Sembra un atto folle invece il “Cow Hug Day” è una realtà che relega l’India all’oscurantismo
L’estrema destra politica e religiosa indù sta modificando in modo in cui il governo nazionalista tratta i propri cittadini. Il timore paventato è che la cultura occidentale minacci le tradizioni indiane. Il tutto passa anche per negare la festa di San Valentino, trasformandola da una festa per le persone che si amano, in una dichiarazione d’amore per le vacche. Il governo indiano chiede ai cittadini di trascorrere il 14 febbraio abbracciati ad una mucca. A San Valentino abbraccia una vacca.
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Il dipartimento per il benessere degli animali, gestito dal governo del paese, ha annunciato che il 14 febbraio dovrà essere dedicato alle celebrazioni delle tradizioni indiane. A questo scopo ha inventato la festa di “Abbraccia una mucca”. Le tradizioni vediche sono in crisi e quasi sull’orlo dell’estinzione, a causa del progresso della cultura occidentale. Nell’induismo, le mucche sono venerate come sacre e talvolta associate agli istinti materni e indicate come testimoni di fertilità. La maggior parte degli stati indiani, ha vietato la macellazione del bestiame.
Spina dorsale culturale
Il governo descrive il bestiame come “la spina dorsale della cultura indiana“. Abbracciare una mucca il 14 febbraio porterà “ricchezza emotiva e aumenterà la felicità individuale e collettiva”. Questo tentativo di riqualificare San Valentino è cominciato con l’ascesa dei nazionalisti indù, che poggiano le loro convinzioni sulla fede. L’attuale governo guidato dal primo ministro Narendra Modi, cerca di portare avanti questo programma. Negli ultimi decenni, i giovani indiani festeggiano San Valentino, che però ha la grave “colpa” di essere nato come festa cristiana. Gli indù sono quasi l’80% della popolazione indiana, il 14% sono musulmani, mentre il restante 6% è diviso tra cristiani, sikh, buddisti e giainisti.

Giovani interessati a festeggiare
Come gli occidentali, i giovani indiani amano festeggiare San Valentino in ritrovi, parchi e ristoranti. Si scambiano regali, fiori, biglietti augurali e tutte le tenerezze che per noi occidentali sono tipiche. Queste feste sono osteggiate e ci sono tentativi per renderle sgradevoli o impossibili. La festa è aumentata di popolarità ed al contempo è aumentato anche il rancore degli indù più devoti. Anche in India le più colpevolizzate sono le donne. Anello debole della comunità indiana. Vengono colpevolizzate perché a parere degli integralisti la festa incoraggia promiscuità e comportamenti volgari.
Vigilantes della destra
Gruppi di vigilantes di estrema destra hanno vandalizzato negozi di souvenir, bruciato cartoline e fiori e preso di mira coppie che si tenevano per mano. Dopo la riduzione di libertà in Iran ora anche l’India sposta il proprio asse verso l’estrema destra e mette le donne nel mirino come target per le proprie mire dittatoriali. Questi vigili del benessere della tradizione sono diventati molto violenti e attaccano chi vuole festeggiare in “maniera occidentale”
Vigili delle vacche
Negli ultimi anni si è assistito anche a un aumento dei cosiddetti “vigili delle vacche” in tutta l’India. Attaccano membri di gruppi minoritari, non indù, che commerciano il bestiame. In tre anni avrebbero ucciso almeno 44 persone, 36 di loro erano musulmani, che non seguono i dettami del veda per cui le vacche sono intoccabili. Anche se sembra folle, la giornata dedicata ad abbracciare le mucche ora ha una motivazione ufficiale. Sarà un ulteriore facile appiglio per gli induisti estremisti per compiere altre efferatezze nei confronti delle minoranze. Questa ratificazione varrà come pezza d’appoggio per i gruppi religiosi e politici che vogliono fare dell’India un paese non democratico. A San Valentino abbraccia una vacca.

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