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Giornata Nazionale dell’Agricoltura

Una nuova festa nazionale

Una nuova festa dedicata a chi vive l’agricoltura in modo continuativo facendone uno strumento de benessere economico ambientale e sociale, è stata istituita nella seconda domenica di novembre, e quest’anno cade il 12. Giornata Nazionale dell’Agricoltura

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Ingredienti essenziali per la nostra cucina

La cucina italiana è rinomata in tutto il mondo, e deve molto del suo appeal agli ingredienti genuini che la compongono. Anche gli alimenti più semplici che vengono considerati commodities sono curati alla perfezione dagli agricoltori italiani e contribuiscono a questo successo.

Patatoes Forever! Patate sempre!

La campagna europea Potatoes Forever! vuole proprio a sottolineare tutta la sapienza agricola dei coltivatori italiani. L’obiettivo è informare i consumatori sulla qualità della produzione nazionale di patate. Un ingrediente utilissimo in molti piatti, che fa parte della nostra cultura culinaria

Vecchio e nuovo si integrano

Le buone antiche pratiche agricole, supportate dalle nuove conoscenze, tengono conto sia dei sapori di questi fantastici tuberi, che della loro sostenibilità. Mantengono intatte le conoscenze centenarie dei produttori e li aiutano, inoltre, a svolgere un lavoro di protezione dei territori. Gli agricoltori col loro lavoro diventando veri custodi dell’ambiente.

Giornata Nazionale dell’Agricoltura

Biodiversità, uso accorto dell’acqua e fitofarmaci

La biodiversità dei prodotti, l’utilizzo coscienzioso dell’acqua, evitandone sprechi e le contaminazioni con fitofarmaci, sono alla base di questa cultura. Il mantenimento degli elementi paesaggistici, la cura del terreno per evitare l’erosione da agenti atmosferici, sono i principi base. A cui seguono il sostegno a fauna e flora, utili alla coltivazione delle patate, oltre alla riduzione del rischio da eccessi di prodotti fito-sanitari.

Irrigazione di qualità

L’impiego dell’acqua irrigua essenziale e la consultazione dei dati meteorologici, permette la riduzione dello spreco d’acqua. Gli impianti goccia a goccia o controllati da remoto, integrano il corretto consumo idrico e riducono le spese degli agricoltori.

Fertilizzanti ridotti all’indispensabile

Anche l’uso di fitofarmaci e fertilizzanti viene ridotto e certificato, per contribuire ad una maggiore salute, ed un più ampio livello di soddisfazione dei consumatori. Le riduzioni delle spese aziendali contribuiscono ad un sistema di commercio agricolo più redditizio, e contribuiscono alla sostenibilità dell’economia locale. Giornata Nazionale dell’Agricoltura

Giornata Nazionale dell’Agricoltura
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Amatissime patate

Del tubero non si butta quasi nulla, solo la buccia e non in tutti i casi

Amate deliziose patate, sono uno degli alimenti preferiti dagli italiani. Versatili e divertenti, bollite, arrosto, fritte, a fiammifero a bastoncino o ondulate o a tocchetti, sanno accompagnare moltissimi piatti. Inoltre sono un divertente intermezzo, un modo per risolvere una fame improvvisa o un accompagnamento ludico. Amatissime patate

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Le patatine e i bambini

Le patatine ad esempio sono spesso una gradevole pausa mentre si attendono altre portate o come accompagnamento, sono le regine dei contorni nei fastfood. I bambini non ne sono mai sazi ed accompagnate a maionese e ketchup sono l’alimento più desiderato. Finiscono anche sulla pizza per non farsi mancare nemmeno quell’opzione.

Economiche, conservabili ed easy

Sono economiche facili da trattare, conservare e cuocere. Chiunque può organizzare un’insalata di patate o friggerne rapidamente una confezione già pronta, in abbondante olio o nella friggitrice ad aria. Sono gustose, nutrienti e possono completare un menù in pochi minuti. La loro versatilità le rende gradite anche per la facilità di conservazione. Il pericolo di doverle gettare perché dimenticate in un cassetto, e davvero raro.

Amatissime patate

Potatos Forever!

Approfittando della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, istituita e promossa dalla FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura), ha preso vita la campagna Potatoes Forever! L’obiettivo che si pone è di informare i consumatori sui metodi di produzione e la sua sostenibilità. L’impatto ambientale è un elemento che i consumatori tengono sempre più in considerazione, le patate vanno decisamente nella riduzione di questo impatto.

Le amiamo e le consumiamo spesso

Non è una sorpresa quindi che gli italiani amino le patate e le consumino molto spesso, superate solo da pochi caposaldi della nostra cucina come pasta, carne e verdure. Le patate sono anche un prodotto di punta del settore agricolo italiano, con 1.3 milioni di tonnellate nella stagione scorsa.  

Più gradite quelle italiane e certificate

Il rapporto qualità/prezzo è indubbiamente uno dei fattori del successo dei tuberi di patata. A guidare la scelta negli acquisti anche il prodotto di origine italiana e la grande fiducia nel gusto delle patate nazionali. I consumatori italiani gradiscono le certificazioni che garantiscono la qualità ed ovviamente i prezzi favorevoli, specie in un momenti di inflazione troppo galoppante.

Ne compriamo sempre in eccesso

La facilità di conservarle contribuisce all’acquisto di quantità superiori a quelle di un solo pasto. Infatti la loro durata come beni consumabili può arrivare a mesi se mantenute in luoghi freschi e al buio. Anche nel caso che germogliassero basta togliere i germogli per renderle immediatamente pronte all’uso.

Utilizzate completamente, anche gli scarti

Come dicevamo delle patate non si butta quasi nulla, le bucce finiscono nell’umido e quindi diventano compost, ma anche tutte quelle inadatte alla vendita perché di dimensioni non corrette, finiscono nella filiera degli allevamenti come alimento per il bestiame. Possono anche essere destinate all’industria della trasformazione, o divenire elemento per la produzione di biogas. Amatissime patate

Amatissime patate

Credits:Pixabay

Benessere, Enogastronomia

Gli italiani e le verdure

Un rapporto molto difficile 

Anche se in qualsiasi rivista o video che parli di diete o di salute, sono sempre al primo posto come alimento consigliato, le verdure sono sempre osteggiate. Come ben sa chi ha bambini, riuscire a convincerli a mangiarle, confina con l’impresa. Gli italiani faticano molto a considerarlo un alimento base e soprattutto salutare, nonostante la tanto celebrata dieta mediterranea. In una graduatoria dedicata ai cibi consumati meno volentieri, c’è una ricca hit parade legata ai vegetali. Gli italiani e le verdure

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Odiati o poco apprezzati

La top five degli alimenti che gli italiani non vorrebbero trovare mai nei loro piatti c’è una vera ecatombe di prodotti dell’orto. Al primo posto le insalate, verdi o miste. Con pomodori, peperoni cetrioli, lattuga, indivia, romana, scarola, radicchio in tutte le sue varianti, carote, ecc. In alcuni casi ci sono condizioni di difficile digestione a condizionare la scelta di tenersi a distanza dalle insalate. Ma sono relativamente poche, quasi sempre legati a lattuga e cetrioli

Gli italiani e le verdure

Basta tonno ed un uovo

Ma le insalatone ricche, intese come un piatto unico stanno leggermente ribaltando la situazione. Basta aggiungere tonno, un uovo sodo, oppure formaggio, striscione di speck o prosciutto  e la situazione cambia. Le versioni più salutiste e varie con altri cereali, mais, oppure noci, semi, fagioli, quinoa e altri legumi, arricchiscono il piatto e diventano un piatto unico, ottimo anche per chi lavora fuori casa.

Verdure grigliate

Anche le verdure grigliate non sono molto gradite, peperoni, pomodori, melanzane, zucchine, radicchi sia alla griglia o saltate in padella, fanno storcere il naso a molti. Anche se condite con olio, aceto o limone e sale, sono considerate poco attraenti. Interessante però che le stesse verdure se ripiene di formaggio, carni, pan grattato o altri ingredienti diventino subito appetitose. Per non parlar della parmigiana di melanzane.

Gli italiani e le verdure

Verdure bolite

Stessa sorte anche per le verdure lessate in acqua o cotte a vapore. La versione migliore per gustarle con il loro apporto di vitamine e minerali che rimangono integri. é il regno delle verdure “puzzolenti”, broccoli, cavoli, spinaci, carote, indivia, cavoletti di Bruxelles, verze. Tutti vegetali con formidabili apporti di nutrienti e minerali. Molte verdure cotte nel microonde conservano sapore e “odorano” molto meno a cause del velocissimo processo. Ma anche se il loro “profumo” non è così evidente, non è sufficiente per portarle nella classifica dei cibi graditi.

Minestrone vade retro

Anche se completato con pasta o riso, il minestrone è davvero ostico, gli italiani hanno poco tempo per preparare i cibi, e il minestrone è uno di quegli alimenti che più lentamente cuoce e meglio assimila i sapori. Sono molti quelli che preferiscono affidarsi alle buste congelate del supermercato, ma che non sono felicissimi del risultato finale. Il vecchio buon minestrone della nonna con tanti legumi, patate, carote, zucca e verdure miste resta a buona distanza da quelli ottenuti velocemente. 

Gli italiani e le verdure

Patate ovunque

Da notare che nonostante l’avversione in genere per le verdure, ci sono alcune eccezioni, tra queste sicuramente le patate. Tuberi eclettici che bollite, cotte alla brace, fatte a dadini per i minestroni o fritte, in olio o nella friggitrice ad aria, accolgono sempre consensi. La patata è il limite che consente a tutti di avere almeno un poco di verdure, nonni, adulti e bambini compresi.

Gli italiani e le verdure

Gran finale a sorpresa coi crostacei

Anche se molti sono disposti anche a sobbarcarsi viaggi per andare al mare a mangiare pesce, i crostacei sono indigesti a molti. Sono loro i meno apprezzati o se volete i più odiati dagli italiani. Molluschi, cozze, muscoli, vongole, gamberetti, lumachine, ostriche mettono in difficoltà molti dei nostri connazionali. Anche se utilizzati per arricchire paste, risotti o saporite zuppe non hanno mai conquistato completamente la fiducia degli italiani, Gusci bivalvi impenetrabili, e zampettine che ricordano insetti, fanno allontanare molti commensali da questi piatti. Gli italiani e le verdure

Gli italiani e le verdure

Credits: Pixabay

Benessere, Enogastronomia, Eventi

Oggi è il giorno dedicato alla patatina fritta.

Un successo mondiale che sviluppa un business enorme.

Nate per sfregio ad un cliente per il quale le patate erano sempre grosse, le chips vennero inventate da un cuoco particolarmente permaloso. Le affittò semitrasparenti e le fece fritte, le grida di gioia del cliente finalmente soddisfatto, ne decretarono il successo. Da allora le patatine sono diventate uno dei cibi più amati ed ordinati dalla clientela. Un successo inarrestabile anche per la facilità e convivialità del consumo. Oggi è il giorno dedicato alla patatina fritta.

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Migrazioni e carestie prima della fama

Se pensate a quanta fatica occorse per far diventare popolari le patate in Europa, scappa un sorriso. Definite come velenose, del diavolo (perché coltivate sotto terra) ci vollero un paio di secoli per diventare la base di molte colture agricole . Le patate determinarono le sorti economiche e sociali di molti paesi (migrazioni e carestia in Irlanda).

Cento tipi di patate

Paese che vai patatina che trovi. In molti luoghi sono definite le french fries (le fritte francesi). In una recente crisi politica Usa-Francia i clienti statunitensi cercarono di boicottarle, salvo scoprire che le patatine fritte sono un prodotto mondiale che ha molti più a che fare col Belgio che con la Francia. Le forme possono essere diverse, a fiammifero, a zigzag, rotonde a parallelepipedo, triangolari, chips, a cialde, lisce o zigrinate, crisscut e sono molte le varianti con cui accompagnarle. Ci sono anche variabili sul metodo di cottura, in Inghilterra ad esempio va forte la tripla cottura.

giornata della patatina fritta

Le salse

In Italia siamo abituati a servirle con ketchup e maionese, ma vanno forte anche le salse al formaggio fuso, talvolta arricchite con altri ingredienti. La maionese ha molte varianti che dipendono dal paese dove la producono e dalle abitudini locali. Ad esempio quella insaporita all’aglio è molto gettonata soprattutto se la servono con gli hamburger. Esiste anche quella al piri-piri o al peperoncino, quella a base di curry, ecc. Sono variabili molto amate e non solo nei paesi anglosassoni dov’è diffusissima la salsa BBQ. Il fast food di derivazione statunitense ha imposto alcuni piatti come il pollo fritto o le pepite di pollo che sono quasi sempre accompagnate da fries, e gli immancabili hamburger.

Patate normali dolci o piccanti

Anche le patate hanno variabili consistenti, molto usate le patate normali ma anche quelle dolci sono amate e decisamente amatissime quelle piccanti. In molti paesi le patatine vengono accompagnate da spezie con vari livelli di piccantezza, dove il peperoncino è elemento essenziale. In Belgio dove le patatine sono decisamente di casa, oltre alle solite salse, amano molto tocciarle nella maionese al tartufo o in quella al chili.

Nel sud est asiatico

Le patatine con la salsa BBQ hanno la variate dolce al miele in estremo oriente. Sono molto amate le patata tagliate crisscut (quelle che sembrano due griglie sovrapposte) croccantissime. A Singapore amano quelle a base di alghe e le patatine al formaggio, quelle al kimchi e quelle estremamente dolci o piccanti. Le salse possono essere potenti con tanto peperoncino, ma troverete anche la salsa tartara e la thailandese sriracha. Nei paesi orientali le salse di accompagnamento sono veramente tante e potete sbizzarrirvi se ordinerete patatine fritte in quei luoghi. Oggi è il giorno dedicato alla patatina fritta.

giornata della patatina fritta

Credits: Pixabay

Enogastronomia, Eventi

Montagnine le pregiate patate di montagna

Copag ha organizzato una vera festa per onorare le patate nel distretto della Piana del Lomaso

Le patate di montagna hanno una qualità eccellente, come ben sanno i fan del tortel e di tutte le ricette che le vedono presenti. Copag (Cooperativa Produttori Agricoli Giudicariesi) di Dasindo ha colto l’occasione della “Festa della Patata di Lomaso” per presentare una nuova importante struttura tecnica. Si tratta di una selezionatrice ottica, la prima in Italia dedicata al settore agro-alimentare. La selezionatrice permette una maggiore precisione e automazione, risparmio di tempo e maggior capacità produttiva. Montagnine le pregiate patate di montagna

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Tanta qualità e territorio

Copag ha puntato da tempo sulla qualità del suo prodotto e sulla qualificazione del territorio. Tanta tradizione agricola che si sposa con l’innovazione e che pensa in chiave futuribile allo sviluppo della Piana. Le produzioni della zona vengono lavorate dalla cooperativa, che è un vero punto di riferimento. Con il nuovo sviluppo tecnologico, frutto dell’esperienza nel campo della mela, la meccanizzazione con selettore ottico, offre ancora maggiori possibilità. Tra i passaggi innovativi Copag ha realizzato uno store brandizzato. Con la collaborazione di Emanuela Corradini ora in Olab & Partners, insieme all’arch. Domenico Perona, venne realizzato da Santa Croce. Il punto vendita aziendale battezzato El Volt de le Patate, nel tempo si è evoluto, e ha accolto molti visitatori dell’altopiano, facendo conoscere la qualità dei loro prodotti.

Una macchina che velocizza

Il direttore Luca Armanini spiega “in verità il meccanismo della macchina è abbastanza semplice: un tavolo rotante detto “singolatore”, riceve le patate precedentemente lavate in acqua o a secco in base alla destinazione commerciale. Grazie alla forza centrifuga allinea le patate una ad una, per poi lanciarle su dei nastri, uno consecutivo all’altro, con velocità sempre maggiore. Tra un nastro e l’altro, le patate attraversano uno spazio vuoto di 30 cm. È proprio quando sono sospese, che vengono “lette” e scansionate, da un lettore infrarossi e una fotocamera ad altissima risoluzione, che le selezionano in sei potenziali qualità diverse”.


La cooperazione è un volano

La cooperazione trentina vanta moltissimi esempi positivi. Ha creato una mentalità positiva con l’esempio. Questa valorizzazione ha saputo coinvolgere e far crescere altre persone e soprattutto i giovani, pronti ad impegnarsi nei nuovi progetti. Il vicepresidente della Provincia Mario Tonina ha portato il saluto personale e della Giunta, con l’assessore all’agricoltura Giulia Zanotelli. “Stiamo lavorando perché l’agricoltura trentina trasmetta valori fondamentali, come la trasparenza del lavoro degli agricoltori. Perché essi non solo garantiscono le produzioni, ma sono anche i difensori del nostro territorio, ambiente e paesaggio. Rappresentano una sostenibilità duratura nel tempo che oggi può assicurare lavoro per le nuove generazioni”.

Degustazioni, visite e scrittura collettiva

I momenti conviviali, ludici e culturali si sono succeduti all’inaugurazione della selezionatrice ottica. Molti eventi a corollario per questa riuscitissima Festa della Patata. Nel corso della festa, grande esposizione di prodotti locali, con la possibilità di acquisto. Visite guidate al Volt delle patate, strutture antiche ma modernissime in chiave eco-sostenibile, per la conservazione in modo naturale. Ricco anche il carnet delle degustazioni e dei momenti conviviali, ovviamente la patata era al centro dei piatti offerti. Interessanti anche gli aspetti culturali, la presentazione del lavoro di scrittura collettiva dei ragazzi della scuola primaria di Campo Lomaso. Gli studenti dell’Istituto d’Arte hanno preso ispirazione dai cassoni per le patate, dipingendoli in modo originale e dando loro nuova vita ed interpretazioni. Montagnine le pregiate patate di montagna

Montagnine le pregiate patate di montagna

Credits: Pixabay, COPAG

Benessere, Enogastronomia

La micro patata dei pellerossa verrà coltivata ancora

Scoperta in Utah la più antica patata consumata in America e forse al mondo.

Si chiama Solanum jamesii è una patata grande come una piccola novella, dalla buccia marrone con picchiettature crema. L’hanno scoperta i ricercatori in una pentola di coccio trovata in Utah. I residui sono datati ad 11.000 anni fa, questo sconvolge un po’ la storia della patata che si pensava fosse originaria del Perù. I ritrovamenti dei tuberi nelle Ande sono datati a 7 e 8.000 anni fa tra Perù e Bolivia. Però la patata è difficile da repertare da parte degli archeologi. S’immagina che la coltivazione della Toberosum risalga a 10.000 anni fa. Un millennio successivo a quello della Jamesii. La micro patata dei pellerosse verrà coltivata ancora

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