Una tartufaia può costituire un introito alternativo mentre si salva il paesaggio
Un sapore emozionante che è parte costitutiva del gusto made in Italy. Il tartufo è sicuramente un fungo desideratissimo e molto ricercato che però si può coltivare. Gli impianti di tartufaia stanno prendendo piede anche in altri paesi come Australia, Nuova Zelanda, Stati Uniti e Cile. La sorpresa è che la qualità dei coltivati non è affatto inferiore a quella del tartufo selvaggio trovato in natura. Tartufo un fungo prezioso che si può coltivare.
Basta un poco di cultura e il terreno giusto
Bisogna conoscere le qualità del tartufo per avere successo. Innanzitutto il tipo di terreno, il fungo predilige i calcarei. Informarsi se nella zona già sono stati rintracciati dei tartufi, è un elemento indispensabile per capire le percentuali di successo. Se nel terreno non erano presenti alberi, ancor meglio, perché non si rischiano conflitti con altri tipi di funghi. Il tartufo è un fungo simbiotico che ha bisogno delle radici delle piante per svilupparsi. Prima di piantarle meglio consultare i vivai e controllare che realmente siano già presenti sulle nostre piante. Col tempo potranno svilupparsi.
Un terreno protetto
Il terreno va protetto, sia dai curiosi che dalla fauna. I cinghiali sono ghiotti di tartufi ed hanno odorato fine. L’impianto necessita di cure, ance se non troppo faticose. Le piante vanno potate e il terreno attorno al fusto va tenuto libero con un diserbo meccanico che non prevede pesticidi. Se pensate di fare un impianto e lasciarlo incolto non avete le idee chiare.
Le specie coltivabili
Sono 7 i tipi di funghi che vengono normalmente commercializzati. Ma solo tre danno ottima resa, alcuni sono ostici da coltivare. I tre migliori sono: tartufo nero pregiato (Tuber melanosporum), Scorzone(Tuber aestivum) e Bianchetto (Tuber albidum Pico o Tuber Borchii Vitt). Purtroppo il bianco pregiato non è tra i più facili da coltivare. Per iniziare l’impianto servono piante micorizzate che già ospitano il fungo. Normalmente tra le preferite ci sono pioppo, tiglio, quercia, nocciolo, ma anche il pino se volete coltivare il Bianchetto.
Adesso tanta pazienza
Se sperate di fare un impianto che vi dia prodotti già dopo un anno avete sbagliato tutto. Ci vuole tanta pazienza e forse un decennio per avere buoni risultati. Tempo utile per formare il vostro cane da tartufi, il metodo migliore per trovarli. Se avevate progettato di mettere un filare di alberi o un boschetto attorno a casa, vi conviene prendere le giuste informazioni. Potreste ricavare un introito supplementare e sicuramente il paesaggio locale ne guadagnerebbe. Un poco di verde aggiuntivo non guasta mai. Tartufo un fungo prezioso che si può coltivare

