Non finiscono più i guai provocati dagli eccessi del clima
Gli eccessi climatici aggiungono sempre nuovi problemi alla nostra convivenza su questo povero pianeta. Stavolta tocca alle coste dello stato del sud del Mississippi. Le sue bianchissime spiagge sono state tutte chiuse per una proliferazione di alghe tossiche. La causa è probabilmente legata alle fortissime piogge primaverili che hanno tartassato gli stati centrali. Troppi fertilizzanti arrivano le alghe tossiche.
Il grande fiume ha fatto da collettore
Il Mississippi, il grande fiume che attraversa molti stati e raccogli le acque di molti grandi affluenti ha fatto da collettore. E’ nel suo alveo che si sono riversati gli eccessi di fertilizzanti con cui si “nutrono” le coltivazioni di mais. Questi nutrienti si sono poi riversati in mare scatenando una crescita abnorme di alghe tossiche dal colore verde-azzurro. Queste alghe sono pericolose per uomini e animali.

Chiuse le spiagge in tutto lo stato
Gli ospiti e villeggianti sono stati invitati a non entrare in acqua e non entrare in contatto con le alghe tossiche. Possono visitare e sostare nelle spiagge ma non possono fare bagni. Il divieto è esteso anche agli animali per i quali, i visitatori sono invitati a fare particolare attenzione, perché non entrino in contatto anche con la vegetazione, che sorge attorno alle pozze naturali alla foce del fiume.
Uniche aperte quelle delle dune al largo
Uniche spiagge che si possono frequentare in tutto lo stato sono quelle formate dalle dune formate dalle dighe che corrono parallelamente alla costa a distanza di qualche miglio. L’effetto delle alghe tossiche è infatti macroscopico alla foce del Mississippi e a livello costiero, si stempera andando al largo. Peccato che quelle spiagge sono raggiungibili solo con la barca. Di fatto la stagione turistica balneare del Mississippi è terminata prima ancora di cominciare.

L’uso smodato di fertilizzanti
L’uso eccessivo e smodato di fertilizzanti, assicura una produzione massiccia per ettaro ma comporta un’intossicazione delle acque. Se a queste si uniscono piogge incontrollate, come da tempo ci ha abituato il cambiamento climatico, l’incidente è assicurato. Le alche tossiche composte di cianobatteri producono delle tossine che possono essere davvero dolorose. Provocano forti dolori addominali, febbre, vomito, mal di testa ed altri sintomi, in casi estremi, specie in persone o animali già debilitati, potrebbero essere fatali.
Aspettiamo il freddo
Le alghe hanno un ciclo riproduttivo annuale, amano le acque calde o tiepide e quelle del golfo del Texas sono a temperature caraibiche. L’unico modo per debellarle è attendere la fine del loro ciclo sperando che non contamino troppo le coste. Bisognerà attendere il freddo invernale perché l’episodio termini, sperando che le piogge primaverili non replichino l’evento, altrimenti il Mississippi può dire addio alle sue spiagge definitivamente. Troppi fertilizzanti arrivano le alghe tossiche.


