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Carne di squalo nelle scatolette dei nostri gatti

Non c’è mai una completa certezza di cosa serviamo nelle ciotole dei nostri animali domestici

A confermare questo dubbio una ricerca proveniente da Singapore, ha messo in luce che le etichettature dei cibi per animali, sono molto carenti. Un terzo dei preparati per i nostri Fuffi e Romeo contengono evidenti tracce di carne di squalo. La cosa peggiore è che alcuni di questi squali sono specie in via di estinzione. Siamo tanto attenti ad acquistare prodotti sostenibili o cruelty free, ma davanti alle esigenze dei nostri amici, non usiamo la stessa accortezza. Carne di squalo nelle scatolette dei nostri gatti

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Gli ingredienti

Controllate nell’elenco degli ingredienti, se trovate dei generici “pesce”, “pesce bianco” o ancor peggio “pesce oceanico”, probabilmente state acquistando carne di squalo o razze. I ricercatori hanno trovato evidenze, grazie al DNA, che molto spesso dietro a queste definizioni si celano carni di squalo. La stessa ricerca ripetuta su cibo per animali prodotto negli USA, ha dato lo stesso risultato. I produttori cercano di mascherare l’origine delle carni utilizzate aggiungendo “salmone” o “tonno”. Altri nemmeno citano il pesce che è contenuto nel cibo anche se è indubbiamente presente.

Squali inesistenti

La carne di squalo non viene mai citata. Non è una pratica illegale, ma probabilmente molti dei proprietari di animali da compagnia, sarebbero restii ad acquistare prodotti che la contengono. Le campagne per la salvaguardia degli squali si sono infittite nel tempo, i consumatori sono maggiormente educati ed attenti. La sensibilità verso comportamenti etici da parte dell’industria è in forte aumento, e potrebbe porre dei limiti alla predazione ittica. Il tipo di pesca che non consente agli squali di riprodursi e prosperare, è proprio lo spauracchio che i produttori temono. Chi acquisterebbe a cuor leggero cibo ottenuto da pesca non sostenibile?

Carne di squalo nelle scatolette dei nostri gatti

Antichissimi eppure fragili

Il numero degli squali e in costante diminuzione. Queste creature antichissime, che sono sopravvissute a tanti eventi, epidemia, che hanno sviluppato sistemi antivirali formidabili, rischiano di sparire per colpa dell’uomo. Oltre alle razzie dovute ad una pesca poco oculata e molto invasiva, molti squali vengono uccisi solo per le pinne. L’industria dei cibi per animali afferma di utilizzare le carcasse per evitare un inutile spreco. Un calcolo approssimativo indica la perdita di squali in circa il 70% da mezzo secolo in qua (Nature 2021).

Etichette intelligenti

I biologi marini che si battono per salvare e ripopolare gli oceani di squali, chiedono uno sforzo. Scrivere in etichetta tutti i componenti e gli ingredienti sarebbe corretto ed aiuterebbe i consumatori. Potrebbe allentare la pressione sulla pesca sconsiderata che non tiene conto delle specie a pericolo. Le limitazioni forzate della pesca non funzionano, al momento. Per riequilibrare la presenza di squali, indispensabili per l’ecosistema servono altri sforzi. L’informazione corretta sul cibo con cui nutriamo i nostri amici animali è un passaggio fondamentale. Carne di squalo nelle scatolette dei nostri gatti

Carne di squalo nelle scatolette dei nostri gatti

credits: Pixabay

Marketing, Viaggi

Scivolare in acqua come uno squalo

È la loro sorprendente pelle a permettergli prestazioni subacquee eccellenti

Per poter scivolare in acqua senza alcun sforzo dovreste rubare la pelle ad uno squalo. È quella infatti l’attrezzatura necessaria per raggiungere senza fatica i 50 km all’ora sott’acqua. La loro pelle è costituita di minuscole scaglie sovrapposte che ricordano quelle dei draghi o dei sauri. Ricordano i tetti di tegole ed hanno una idro-dinamicità elevatissima. Se poteste accarezzare uno squalo avreste due sensazioni molto diverse a secondo del verso in cui l’effettuate. Scivolare in acqua come uno squalo

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Dalla testa o dalla coda

Se accarezzate uno squalo dalla testa alla coda, avrete una sensazione di grande morbidezza come se toccaste il più delicato dei tessuti scamosciati. Se invece fate la manovra contraria, dalla coda alla testa avrete l’impressione di toccare della carta vetrata.  Le minuscole scaglie in quel caso si alzano e acquistano ruvidezza. Allo squalo questa funzione non serve, infatti non si muove in retromarcia, a lui interessa essere molto “scivoloso” mentre procede. La parte ruvida interessa i carrozzieri e i rifinitori. La pelle lo aiuta a nuotare agevolmente, con grande grazia e con tutta la velocità che gli serve per i suoi attacchi.

Idro-dinamicità

Prendendo a prestito una celebre rivista di enigmistica, la pelle di squalo, vanta migliaia di imitazioni. I denticoli (le piccole tegole che si sovrappongono) di squalo, fanno perdere il sonno a coloro che si occupano di idro-dinamicità. Hanno tentato in mille modi di riprodurre quella capacità di scivolare in acqua. Alcuni con un certo successo e li hanno utilizzati per realizzare barche, costumi, racer e vernici.

Battere i record

Dovunque è necessario esprimere velocità e maneggevolezza o anche solo ridurre l’attrito, la pelle di squalo è benvenuta. Lo sanno bene anche alcuni atleti che hanno esperimentato costumi da bagno realizzati con quella tecnica. Costumi costosissimi ma che possono però, far guadagnare decimi di secondo, utili nelle gare e per battere i record. In realtà questi costumi sono ancora ben lontani dal replicare l’efficienza dei selaci, ma la scienza continua a studiare. Forse un giorno sarà possibile imitarne tutte le prerogative.

Dimensioni difficili da imitare

Le dimensioni dei denticoli sono difficili da imitare. Si entra nel campo del troppo piccolo, e ricreare artificialmente tessuti con quelle particolarità è assai complicato. La pelle di squalo funziona perché ha la corretta dimensione tridimensionale, si parla di nanometri. Nonostante al tatto sia assolutamente liscia, in realtà se osservata al microscopio elettronico, mostra alture e vallate. Inoltre i denticoli sono costituiti di materiale duro e non di fibre flessibili. La strada è ancora lunga, ma gli ingegneri non demordono, vogliono nuotare meglio degli squali. Scivolare in acqua come uno squalo

Credits: Pixabay

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La carne di squalo nelle scatolette dei nostri gatti

Non c’è mai una completa certezza di cosa serviamo nelle ciotole dei nostri animali domestici

A confermare questo dubbio una ricerca proveniente da Singapore, ha messo in luce che le etichettature dei cibi per animali, sono molto carenti. Un terzo dei preparati per i nostri Fuffi e Romeo contengono evidenti tracce di carne di squalo. La cosa peggiore è che alcuni di questi squali sono specie in via di estinzione. Stiamo tanto attenti ad acquistare prodotti sostenibili, cruelty free ma davanti alle esigenze dei nostri amici, non usiamo la stessa accortezza. La carne di squalo nelle scatolette dei nostri gatti

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