fondo, un incastro in cui infilare il collo per ottenere pareti più solide. Nel 1963 vennero fabbricate 50.000 bottiglie WOBO. Ma il progetto venne bocciato per il semplice motivo che ai consumatori non piaceva tenere in mano qualcosa che non fosse cilindrico.
Un boom in Argentina
Heineken abbandonò il progetto che venne però ripreso da un’altra azienda EM1UM che migliorò un poco il design. Fu un enorme successo in Argentina dove vinse anche premi per il design. Non si limitò alla sola forma di parallelelipedo ma aggiunse anche forme di prisma cilindro e cubo. Proprio ispirandosi al cubo un’azienda francese nel 2008, Petit Romain, disegnò un concept facile da impilare, impacchettare e consegnare. Un mattone di birra per favore.
Edilizia in vetro
I progetti di costruire con le bottiglie di birra non è mai morto completamente anche se per ora i successi sono limitati. Alcune esperienze sono portate avanti in Africa ed anche in California dove auto-costruttori hanno ripreso l’idea per una intera comunità. L’esempio più celebre resta il tempio buddista Wat Pa Maha Chedi Kaew temple, realizzato con milioni di bottiglie di birra.

