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Thanksgiving e le sue zucche

Thanksgiving e le sue zucche

Un frutto povero ma molto amato che è diffuso in tutto il mondo e con molti usi

Si avvicina Thanksgiving, e le zucche si prendono la vetrina delle preparazioni culinarie, assieme ai tacchini. Le zucche sono molto amate, e in autunno-inverno, hanno la loro stagione più intensa. Sono moltissime le varietà, alcune in Europa non sono molto note o coltivate. Vengono privilegiate le zucche più polpose e ricche, per le preparazioni alimentari, ma qualcuno coltiva anche quelle decorative. Hanno dimensioni, forme e pesi molto diversi. Si va dalla celebre jack-o-lantern, la zucca quasi senza polpa e voluminosa, che viene intagliata come simbolo di Halloween alle butternut. Passando per la marina, la mantovana, la delica, la beretta, la violina, la lunga di Napoli, la trombettaThanksgiving e le sue zucche

America del nord, centrale e meridionale

L’origine è delle aree dell’America dove la coltivavano i Maya, gli Incas e i pellerosse Irochesi. Ha costituito per secoli un alimento molto ambito per i nativi che hanno contribuito in modo tangibile alla loro selezione. Le zucche che consumiamo oggi sono assai diverse da quelle originarie. La consistenza della loro polpa e della buccia era differente. Erano molto più amare e tossiche. La scorza era minima e venivano consumate dopo essere state cotte sulle braci. Ma a selezionarle hanno contribuito gli antenati animali, che le mangiavano e ne disseminavano i semi. Alcuni semi sono stati ritrovati intatti nelle feci di un mastodonte vissuto circa 30.000 anni fa.

Recipienti di fortuna

Tra le prime zucche ad essere sicuramente allevate figurano le zucche bottiglia. Presenti sia in Asia che nelle Americhe già 11.000 anni fa e poco più tardi anche in Africa. La loro forma a contenitore facile da impugnare e comodo per trattenere i liquidi li ha trasformati nella borracce dei nostri progenitori. Coltivate solo per il guscio, e non per la polpa troppo sottile, hanno seguito il destino della loro forma. Leggerissime quando asciutte possono aver navigato da un continente all’altro, diffondendo ovunque i loro semi.

Thanksgiving e le sue zucche

Polpa ricca

I nostri antenati hanno selezionato le zucche privilegiando quelle più carnose, dolci e destinate ad essere conservabili. Ma a parte quelle più buone da portare a tavola, hanno continuato ad allevare anche molti altri tipi utilizzati come strumenti, contenitori o attrezzi. Ancora oggi c’è chi le alleva per diventare galleggianti per le reti o farne giocattoli e pupazzi. Oppure per essere ornamentali. Il loro destino è di essere gettate quando la consistenza della loro buccia mostrerà cedimenti. Le zucche hanno vita ed usi molto vari. Quelle che consumiamo come cibo vengono tutte dalle loro avole coltivate in Messico dove venivano coltivate col mais e i legumi.

Un trittico indispensabile

Zucche mais e legumi creano un trittico che aiuta a crescere perfettamente l’un l’altro, le zucche ombreggiano con le grandi foglie il mais e non disperdono l’umidità. I fagioli arricchiscono il terreno d’azoto. Insieme si completavano e con le differenti maturazioni permettevano di avere accesso a molti nutrienti per un periodo assai lungo. La tecnica era già nota ai Maya che avevano coniato il nome di Tre Sorelle per questa coltivazione congiunta.

Cambiate nel tempo

Le zucche hanno cambiato la loro forma e la loro consistenza per essere più adatte a crescere in ambienti diversi, con disponibilità di acqua molto diverse. Dobbiamo ringraziare chi ha effettuato la selezione, che ha portato ad avere le prelibate zucche che servono per riempire le nostre tavole. Per il Thanksgiving la tradizione impone di servire zucca in molti modi, ma sicuramente non può mancare una torta di zucca. Un gusto un poco stopposo che agli italiani non piace tantissimo, ma come sempre, le tradizioni vanno rispettate. La torta di zucca è talmente diffusa che ne esiste anche una versione di polpa precotta in lattina! Noi non metteremo becco sulla torta e gli statunitensi non cercheranno d’insegnarci come fare i tortelloni. Non c’è autunno senza il tipico colore arancione della sua polpa, uno dei rari momenti di colore caldo e acceso prima dei troppi grigi invernali. Thanksgiving e le sue zucche

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Credits: Pixabay

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Thanksgiving e le sue zucche, cresciute ed evolute nel tempo, conosciute e coltivate già da Maya, Incas e pellerossa Irochesi
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