Abitare, Benessere, Eventi

Omofobia Bifobia Transfobia

Giornata mondiale contro i pregiudizi

Omofobia definisce l’intolleranza, l’odio e la paura nei confronti delle persone non eterosessuali. Il suffisso fobia indica il limite personale e i timori nell’affrontare una situazione, ed è spesso causato da un pregiudizio. Nessuno nasce omo-bi-trans-fobo, è l’ambiente culturale o familiare a costruire queste difficoltà che sfociano in disagio, paura, disgusto, rabbia e che possono portare a reazioni violente. Omofobia Bifobia Transfobia

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Educazione e luogo

Molto dipende dal tipo di educazione, dalla vicinanza alla Chiesa e dal luogo in cui si cresce. L’ingerenza determinante della cultura cattolicaimpone” parametri sessuali che influenzano anche la politica e rendono difficile raggiungere gli stessi diritti. La difficoltà per approvare il decreto Zan, ne è una prova tangibile. La morale cattolica è volta all’accoglienza ma solo se gli omosessuali, i bi e trans rinnegano la loro personalità e gusti sessuali. Posizioni insostenibili per raggiungere la parità.

Violenza e azioni intimidatorie

Solo nell’ultimo anno in Italia si sono superati i 160 casi di atti violenti o discriminatori nei confronti di omo, bi e transessuali. La nostra nazione è una delle più omofobe, nelle classifiche internazionali veniamo inseriti al 22° posto in UE, e al 34° a livello mondiale. Posizioni decisamente di rincalzo, indegne di una società civile e moderna, come ci crediamo di essere. Anche sul posto di lavoro sono molte le persone che vengono discriminate per la loro sessualità.

Messaggi ambigui

I media più o meno consapevolmente, trasmettono messaggi che possono aumentare il livello di omofobia. La censura che annulla o rende poco visibili le scene di sesso omosessuale, senza nudi e compresi innocenti baci, è un mezzo per aumentare la discriminazione. Ne ha fatto le spese anche la pubblicità, quasi solo gli spot che giungono da paesi più aperti non vengono censurati. La mancanza di modelli omosessuali positivi crea una condizione di difficoltà per i più giovani. L’incidenza percentuale di suicidi tra gli adolescenti che si scoprono gay è molto alta, soprattutto se crescono in ambienti con forte valenza cattolica.

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Accuse ingiustificate

Viene concessa troppo spesso un’accusa che non è supportata dai fatti. Gli omosessuali vengono equiparati ai pedofili, uno stigma durissimo da abbattere, che però non corrisponde alla realtà. I pedofili sono al 95% eterosessuali, e sono proprio molti dei religiosi pronti a schierarsi con anatemi ad avere il problema più vistoso. I casi dichiarati in seminari e collegi religiosi sono la maggioranza di quelli rilevati.

Pessima la situazione scolastica col nuovo governo

Col nuovo governo si è immediatamente notata una decisa inversione di marcia nei confronti dell’educazione scolastica. Il problema viene semplicemente annullato e dimenticato. La usuale comunicazione a tutte le scuole per una particolare attenzione alla giornata mondiale contro l’omo-bi-transfobia non è stata inviata. I ministri Roccella e Valditara accusano l’opposizione di fare cagnara per aumentare la divisione. Mentre le posizioni retrograde di associazioni reazionarie respingono ogni tipo di intervento nelle scuole etichettandole come “inutili eventi gender nelle aule”.

Posizioni di retroguardia

Sono posizioni di chi si arrocca in un mondo fantastico, dove nessun messaggio possa giungere ai “loro” figli e traviarli. È ancora la paura del cambiamento a rendere, alcune persone vincolate a principi, spesso religiosi, ostili a tutto ciò che possa essere legato al mondo LGBT. Questi timori e chiusure mentali, sfociano in sentimenti omofobici, che rendono molto complicate le vite di omo-bi-trans. Buona giornata mondiale contro l’omo-bi-trans-fobia a tutti, il paese ha bisogno di migliorare i rapporti tra società civile ed autorità. Le recenti immagini di un carabiniere che ha sposato il suo compagno in alta uniforme, hanno scatenato una serie di messaggi negativi e violenti che si possono comprendere solo come frutto di timori e paure. Sono questi messaggi a dare la vera misura di quanto l’Italia sia omofoba. Omofobia Bifobia Transfobia

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Eventi, Marketing

L’importanza del colore nella comunicazione

Il colore è un elemento fondamentale nella comunicazione visiva e può avere un grande impatto sulla percezione delle persone. 

La scelta dei colori può fare la differenza tra l’efficacia di una campagna pubblicitaria o decretarne il fallimento. Lo studio della psicologia del colore è stato sviluppato da diversi studiosi nel corso degli anni, tra cui Max Lüscher e Kandinskij. Secondo Lüscher, il colore può influire sulla percezione e sull’atteggiamento delle persone nei confronti di un prodotto o di un’azienda. Sosteneva che ogni colore ha un proprio significato e può evocare emozioni e associazioni diverse nella mente dei potenziali clienti. L’importanza del colore nella comunicazione

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Rosso, blu o verde

Ad esempio, il rosso è spesso associato all’urgenza e all’azione, il blu viene spesso utilizzato per trasmettere tranquillità e fiducia. Mentre il verde può essere utilizzato per comunicare l’idea di naturalezza o di eco-sostenibilità. Anche Kandinskij, pittore e teorico dell’arte, ha sottolineato l’importanza del colore nella comunicazione visiva. Egli sosteneva che il colore può influire sull’umore e sulla percezione delle persone e che ciascun colore ha una propria energia e significato simbolico.

Cromoterapia ed armocromia

Esiste persino una pratica nella medicina alternativa che utilizza i colori per il benessere fisico, emotivo e spirituale dell’individuo, la cromoterapia. Si basa sulla teoria che ogni colore ha una frequenza specifica che può influire sulla nostra energia, il nostro umore e il nostro benessere generale, aiutandoci a rilassarci o a stimolare la nostra energia. Abilita reazioni con le frequenze abbinate ai colori, crea empatie e associazioni che sono insite nel nostro subconscio. Una pratica che ha un grande seguito e che sta ottenendo risultati rilevanti. In questi giorni è alla ribalta un termine per molti inusuale come armocromia, ovvero l’armonizzazione dei colori.

Quale scelta per raggiungere il target

Scegliere il giusto colore è importante, soprattutto se abbiamo una strategia di marketing, ci aiuta:

Quando vogliamo veicolare un messaggio – Se stiamo creando l’identità del nostro brand – Qualora il nostro obiettivo sia far compiere una specifica azione ai nostri utenti.

I brand di maggiore successo e gli esperti di settore conoscono perfettamente il potere dei colori. Dovresti farlo anche tu se vuoi che la tua comunicazione sia efficace. Nello studio “Impatto dei colori nel Marketing”, i ricercatori hanno scoperto che circa il 90% dell’opinione che sviluppiamo su un prodotto la prima volta che lo vediamo è basata solo sul colore.

Un esempio chiarificatore

Prendiamo in esame un’azienda che tutti conosciamo, analizziamo il pack del marchio Barilla. La pasta Barilla con il suo iconico blu, si riconosce a chilometri di distanza. Lo scopo di essere riconosciuta è assolutamente riuscito, ma dietro a questa scelta c’è davvero tanto da dire. Il blu è uno dei colori meno invitanti in termini di appetito (perché in natura non sono presenti molti alimenti di questo colore). Nella grafica delle confezioni è ampiamente utilizzato in quanto piacevole e rassicurante, dona una sensazione di freschezza, pulizia e genuinità. Inoltre è molto elegante e sobrio, ma la scelta di Barilla, inizialmente fu fatta per ben altri motivi.

Restare nella tradizione

I negozianti, quando ancora la pasta veniva venduta sfusa, usavano una carta per alimenti azzurra per avvolgerla. Mantenendo questo colore, la massaia che nel dopoguerra acquistava pasta confezionata, aveva l’impressione di compiere un gesto simile a quello fatto alcuni anni prima. La novità del pacchetto non diventava un elemento destabilizzante. L’azienda si rese subito conto di quanto il pack poteva influenzare le abitudini d’acquisto della gente. 

Precursori dell’immagine coordinata

Barilla creò anche un fascicolo sull’educazione alla scatola (1956) un antesignano del manuale dell’immagine coordinata. La scelta del colore non è assolutamente scontata: la riconoscibilità di questo brand è indiscussa. Fiducia e affidabilità, unita alla possibilità di avere una dispensa ordinata, con i pacchi di cartone. Il muro Barilla al supermercato funziona benissimo, anche se il design è lontano da quello di Rummo o di Felicetti. Strategie differenti e, probabilmente, anche diverso target

L’importanza del colore nella comunicazione

Un esempio del nostro lavoro

Un lavoro fatto per un nostro cliente, Cibi Mundi / Capra Mundi, la sua richiesta iniziale era di avere un logo versatile adatto a comunicare la bontà dei loro formaggi di capra, quanto dei loro prodotti coltivati e delle conserve da loro ottenute. Tre categorie di prodotto che comunicano in modo diverso. Al cui interno hanno sottocategorie che variano da prodotti freschi o lavorati, da frutta a verdura. Come rappresentare tutto questo con un unico colore? Impossibile! Soprattutto se vogliamo che ogni sottocategoria sia ben rappresentata.

Zoccoli multicolor

In questo caso la forma che ho realizzato per il logo è stata d’aiuto. La stessa forma di base, le impronte di zoccoli di capra, ma che con le foglie verdi si trasformano in un frutto o ortaggio stilizzato. Serviva un colore base per il nome, adatto ad entrambi. Ho scelto un marrone per richiamare la terra, la ruralità, la materialità e la semplicità, colore adatto a tanti abbinamenti. Il logo base, usato nella comunicazione del marchio, ha i due frutti colorati di arancione, colore scelto perché è positivo. Un colore vicino ai giovani, come lo sono i due proprietari, e trasmette un messaggio molto fresco e moderno.

Un colore adatto ad ogni prodotto

L’arancione non può rappresentare tutta la categoria, serviva un colore adatto per ogni singolo prodotto. Rosso per la passata di pomodoro, verde del cavolo verza per i crauti al naturale, viola per la confettura di prugne, ecc. Ogni logo con il colore rappresenta il prodotto contenuto all’interno del vasetto, rimarcato dalla grafica con la foto del prodotto fresco in etichetta.

Gli errori da evitare

In conclusione, ora che capito l’importanza del colore, vediamo quali sono gli errori da evitare: Usare troppi colori. Una composizione con una varietà eccessiva di tinte cromatiche può creare confusione. Si rischia di non trasmettere il corretto significato del messaggio. Se l’obiettivo è rappresentare inclusività, informalità, apertura e diversità, la scelta del multicolor è adatta, in quanto viene collegata anche a quella della bandiera della pace. Solitamente i brand che la usano vogliono dimostrarsi aperti, multietnici ed inclusivi comunicando un forte messaggio etico oltre che professionale.

Sbagliare accostamento cromatico. Alcuni colori non possono essere proprio accostati tra loro, se non con alcuni accorgimenti grafici. Ad esempio, le scritte fucsia o rosse su fondo verde o blu creano un effetto psichedelico.

Sbagliare la scelta dei colori. Ogni colore esprime un significato ben preciso. Pertanto quando andiamo a creare un messaggio, un logo o un packaging di un prodotto, dobbiamo tenere bene a mente il valore simbolico che un colore trasmette.

Non tenere in considerazione il target. La percezione del colore cambia in base alla nostra cultura e alla somma delle nostre esperienze, quindi il significato non può essere universale. Ad esempio il significato del colore rosso per chi ha una cultura cristiana è sacrificio, passione, amore, in Cina è il colore delle spose e in Sud Africa è il colore del lutto.

Volete un consiglio? Non sottovalutate mai i dettagli, assieme al colore spesso sono quelli che fanno la differenza. L’importanza del colore nella comunicazione

Enogastronomia, Eventi, Marketing

Uovo di Pasqua come lo vorreste?

Gusti, preferenze e sorprese più gradite

L’uovo ha una ricca tradizione che si perde nei meandri della storia. Se li scambiavano come segno di pace e buoni rapporti di vicinato, le famiglie e le tribù che vivevano nell’attuale medio oriente, già alcuni millenni fa. Simbolo di rinascita e della primavera, ha continuato a mantenere quel messaggio fino a pochi secoli fa. Al tradizionale uovo di gallina, dipinto o meno che fosse, s’è sostituito il più pratico uovo di cioccolato, e con lui il rito della sorpresa contenuta all’interno. Uovo di Pasqua come lo vorreste

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Tanti brand a tema specifico

Ha perso un poco del suo fascino nel tempo, anche se si sono moltiplicati i brand che producono uova di cioccolato con sorpresa. Piacciono moltissimo ai bambini e ai giovanissimi che ne sono i principali destinatari. I brand hanno specializzato il loro prodotto proprio in funzione del tipo di dono, personalizzandolo con sorprese che sono maschili o femminili. Ogni linea è dedicata a personaggi cari ai più piccoli, ricalcando i fumetti, i giochi, i videogames, lo sport o i cartoni animati. La certezza di poter far trovare all’interno una sorpresa gradita, aiuta a scegliere l’uovo “giusto”.

Nonni e genitori i donatori

Essendo i figli e i nipoti i destinatari, sono i genitori e i nonni i più sensibili all’acquisto. Vista la situazione finanziaria dei minorenni, che raramente possono spendere per uova di cioccolato, sono gli over 65 a donare e questo crea una curiosa distorsione. Ovvero, gli italiani sono molto più propensi a regalare le uova, piuttosto che a riceverle. Fanno eccezione a questo trend nonno-nipote le uova pasquali donate come segno di riappacificazione o riconciliazione. Riceverle come simbolo di riallaccio di rapporti è graditissimo e molto piacevole.

Uovo di Pasqua come lo vorreste

Cosa vorreste trovare come sorpresa

Gli italiani sono generosi e col loro uovo vorrebbero regalare salute e buona sorte. Felicità e numeri del superenalotto vincenti, sono tra i sogni ad occhi aperti di chi riceve il dono. Curiosamente pochissimi desiderano oggetti preziosi, orologi o gioielli. Qualcuno vorrebbe trovare il numero di telefono dell’amore della vita ben custodito nel cioccolato. Altri vorrebbero   trovare l’invito a presentarsi ad un nuovo posto di lavoro garantito. Gli italiani sognano più affetti e stabilità rispetto a vistosi accessori, riflettendo i timori di perdere potere economico.

Pasqua legata alla pace

Sono parecchi gli italiani che delegano all’uovo pasquale la simbologia di rapporti amorevoli, ricomposti, ritrovati. Sognano di regalare uova a persone con cui i rapporti si sono interrotti o logorati per ricominciare a frequentarsi. Anche in questo caso sono le persone più anziane che vorrebbero riallacciare i rapporti con figli, familiari, amici, vicini con la scusa di condividere un uovo di cioccolato. D’altro canto quasi nessuno vorrebbe regalarlo a qualcuno che si frequenta sul posto di lavoro, boss in modo speciale, e alle suocere.

Gusto preferito

Vince decisamente il cioccolato fondente nell’immaginario, ma si scontra con il bisogno di regalare l’uovo di cioccolato soprattutto ai bambini. Di conseguenza si vorrebbe regalare fondente ma si ripara sul cioccolato al latte più gradito ai giovanissimi. Raro il cioccolato bianco. Ricercati ma costosi i prodotti di alta gamma che potremmo definire di pasticceria. Uovo di Pasqua come lo vorreste

Uovo di Pasqua come lo vorreste

Credits: Pixabay

Eventi

Ovunque e comunque Buon San Valentino

Festeggiate il bisogno e la capacità d’amare

Ovunque e comunque Buon San Valentino a tutti. Festeggiate con chi vi pare,e festeggiate il bisogno d’amare. Fidanzati , mogli, mariti, amanti, figli, mamme, nonne, zie. Ma anche cani gatti e chiunque per qualche motivo vi sta a cuore. Qualcuno che vi fa sentire bene, e potreste essere anche voi stessi.

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Benessere, Eventi

I sentimenti tracciati dai nostri messaggi in rete

La tecnologia si appropria sempre più della nostra vita intima e ci analizza attraverso i nostri post.

I sentimenti si possono misurare dalle vostre scelte musicali. Se ascolti Heavy Metal sei triste. Se ascolti il rock’n’roll degli anni ’60 sei positivo. Cominciamo dalla parte più divertente. Gli algoritmi tracciano il nostro profilo e ci giudicano attraverso le nostre scelte, compresi tutti i messaggi che ci inviamo in rete. L’analisi del sentiment viene messa sempre più a punto con mezzi di misurazione che prendono nota di tutto quello che lasciamo a disposizione del pubblico. Dovremmo preoccuparci di cosa scriviamoe di cosa scrivono i nostri figli? I sentimenti tracciati dai nostri messaggi in rete

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Enogastronomia

C’è un’amore di ninfa nel mio carciofo

Un amore contrastato che fece innervosire Giove

C’era un tempo in cui una bellissima ninfa dai capelli color cenere, tenne a lungo in scacco Giove. La ninfa prendeva il nome dalle sue chiome e si chiamava Cynara. Giove avvezzo a sedurre dee, mortali e ninfe con facilità, la corteggiò con insistenza, Ma il suo amore ed i suoi sentimenti furono ignori. La ninfa non colse le sue attenzioni, anzi gli rivolse sguardi alteri con le sue iridi differenti, verdi e viola (come David Bowie).

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Benessere

Intimo sexy a San Valentino firmato Rihanna

Da tutte possono essere sexy a tutte possono essere cattive

La solidarietà femminile e la sorellanza devono essere morte senza che ce ne accorgessimo. La recente messa in commercio di una linea intima sexy a firma di Rihanna lo conferma. La linea prevede taglie adatte sia a donne esili che a donne curvy. In rete questo non è piaciuto,anzi, ed ha scatenato furenti polemiche di cui s’è accorta anche la stampa.

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Benessere, Eventi

Regali etici a San Valentino

Idee regalo smart, sostenibili, etiche e curiose

Siete a corto d’idee per un regalo a San Valentino, per la vostra ragazza o ragazzo e vorreste che fosse etico, abbiamo consigli per voi? I classici doni per la festa degli innamorati vertono su cioccolatini, intimo o se siete ricchi, gioielli. Proviamo a dare qualche indicazione per essere un poco originali. Continua a leggere →