Potrebbe portare un grande contributo genetico ad una specie che rischia di scomparire completamente
I furetti dai piedi neri contano su una popolazione in nord-America di appena 500 unità. Sono fortemente a rischio perché discendono tutti da un gruppo di soli 7 furetti. La loro consanguineità li ha resi cagionevoli e vanno incontro a periodiche pandemie di rabbia. La nuova femmina di furetto dai piedi neri è stata clonata dai tessuti di un animale che non ha nessuna relazione con quelli presenti in natura. Questa possibilità di apportare nuovi geni diversi è una grande speranza per gli scienziati che hanno lavorato al progetto. Un furetto dai piedi neri clonato
Si chiama Elizabeth Ann
L’anno chiamata Elizabeth Ann, gode di perfetta salute e dopo un esame del DNA è risultata perfetta al 100%. È la prima ad essere stata clonata negli Stati Uniti ed a lei è affidato il futuro della specie. I furetti sono dei gran cacciatori di cani della prateria e ne hanno seguito le sorti. Gli agricoltori statunitensi hanno deciso di liberare i loro terreni da quelle tane ingombranti per i raccolti e che spaccavano le gambe ai cavalli. Hanno cominciato ad avvelenarli fino a far crollare il numero dei cani della prateria. I furetti sono stati avvelenati a loro volta ed il calo drastico delle loro prede li ha portati sull’orlo dell’estinzione.
Una rarità
I furetti dai piedi neri sono confinati in una sola area, nell’ovest degli USA, sono diventati una rarità tanto da essere soggetti di veri e propri foto-safari. Creduti già estinti negli anni ’70, poche unità sono state rintracciate 10 anni più tardi in uno sperduto ranch nel Wyoming. Sono loro i progenitori dei pochi superstiti attuali. Tutti hanno la stessa impronta genetica, ma ora Elizabeth Ann potrebbe rinvigorire grazie ai suoi geni diversi l’intera popolazione.
Una furetto domestica ha fornito l’utero in affitto
Dal tessuto di una furetto femmina deceduta oltre 30 anni fa sono stati tratti i geni necessari per effettuare la clonazione. Avvenuta grazie ad un furetto domestico che ha fornito il suo apparato riproduttivo. Elizabeth Ann sta crescendo insieme a due fratellastri. È sana e molto attiva, il suo comportamento è assolutamente in linea con quello dei cuccioli della sua specie. Ma Elizabeth Ann verrà costantemente monitorata per tutta la vita. Troppo della salvezza della specie dipende dalla sua capacità di generare altri furetti dai piedi neri.
Maschi perfetti cercasi
Stanno cercando di rintracciare sperma congelato di furetti dai piedi neri nelle crio-banche. Oppure dovranno utilizzare quello dei migliori furetti viventi, stanno selezionando i soggetti migliori e più compatibili. Se il processo potrà essere portato a buon fine tra due o tre anni i figli e i nipoti di Elizabeth Ann potranno scorrazzare in giro. Prima di essere rilasciati in natura però, dovranno essere controllati per evitare di provocare danni alle linee genetiche esistenti.
Il limite qual è?
S’impone una riflessione etica. È corretto voler ricostruire una linea genetica di animali che naturalmente sarebbero destinati all’estinzione? Non è un’interferenza troppo marcata rispetto al normale svolgimento delle leggi naturali? Sono miliardi le specie che si sono estinte. Chi si arroga il diritto di decidere quali specie salvare e clonare e quali no? Che limite porremo a queste elaborazioni genetiche? Riporteremo in vita i mammuth o tenteremo di far rivivere i dinosauri? Già la letteratura e Hollywood hanno costruito molte delle loro storie in questo senso, dando risposte ambivalenti. Voi chi vorreste clonare? Un furetto dai piedi neri clonato

