Enogastronomia

Tutto comprato in rete pranzo compreso

tutto comprato in rete compreso il pranzo

La cucina intatta come il salotto bello della nonna

Non cucino più! Potrebbe essere questo il nostro futuro prossimo. Tutto comprato in rete pranzo compreso. Il cibo lo compro già pronto grazie all’e-commerce, e me lo faccio recapitare a casa all’ora che voglio. Risparmio la fatica di tenere una dispensa fornita e riduco il frigorifero all’essenziale.

La cucina diventa inutile

La cucina diventa inutile a questo punto. Farà la fine del salotto bello della nonna, resterà intatto e avvolto nella plastica come i divani e le poltrone? Da guardare e non toccare e soprattutto non sedersi mai. Servirà solo uno scaldavivande o un piccolo frigorifero per le bibite. Sembra una provocazione bella e buona, ma è il risultato delle proiezioni delle ricerche più recenti. Sembra che ci sarà solo e-commerce nel nostro futuroAcquisteremo tutto in rete e la cosa che cambierà maggiormente non sarà l’abbigliamento ma l’approccio al cibo.

Cibo ovunque ma non farlo preparare a me

Siamo sotto assedio da mille suggestioni legate al cibo. Programmi tv e canali dedicati per 24 ore di test di cucina, master chef di qua e di là, il miglior pasticcere, la prova del cuoco, ecc. Ma in realtà mentre ci fingiamo tutti grandi cuochi e gourmet, allontaniamo da noi ogni idea di accendere fornelli e tirare fuori le padelle. Cucinare sul serio diventa una eventualità più rara di trovare un ippogrifo in giardino. Preferiamo il cibo già pronto, impacchettato, da sballare e servire, o al massimo da riscaldare. Il successo delle piattaforme che si occupano di consegnare a domicilio piatti pronti è indiscutibile, ma a scapito di chi? 

Food on demand

E’ un segnale di tendenza da esaminare. Le persone oggi sono sempre più esigenti e frettolose. Desiderano ricevere i pasti preferiti, ovunque lo desiderino a casa o sul lavoro. Lo vogliono pronto sulla porta di casa o sulla scrivania e lo vogliono subito, senza nemmeno aprire il frigorifero. L’unico sforzo sarà consultare i menù in rete, tra quelli disponibili in un raggio di pochi minuti, dal momento di consumare il pasto. Il food on demand si diffonde, le App si moltiplicano, e le multinazionali del cibo si muovono con ottiche diverse rispetto a questa espansione. Un nuovo mercato da sviluppare per ora in mano a poche società che hanno il loro business solo nelle grandi città. Fornire un servizio capillare su territori più ampi è la vera sfida. Un dato su tutti, può dare la dimensione del potenziale di questo mercato. Entro il 2024 il 70% della popolazione effettuerà acquisti tramite e-commerce.

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Che fine farà Mamma Rosa

La domanda che resta sospesa è che fine farà Mamma Rosa e la sua cucina tradizionale. Inseguiremo ovunque le cuoche cercandole come fossero pepite d’oro? Testimoni di vecchie tradizioni da proteggere come i panda? Le metteremo tutte in una riserva e andremo a vederle fare la sfoglia come si va in pellegrinaggio al santuario della vergine? Lanceremo osanna ed Hallelujah ad ogni tagliatella o lasagna? Abbiamo costruito la forza del nostro paese sulla qualità ed originalità della nostra cucina. Fa tenerezza o meglio fa pena o terrore pensare di buttare via tutto questo. Passare in toto dall’Artusi al food delivery non sembra così convincente.

Le grandi città danno l’esempio

Sono le grandi città a dare l’esempio mutando gli scenari dell’approccio al cibo. Cambia il modo di nutrirsi e cambiano anche i modi in cui vivere i momenti dedicati all’alimentazioneCenare fuori è un trend palese, ma oltre alla ristorazione si evolvono altri modi di consumare i pasti. Anche quelli consumati in casa sono spesso non cucinati. “Si stima che meno del 60% delle cene consumate a casa, siano preparate in casa“. Contemporaneamente si evolvono metodi di ristorazione che cambiano le abitudini.  E vanno in tutt’altra direzione. Le panetterie diventano bar/brasserie, estendono gli orari di lavoro, aggiungono tavoli e sedute. Sono dei “quasi-ristoranti” che insegnano ad apprezzare il pane di una volta fino a notte. 

Opportunità da sviluppare

E’ una opportunità da sviluppare, può diventare un nuovo canale di vendita. L’incognita è chi saprà svilupparlo? Il ristorantino in centro che sostituirà i tavoli ad un servizio di recapito o saranno le grandi catene? Il timore che si arrivi a massificare ancora di più, questo ci farà perdere gusto e unicità. Terremo aperti i ristoranti solo per i turisti e gli stranieri? Chissenefrega dei prodotti di nicchia ecologici e sostenibili, che non potranno rientrare in questa tipologia di cibi precotti? Un modo formidabile per eliminare tutte le specialità o relegarle nelle scelte di pochi super ricchi che potranno permettersi il “pezzo unico o rarissimo“. Chi produce cibo per la consegna a domicilio non può permettersi di utilizzare ingredienti preziosi. E’ la formula stessa del servizio, tagliata su cibo da fast food, a svilire la proposta. Vorreste che un rider sudato e in bici vi consegnasse qualcosa di sublime, cucinato con prodotti di alto valore qualitativo? Prossimo step sarà far sparire tutte le DOP e le IGP? E’ veramente questo che ci meritiamo? Vogliamo aiutare il pianeta a soffocare meglio mettendo in circolazione altri milioni di contenitori a perdere.? Dovremmo puntare a diminuire il consumo di plastica e non a far aumentare lo spreco alimentare. Tutto comprato in rete compreso il pranzo.

I rider sempre più importanti

Mentre ce ne stiamo a casa a grattarci la pancia in attesa del prossimo pasto, qualcuno sta pedalando a tutta velocità per consegnarlo. Le aziende che si sviluppano tramite l’e-commerce e il food delivery sanno che avranno presto uno scoglio da superare. La regolamentazione dei lavoratori, i rider sono insoddisfatti, di compensi, orari, ritmi di lavoro e coperture infortunistiche. Sinora il problema è stato piuttosto ignorato ma si ripresenterà, in tutta la sua drammatica eticità. Se la diffusione aumenterà, la flotta dei rider raggiungerà una massa critica e dovrà essere regolamentata. Il sistema si regge su questo personale a basso costo e con pochi diritti. Dare loro la possibilità di aspirare ad una vita decente è una esigenza che non potrà essere rimandata. Resta sempre la soluzione B, eliminare tutti i rider ed usare droni o robots.

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tutto comprato in rete pranzo compreso sarà il nostro futuro, un nuovo canale di vendita o la fine della cucina tradizionale italiana
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