Un sistema per risparmiare acqua e aumentare l’energia rinnovabile
L’energia è in cima ai pensieri di molti, ora che c’è il rischio di riduzioni di rifornimenti legati alla guerra. Un sistema innovativo cerca di mettere assieme due problemi per trarne vantaggi. Come risparmiare acqua in presenza della siccità (non piove da tre mesi), ed ottenere energia prodotta in loco. L’idea è quella di coprire i canali d’irrigazione con pannelli solari. Non si consuma terreno, funzionano meglio che posizionati sui campi, e hanno inattese ricadute salutari. Dovremmo copiare l’idea e testarli anche qui in Italia. Tanta energia rinnovabile dai canali solari
Li testano in California
Una enorme siccità sta prosciugando le risorse idriche californiane. Le riserve sotterranee vengono estratte a ritmo crescente, se a questo assommiamo il problema del cambiamento climatico, diventa palese la difficoltà di quell’area. Alla ricerca di soluzioni gli scienziati stanno dando fondo a molte idee. Una delle più avveniristiche e che ha buone possibilità di successo, è quello dei canali solari. Ideati per proteggere dall’evaporazione le forniture idriche, riescono a produrre energie rinnovabili. L’Italia dovrebbe fare tesoro di quest’esperienza ed imitarla.
Acqua trasportata nei canali
La California è uno dei territori più sviluppati dal punto di vista agricolo. La necessità di acqua è fondamentale per continuare ad essere l’orto degli Usa. L’acqua, tranne le rarissime occasioni di pioggia, è distribuita tramite canali. Quasi 7.000 km di canali la mettono a disposizione di agricoltori e cittadini. Se questi canali potessero venire coperti con pannelli solari, avrebbero il doppio scopo di ridurre evaporazione e creare energia rinnovabile. Sarebbero enormi, sinuosi campi energetici, che si snodano nelle campagne, che raffrescano l’acqua e abbassano la temperatura.
Già in funzione
Il sistema parte dalla Central Valley della California. I ricercatori dell’Università della California, stanno testando quanto il progetto possa essere fattibile, se effettuato in modo più ampio. Da circa 30 anni la siccità prosciuga i pozzi, e le autorità sono state costrette a ridurre i prelievi di acqua. Alle difficoltà dei cittadini, si assommano i problemi di un numero in espansione di incendi, alimentati dai venti e dalle aree troppo riarse. Il tentativo di mantenere le forniture è l’obiettivo che lo stato si è posto.
Lo stesso problema dell’Italia
La California è uno stato lungo che riceve pioggia e neve soprattutto al nord, ma consuma molta acqua al sud. Per questo il sistema di canalizzazione è importantissimo e capillare. Questa diffusione porta ad una perdita di circa il 2% per l’evaporazione dovuta al calore del sole. Coprire i canali farebbe risparmiare molta acqua, mentre i pannelli produrrebbero energia. Col risparmio della sola evaporazione, si potrebbero soddisfare le esigenze di 2 milioni di persone. Inoltre non si utilizzerebbe terreno agricolo o non edificato, e non si consumerebbe suolo.
Molta elettricità
Coprire i canali con pannelli può generare molta elettricità. Energia rinnovabile, che si aggiunge a quella eolica, in uno degli stati più evoluti in senso ecologico. Porre pannelli solari sulla rete idrica di superficie ottiene il doppio target. Si riduce l’evaporazione dai canali, specialmente nei periodi più roventi e si ottiene energia, riducendo anche la temperatura di alcuni gradi. I pannelli, raffrescati dall’acqua, produrrebbero un 3% di energia in più, rispetto agli impianti in campo. Energia che può essere distribuita capillarmente in loco, tramite micro-reti, che riducono i costi di trasferimento.
Conviene?
Il costo dell’impresa di copertura di tutti i canali, sembra improbo. Però i vantaggi sono tali che il sistema diventa competitivo a breve termine e crea benefici importanti. Risparmio idrico, efficienza fotovoltaica, riduzione di alghe e piante infestanti, salvaguardia del suolo, validano le installazioni. A questo si aggiungono i benefici etici ed ecologici per la salute, migliore qualità dell’aria e minore emissioni di anidride carbonica. Ci sono però alcuni aspetti negativi, come l’influenza sulle abitudini della fauna selvatica, e alcuni contrasti coi nativi americani. Per quest’ultimi, vengono modificati gli intricati sentieri originali delle aree più desertiche.
Cambia la qualità dell’aria.
Le erbacce acquatiche che soffocano i canali, vengono molto ridotte dalla copertura. I canali solari già utilizzati in India, dimostrano che i pannelli, cambiano radicalmente la percentuale di infestanti. I canali hanno bisogni di minori manutenzioni, e non si devono usare gli erbicidi, che possono essere pericolosi. Un canale di oltre un miglio di lunghezza, verrà ricoperto dai pannelli e servirà per testare e migliorare la struttura. Un impianto simile dovrebbe essere testato anche in Italia, dove la siccità sta influenzando moltissimo l’agricoltura e la vita dei cittadini. In un momento in cui le penurie e i costi energetici sono all’ordine del giorno, avere energie rinnovabili che non dipendano da gas, petrolio o carbone, è un obiettivo interessante. Sarebbe un’opera di grande impatto visivo, che sicuramente, troverebbe l’opposizione di chi parla di “rovina del paesaggio”. Tanta energia rinnovabile dai canali solari
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