Grandi turbine eoliche vibranti potrebbero essere una soluzione energetica
Sono delle grandi turbine vibranti su un perno centrale. Hanno un’evidente forma fallica, infatti li chiamano “Skybrators” con tutte le allusioni goliardiche del caso. Sono geniali e potrebbero rivoluzionare il mercato dell’energia in attesa della fusione a freddo. Sono economici rispetto alle turbine eoliche tradizionali, richiedono scarsa manutenzione e non hanno controindicazioni per l’ambiente. Più efficienti quindi rappresentano una buona variabile, alle altre forme di approvvigionamento energetico. Turbine falliche saranno il futuro? Leggi tutto: Turbine falliche saranno il futuro?
È uno svecchiamento
È certamente uno svecchiamento rispetto ai parchi eolici tradizionali. Nati circa un secolo fa, con 3 o 4 pale, hanno nel tempo modificato la loro struttura. Sia le pale stesse, con un migliore design e ridotte a due sole, sia le turbine in grado di produrre migliore energia. La loro efficienza è migliorata e pare essere già arrivata al top della resa. Pare che un upgrade non sia possibile. Ma c’è un ulteriore passo che si può fare, che passa da una costruzione innovativa ed elimina le pale. Una turbina di forma verticale che rappresenta un miglioramento energetico, estetico ed anche ambientale.
Non ruotano
Funzionano grazie alle turbolenze dell’aria che fanno vibrare il palo e lo trasformano in una turbina. Il palo vibra e questo ha generato lo scherzoso nome, derivato da una crasi tra sky e vibratore. La forma fallica e la funzione vibrante consentono facili battute, ma la resa pare essere assai migliore di qualsiasi turbina a pale esistente. La struttura è formata da un palo centrale con un’asta in fibra di carbonio, coperta da un involucro. Quando le turbolenze fanno vibrare l’involucro esterno, l’asta di carbonio funziona da eccitatore. L’involucro esterno contiene magneti e il palo è avvolto da bobine di rame che “raccolgono” l’energia. Meccanicamente è molto semplice e non ci sono parti che possono logorarsi, ad esclusione dell’asta di carbonio che però ha una durata ventennale.
Costi ridotti
La semplicità d’esercizio e installazione la rende molto economica. I costi sono ridotti perché i materiali non sono costretti a logorio e sostituzioni. La manutenzione è ridottissima e può avvenire da terra, non sono necessarie impalcature complesse e meccanismi per raggiungere la sommità. Un indubbio vantaggio rispetto alle pale. Anche il problema delle turbine che devono essere frenate in caso di vento troppo forte, non sussiste. La vibrazione può essere sfruttata al 100% del potenziale fornito dalla natura. L’energia eolica prodotti dai vibratori giganti potrebbe in poco tempo diventare la più economica disponibile sul mercato.
Parchi eolici
I parchi eolici tradizionali necessitano di ampi spazi perché le pale rischiano di disturbarsi a vicenda, creando turbolenze. Devono essere sufficientemente distanziate. I pali invece, possono essere collocati molto più densamente e ridurre così le aree occupate. Anche il problema del rumore è scongiurato. Le pale tradizionali devono essere collocate in spazi distanti dalle aree abitate, per evitare l’inquinamento sonoro, ma si allontanano dalle zone dove maggiore è il fabbisogno energetico. Questo obbliga ad ulteriori spese per il trasporto dell’energia. Il disturbo acustico è quasi azzerato, ed anche l’aspetto di deturpamento del panorama è ridottissimo. Le turbine vibranti possono essere montate anche sui tetti delle abitazioni e fornire energia a distanza zero.
Ecologicamente vantaggiose
Le pale eoliche tradizionali mietono molte vittime tra gli uccelli. Molti di loro vengono colpiti dalle pale in movimento e cadono a terra morti o tramortiti, dove diventano facili prede di altri animali. Le turbine senza pale non hanno questo problema di impatto e, pertanto, sono probabilmente molto più ecologiche e rispettose della fauna locale. Questi grandi vibratori del cielo non sono ancora disponibili in commercio, ma probabilmente presto cominceremo a vederli in giro. L’unica azienda che li produce è la Vortex Bladeless. Al momento il nomignolo che gli hanno affibbiato è l’unico neo. I vantaggi però sono tali che crediamo l’ostacolo verrà agilmente superato. Turbine falliche saranno il futuro?

