Abbandonare completamente la scrittura a mano non è una buona idea. Alcune funzioni cerebrali vengono ridotte.
Tornare a scrivere tutto a mano è impossibile e improponibile, ma sicuramente utilizzare di nuovo la cosiddetta scrittura lenta, per qualche minuto al giorno, è di grande aiuto. La scrittura coi classici strumenti, penne e matite è infatti, una scrittura emozionale. Non parliamo di bella calligrafia o svolazzi, la semplice scrittura svolge la stessa funzione. Scrivere componendo tratto dopo tratto le parole dà modo al cervello di elaborare dei processi che altrimenti andrebbero persi. Tornate ad usare penne e matite Fa bene al cervello
Tenere un diario
Non moltissimo tempo fa tenere un diario era un’attività normale, a cui si dedicavano tutti gli adolescenti. Qualcuno magari continuava, ed i diari diventavano interessanti documenti, da cui attingere, per romanzi o serie televisive. Scambiarsi lettere era la cosa più comune del mondo. Ognuno aveva un suo stile, un suo ritmo di scrittura, riconoscibile. Tanto che ancora oggi i documenti originali, gli scambi epistolari, specie se di persone celebri, valgono un sacco di denaro per i collezionisti. Dalla forma, grandezza, intensità del carattere, si potevano intuire le emozioni di chi aveva steso la lettera.
Quelle emozioni vengono perse
Quel tipo di emozioni, anche se infarciamo le nostre email di emoticon, vanno perdute. Semplicemente perché tutte le emozioni che erano inespresse o nascoste, svaniscono. Restano solo quelle decise a priori, che abbiamo consciamente selezionato, tutte quelle inconsce restano intrappolate nella tastiera. C’è un’intera branchia della psicologia che si basa proprio sulla scrittura a mano (o lenta). Insegna ai pazienti a scoprire quali sono i veri sentimenti che agitano le loro menti, e a raggiungere un punto di equilibrio. La “cura della scrittura” può portare importanti benefici per la salute mentale e fisica. Per questo tipo di terapia gli psicologi consigliano di scrivere qualcosa ogni giorno per almeno 15 minuti.
Tornare a contatto con la carta
Tornare a contatto con la carta e col foglio bianco, aiuta a stimolare aree del cervello che normalmente, con l’uso di una tastiera non coinvolgiamo. L’area dell’apprendimento è molto più stimolata, se prendiamo appunti a mano o se disegniamo. Anche gli scarabocchi che utilizziamo come passatempo, mentre assistiamo ad una lezione o ad una conferenza, in realtà rivelazioni emozioni. Ci sono prove che la scrittura a mano, facilita l’abbattimento dello stress, della depressione e migliora le funzioni immunitarie.
Il rischio di perdere qualcosa
Il rischio che si corre delegando tutta la propria scrittura ai devices, è di perdere una capacità che è basata sulla ripetitività del gesto. Si può perdere anche una vera e propria capacità espressiva. Formare una parola unendo i tratti che compongono le singole lettere è un percorso molto diverso per il nostro cervello, rispetto a quello di selezionare lettere standard da una tastiera. Molte persone che hanno un blocco davanti ad una parola, riescono a trovare un eccellente sostituto, semplicemente scrivendo parole in libertà su quell’argomento. Questo avviene perché si attiva una funzione di “codifica profonda” che non entra in funzione usando una tastiera. Scrivere a mano promuove l’apprendimento e lo sviluppo cognitivo nei bambini ma anche negli adulti. Sviluppare la manualità legata alla scrittura e al disegno è una pratica formativa molto utile. Tornate ad usare penne e matite Fa bene al cervello.

