Benessere, Enogastronomia

La pasta batte l’obesità

Una dieta mediterranea basata sulla pasta aiuta a perdere peso e stabilizzarlo

Esce proprio nella giornata mondiale dell’Obesità, (4 marzo) una ricerca svolta dall’Università di Parma. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista scientifica “Nutrition, Metabolism & Cardiovascular Diseases”. Il focus era dimostrare che un regime ipocalorico basato sui principi della dieta mediterranea, contribuisce a ridurre e a mantenere il peso. La dieta che pone la pasta come elemento cardine, è un indubbio vanto della nostra cucina, ma di fatto, è sempre più diffusa in ogni continente. La pasta batte l’obesità

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Attività fisica e buon cibo

Potremmo condensare l’articolo in questa semplice frase. Per combattere l’obesità serve un poco di attività fisica e buon cibo. Scelte che ognuno di noi può fare, per evitare di incorrere in problemi di salute, che passano dai problemi cardiocircolatori, al diabete, ai tumori. L’obesità sta diventando un problema in moltissimi paesi, l’accesso a cibi ipercalorici ha modificato l’alimentazione e fatto lievitare il sovrappeso. Il rischio, lamenta l’organizzazione mondiale dell’obesità, è che nel giro di un decennio metà della popolazione sarà sovrappeso.

Impatto sulla salute e sulla sanità

L’organizzazione ha costituito il World obesity day. Una giornata dedicata a sollecitare l’attenzione, di nutrizionisti e dietologi, e di tutti i cittadini. Il rischio è che molti paesi possano vedere la loro sanità crollare, sotto la spinta di un impatto enorme. La cronicizzazione di molte malattie legate all’alimentazione e agli eccessi ponderali, rischia di togliere troppe risorse, se i governi non sapranno intervenire con campagne apposite. L’invito ad una vita più attiva e partecipata, è un must su cui insistere.

Globesity

Lo chiamano “globesity”, una crasi tra global e obesity, questo allarme rivolto a tutte le organizzazioni sanitarie e ad ogni singolo cittadino. È a tavola che si combatte contro l’obesità, e l’Italia ha una tradizione alimentare che può ribaltare questo problema. Infatti, secoli di cultura alimentare ipocalorica, basata sul consumo di pasta come portata principale quotidiana, non si possono cancellare. Si può perdere peso senza rinunciare in toto al piacere di mangiare, ed ottenere i benefici a cui si mira.

Diete a confronto

Un’altra ricerca ha messo a confronto le diete più utilizzate da quelle senza carboidrati, a quelle a zone, al digiuno programmato, alla vegetariana, ecc.. Quella mediterranea è risultata la più efficace. Sia per la perdita di peso, che per il mantenimento, con evidenti riduzioni dei problemi cardiovascolari. Risultati che ribadiscono ciò che dagli anni ’60 del secolo scorso molti nutrizionisti sostengono, con la scoperta dei vantaggi della mediterranea. Dieta ipocalorica e lotta alla sedentarietà sono i cardini per ottenere risultati permanenti.

Diffondere le notizie

Ora assieme a tutte le campagne a difesa del made in Italy, sarebbe utile diffondere le notizie che portano ad una migliore salute. La pasta, del resto, porta buonumore, modifica il nostro mood quotidiano, e il buonumore è di per sé un ottimo viatico al benessere. Educare i giovanissimi diventa importante, sensibilizzarli verso scelte che possono essere alla base della loro salute, è determinante. Messaggi positivi, che consigliano un’alimentazione corretta, dovrebbero coinvolgerli sin dalla più tenera età. Gli eccessi ponderali sono un problema che si può sconfiggere in modo gradevole, mangiando correttamente. La pasta batte l’obesità