Eventi, Viaggi

Spot il robot che sorveglia Pompei

Credits: Boston Robotics

A Pompei dalla primavera scorsa c’è un nuovo guardiano robotico dalla forma di un cane.

Giallo e nero, con quattro zampe e la vaga forma di un cane, Spot è il robot della Boston Dynamics, che sorveglia e investiga sulle rovine. Serve in realtà a raccogliere dati in tutte le situazioni in cui l’uomo non può arrivare agevolmente. Ha la possibilità di muoversi agevolmente in tutti gli spazi e anfratti della città alle falde del vulcano. Ha la capacità grazie ad una telecamera a 360 gradi, di rendere visibili le aree che gli archeologi faticano a raggiungere. Spot il robot che sorveglia Pompei

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Le isole ecologiche di Pompei

Sorprendenti scoperte anche dalla spazzatura del celebre sito archeologico. A Pompei i Romani selezionavano i rifiuti a seconda dell’uso e riuso.

Sono stati trovati cumuli di rifiuti alle porte della città e la loro composizione fa supporre che siano stati suddivisi per interesse. Il materiale di risulta delle costruzioni veniva riutilizzato per edificare di nuovo. Il riciclaggio era un’attività già nota oltre 2000 anni fa. Il materiale di costruzione che gli archeologi hanno individuato a Pompei è costituito da un impasto di mattoni, mattonelle, ceramiche, giare, anfore sbriciolate. Chi doveva edificare usufruiva di questi “rottami” che erano macinati e probabilmente rivenduti, costituendo una branca commerciale a sé stante. Le isole ecologiche di Pompei

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Eventi, Viaggi

La Maga levatrice bambinaia di Pompei

Un ritrovamento dagli scavi di Pompei ci fa conoscere i piccoli segreti di una maga che teneva in un cofanetto i suoi attrezzi del mestiere. Ninnoli preziosi per poter divinare appartenuti forse ad una schiava levatrice.

Durante gli scavi di una zona di Pompei ancora poco esplorata è emerso dalle ceneri un cofanetto di legno. Oramai completamente consumato dal tempo che però a sorpresa ancora conservava il suo contenuto. Semplici eppure straordinari oggetti che costituivano gli attrezzi del mestiere di una maga o una strega. Probabilmente quei piccoli semplici gioielli, monili e gingilli erano utilizzati per riti propiziatori, per tracciare legami d’amore. O forse erano usati per indovinare il sesso dei nascituri e determinare le date del parto. La Maga levatrice bambinaia di Pompei

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