Abitare, Viaggi

Treni ad idrogeno sono una realtà

treni-ad-idrogeno-sono-una-realtà
credits: courtesy by Alstrom

Inizieranno ad essere utilizzati su brevi tratte in 11 diverse regioni.

Sono progetti finanziati coi fondi del PNRR e potrebbero segnare un punto di non ritorno per gli inquinanti treni diesel. I treni ad idrogeno entreranno in funzione in un primo gruppo di 6 regioni a cui se ne aggiungeranno altre 5. I primi saranno in Lombardia, Umbria, Abruzzo, Puglia, Calabria e Sicilia. Seguiranno poi le tratte di Sardegna, Piemonte, Lazio, Toscana ed Emilia-Romagna. Prenderanno il posto di tratte non elettrificate che sono obsolete e utilizzano motorizzazioni diesel. Aiuteranno a ridurre le emissioni nocive e si spera, col tempo, a ridurre i consumi energetici. Treni ad idrogeno sono una realtà

Troppe tratte obsolete

Sono decisamente troppe le tratte mai elettrificate in Italia, che necessitano di una svolta in chiave ecologica. Su quasi 5.000 km di rete, sono circa il 30% quelle che devono utilizzare motori diesel. 1.250 motrici ancora in funzione che scaricano in atmosfera gas serra e che dovrebbero andare in pensione definitivamente. Saranno utilizzati su tratte brevi inferiori ai 100 km, quelle più care a studenti e pendolari, che si sono dimostrate le più redditizie. Inutile sperare di vederli utilizzati sulle lunghe tratte per ora. La rete italiana ne troverebbe, in ogni caso, un grande giovamento.

Costi energetici ancora alti

Al momento i costi energetici sono ancora alti perché per produrre idrogeno da scissione si utilizzano combustibili fossili. Il prossimo passaggio sarà riuscire a produrlo con energia da fonti rinnovabili. Questo abbasserebbe ulteriormente le emissioni nocive e consentirebbe di risparmiare. I tempi di ricarica per queste motrici ad idrogeno sono veloci, dai 15 ai 20 minuti, soste rapide che consentono una gestione semplice della mobilità. Hanno anche una ottima resa per i tempi di percorrenza che possono arrivare a 18 ore.

Anche in Germania

I treni ad idrogeno sono stati sviluppati da un’azienda francese, la Alstom che sta espandendosi in tutta Europa. In Germania, ad esempio, gli stessi treni sono già in funzione in Sassonia e dal 2023 tutti i treni diesel della regione verranno sostituiti. Un esempio interessante, anche perché libera l’amministrazione del Land dalla necessità di legarsi solo al gas russo. Quando le energie rinnovabili potranno sostituire completamente i combustibili fossili, produrre idrogeno sarà molto vantaggioso.

Treni ad alta tecnologia

Sono treni ad alta tecnologia, chiamati Coradia iLint, producono energia combinando ossigeno e idrogeno. A fine processo restano solo vapore acqueo che si trasforma in acqua e calore. Anche il calore viene riutilizzato per riscaldamento e raffrescamento delle carrozze. Un altro aspetto, non secondario, i treni ad idrogeno sono silenziosi e immettendo vapore acqueo ripuliscono l’aria invece di inquinarla. I tecnici tedeschi hanno misurato la quantità di CO2 che non verrebbe emessa utilizzando le motrici ad idrogeno. Il loro calcolo parla di 4.000 tonnellate in meno emesse in atmosfera

Mille km d’indipendenza

I treni possono viaggiare per 1.000 km con un solo serbatoio di idrogeno (anche 10 tratte da 100 km consecutive). Non sono velocissimo rispetto ai Freccia Rossa o TGV, la velocità di punta è di 140 km/h ma solitamente viaggiano entro i 120km/h. La rete ferroviaria si doterà di punti di rifornimento sulla linea e permetterà di fare il rifornimento dove necessario. Si avvantaggiano le linee più vecchie che non hanno mai potuto passare all’elettrificazione per mancanza di fondi e perché non conveniente. Se immaginiamo le tratte di molte località del sud, il treno ad idrogeno potrebbe rivelarsi una vera svolta. Treni ad idrogeno sono una realtà

Summary
Treni ad idrogeno sono una realtà
Article Name
Treni ad idrogeno sono una realtà
Description
Treni ad idrogeno sono una realtà in Sassonia e presto lo saranno in 11 regioni italiani su tratte non elettrificate ed obsolete
Author
Publisher Name
Olab
Publisher Logo

Lascia un commento