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Patatine mostruosamente piccanti

La Challenge Hot Chip sta spopolando in rete.

C’è sicuramente della follia nell’animo umano e di questo non si discute. Ma il limite sembra spostarsi sempre più anche in campi inusuali. Le Challenge (sfide) da postare in rete sono quanto mai attuali, con tute le annesse conseguenze. Giocano con il senso di inadeguatezza di chi vorrebbe partecipare ma non osa. Patatine mostruosamente piccanti

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Iniziate per scopi benefici e raccolte fondi

Sono iniziate quasi tutte per scopi benefici, le challenge in rete, ricordate le secchiate di ghiaccio? Ma ora il loro obiettivo non è sensibilizzare su un problema, ma è solamente stupire e raggiungere quante più persone possibili grazie a piattaforme come TikTok. Anche il campo alimentare non ne è esente, anzi forse sta raggiungendo vertici impensabili.

Mangiare fino a scoppiare

Qualche tempo fa, la sfida poteva essere a mangiare a più non posso. Oppure  raggiungere nuovi record di hamburger mangiati in un minuto, o provare schifezze proposte dagli utenti, ora l’asticella s’è alzata. Un partecipante a questi sfondamenti di stomaco, è morto due anni fa, per i suoi eccessi. Siamo entrati nel campo del pericolo e dell’insano. A provare quanto interesse suscitano questi eccessi arrivando gli oltre 130 milioni di visualizzazioni dell’ #hotchipchallenge 

Assaggiare una patatina e filmarsi

Una sfida se volete molto semplice, assaggiare una patatina al peperoncino, così piccante da far lacrimare o sanguinare la bocca e il naso, in diretta. Cavoli loro, penserete, se vogliono bruciarsi gola e lingua, facciano pure, purché non vengano a lamentarsi per il dolore con noi, dopo aver accettato la sfida. 

Perfette per gli scherzi di Halloween

Queste patatine che sembrano perfette per la settimana di Halloween, per fare scherzacci ad amici e conoscenti sono veramente roventi. Sono condite con peperoncini terribili come il Trinidad Scorpion e il Carolina Reaper, ritenuto fino a poche settimane il più piccante al mondo, ma ora scalzato da un altro peperoncino ancor più potente

Patatine mostruosamente piccanti

Reazioni terribilmente dolorose

Le reazioni sono fortissime e difficilmente contestabili. Non ci sono mollica di pane o latte a smorzare il bruciore. Alcuni dei partecipanti alle challenge hanno avvisato di avere avuto molti problemi. Qualcuno è finito all’ospedale, altri hanno svuotato l’acquedotto della città, nel tentativo di smorzare l’effetto. A conferma della pericolosità, c’è anche un’inchiesta aperta negli Usa, per un 14enne che sarebbe morto a causa del consumo delle patatine troppo speziate.

Confezione che allude alla pericolosità

Contribuisce anche la confezione a suscitare interesse. Ha la forma di una bara e rimanda ad immagini forti e perfette per la stagione di “dolcetto o scherzetto” dove il macabro raggiunge alte vette. C’è anche la certificazione del Guinness dei Primati a garantire un numero folle di gradi Scoville, quelli con cui si misura la piccantezza

Sfida già vietata negli USA

Negli Stati Uniti la sfida della patatina super piccante è già vietata, probabilmente verrà vietata in altri paesi Italia compresa. In ogni caso il divieto arriverebbe troppo tardi vista la facilità con cui le patatine superpiccanti sono reperibili e senza alcuna restrizione d’età. Perché in queste challenge sono soprattutto i giovanissimi ed i bambini a volersi cimentare. Una sorta di rito d’iniziazione per dimostrare quanto sono tosti ed in grado di sopportare il dolore.

Un iPhone in premio

C’è anche un premio alla base di questo successo. L’azienda ceca che le ha messe in commercio, ha sfidato gli utenti a postare il loro video in rete, mentre mangiano le piccantissime patatine con l’hashtag #hotchipchallenge . Il vincitore della sfida otterrà l’ultimo modello di iPhone. Ovviamente molti hanno abboccato ed il gioco ha funzionato, con tutte le conseguenze del caso. Patatine mostruosamente piccanti

Immagini: Hot Chip Challenge e Pixabay

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Amatissime patate

Del tubero non si butta quasi nulla, solo la buccia e non in tutti i casi

Amate deliziose patate, sono uno degli alimenti preferiti dagli italiani. Versatili e divertenti, bollite, arrosto, fritte, a fiammifero a bastoncino o ondulate o a tocchetti, sanno accompagnare moltissimi piatti. Inoltre sono un divertente intermezzo, un modo per risolvere una fame improvvisa o un accompagnamento ludico. Amatissime patate

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Le patatine e i bambini

Le patatine ad esempio sono spesso una gradevole pausa mentre si attendono altre portate o come accompagnamento, sono le regine dei contorni nei fastfood. I bambini non ne sono mai sazi ed accompagnate a maionese e ketchup sono l’alimento più desiderato. Finiscono anche sulla pizza per non farsi mancare nemmeno quell’opzione.

Economiche, conservabili ed easy

Sono economiche facili da trattare, conservare e cuocere. Chiunque può organizzare un’insalata di patate o friggerne rapidamente una confezione già pronta, in abbondante olio o nella friggitrice ad aria. Sono gustose, nutrienti e possono completare un menù in pochi minuti. La loro versatilità le rende gradite anche per la facilità di conservazione. Il pericolo di doverle gettare perché dimenticate in un cassetto, e davvero raro.

Amatissime patate

Potatos Forever!

Approfittando della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, istituita e promossa dalla FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura), ha preso vita la campagna Potatoes Forever! L’obiettivo che si pone è di informare i consumatori sui metodi di produzione e la sua sostenibilità. L’impatto ambientale è un elemento che i consumatori tengono sempre più in considerazione, le patate vanno decisamente nella riduzione di questo impatto.

Le amiamo e le consumiamo spesso

Non è una sorpresa quindi che gli italiani amino le patate e le consumino molto spesso, superate solo da pochi caposaldi della nostra cucina come pasta, carne e verdure. Le patate sono anche un prodotto di punta del settore agricolo italiano, con 1.3 milioni di tonnellate nella stagione scorsa.  

Più gradite quelle italiane e certificate

Il rapporto qualità/prezzo è indubbiamente uno dei fattori del successo dei tuberi di patata. A guidare la scelta negli acquisti anche il prodotto di origine italiana e la grande fiducia nel gusto delle patate nazionali. I consumatori italiani gradiscono le certificazioni che garantiscono la qualità ed ovviamente i prezzi favorevoli, specie in un momenti di inflazione troppo galoppante.

Ne compriamo sempre in eccesso

La facilità di conservarle contribuisce all’acquisto di quantità superiori a quelle di un solo pasto. Infatti la loro durata come beni consumabili può arrivare a mesi se mantenute in luoghi freschi e al buio. Anche nel caso che germogliassero basta togliere i germogli per renderle immediatamente pronte all’uso.

Utilizzate completamente, anche gli scarti

Come dicevamo delle patate non si butta quasi nulla, le bucce finiscono nell’umido e quindi diventano compost, ma anche tutte quelle inadatte alla vendita perché di dimensioni non corrette, finiscono nella filiera degli allevamenti come alimento per il bestiame. Possono anche essere destinate all’industria della trasformazione, o divenire elemento per la produzione di biogas. Amatissime patate

Amatissime patate

Credits:Pixabay

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Patatine tra storia e leggenda

Uno chef incavolato, un riccone esigente ed una fragranza formidabile per inventare lo snack più amato.

Tutta colpa di uno chef dal carattere fumantino di origine afro-americana, se stiamo a leccarci le dita quasi ogni giorno. Le patatine sono nate da un incidente “diplomatico” con uno dei più ricchi uomini d’America. Quel Cornelius Vanderbilt che aveva costruito la sua fortuna sulle ferrovie. Lo chef George Crum cuoco presso il ristorante Moon’s Lake House di Saratoga Spring (New York) non immaginava che quel giorno gli avrebbe cambiato la vita. Ad uno dei tavoli sedeva il Vanderbilt che rimandò in cucina il contorno della sua bistecca perché le patate erano troppo spesse. Patatine tra storia e leggenda

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