Abitare, Benessere, Enogastronomia

Appartamento solo per vegani

Abitereste nella stessa casa di un vegano oltranzista?

A New York potreste ricevere una richiesta insolita se decidete di affittare un certo appartamento. Dovrete assolutamente astenervi dal cucinare carne o pesce, salvo l’invalidamento del contratto. Una evidente violazione dei diritti personali, ma a qualcuno potrebbe anche andare bene. Appartamento solo per vegani

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Da 16 anni

La norma esiste da 16 anni e gli affittuari si sono sempre adeguati alle strane richieste. Il proprietario di casa vive nello stesso edificio,  è un vegano molto convinto e non accetta che vengano prepararti piatti a base di alimenti di origine animale. L’uomo non tollera che vengano preparati derivati animali nella sua proprietà e relativi odori-profumi. Non sopporta che l’eventuale odore di cibi cucinati circoli o stazioni nel palazzo. Un altro inquilino afferma che la ventilazione è buona ma non eccellente e gli odori rischiano di ristagnare a lungo offendendo le narici del padrone di casa.

Annuncio postato e ritirato

L’annuncio pubblicato in un apposito sito per affittare appartamenti è stato poi rimosso. Il proprietario specifica che gli affittuari non devono essere vegani ad ogni costo. Ma devono evitare di cucinare i prodotti di origine animale, nello specifico carni e pesci. I residenti precedenti non si lamentavano del disagio poiché preferivano acquistare cibo da asporto.

Un contratto che pone un quesito

La richiesta decisamente curiosa, ha fatto il giro del mondo e molti si chiedono se accetterebbero quel tipo di contratto. Forse in una città dinamica come New York dove i servizi di cucina e delivery sono attivi H24 potrebbe essere possibile accettare l’imposizione. Forse in altri luoghi quell’appartamento rischierebbe di restare sfitto a lungo. Appartamento solo per vegani

Credits: Pixabay

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Robot dei vigili del fuoco di New York

Ha ispezionato un parcheggio crollato e dato informazioni importanti

Non gode di una positiva campagna di stampa il cane robot impiegato dai Vigili del fuoco della grande mela. Ma ora le cose stanno cambiando nell’opinione pubblica. Il timore che l’utilizzo di robot potesse portare ad una disumanizzazione dei servizi di polizia, sollevava molte perplessità. Il recente impiego in una ispezione ha mutato la percezione nei loro confronti. Robot dei vigili del fuoco di New York

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Crollo in un parcheggio

Un parcheggio è crollato su stesso, una persona è morta e altre 5 sono rimaste ferite. I vigili sono riusciti ad entrare e a recuperare i feriti ed il cadavere. Ma la struttura, dichiarata inagibile e pericolante, non ha permesso di continuare l’ispezione, per controllare che vi fossero altre vittime o feriti. I vigili sono stati allontanati ed al loro posto è stato inviato un cane robot.

Un lavoro encomiabile

Il cane robot ha svolto un lavoro encomiabile, ispezionando tutta la struttura ed inviando informazioni ed immagini agli agenti all’esterno. Questo ha permesso di constatare che non c’erano altre persone intrappolate, senza mettere a rischio l’integrità del corpo dei vigili. Un risparmio in garanzia dell’integrità delle vite umane, che ora fa pendere l’opinione pubblica verso il loro impiego.

Sindaco pronto a spendere

Il sindaco della città ha annunciato che intende integrare il reparto di robot impiegati nella salute e nella sicurezza pubblica. Ora quei cani robotici sono diventati importanti e la loro abilità di muoversi in qualunque tipo di terreno li rende molto graditi e simpatici. Si possono salvare vite due volte, quelle delle vittime di incidenti, crolli o calamità, e quelle dei vigili o dei poliziotti impiegati nello stesso scenario.

Cani robot nelle centrali nucleari

I cani robot sono diventati celebri sia per l’utilizzo in chiave di controllo turistico a Pompei, che per l’uso ispettivo in centrali nucleari. Soprannominato DigiDog era stato acquistato 3 anni fa dalla polizia locale, ma era stato impiegato pochissimo, perché i cittadini lo trovavano oppressivo. Non volevano avere a che fare con un oggetto inanimato e preferivano relazionarsi con agenti in carne ed ossa. Con il nuovo utilizzo ora è stato sdoganato, la sua utilità ne ha facilitato la “riabilitazione”.

Militarizzazione della polizia

Il timore dei cittadini che la polizia stiano seguendo una progressiva militarizzazione aveva bloccato il DigiDog. Troppi eventi negativi che hanno portato al Black Lives Matter, hanno spostato l’attenzione del pubblico, verso il pericolo che la polizia potesse utilizzarlo in modo inadeguato. Dotato di telecamere, microfoni e parzialmente armato, il cane robot poteva diventare un mezzo di offesa e questo non piaceva ai newyorchesi. Il salvataggio delle persone coinvolte nel crollo del parcheggio, ha mutato il panorama anche se il suo aspetto intimorisce ancora molte persone.

Tecnologia spaventa

La tecnologia spaventa ancora molto, questa opportunità di utilizzarla in chiave positiva forse convincerà anche i più restii. L’evento del parcheggio s’è dimostrato molto opportuno per chi caldeggia l’utilizzo della robotica. I cittadini promettono di continuare a controllare che non ci siano abusi da parte di chi lo comanda. Che vengano utilizzati per difendere e proteggere e non per offendere o creare altre separazioni tra i cittadini. Robot dei vigili del fuoco di New York

Credits: vigili del fuoco di New York

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Un grande gufo reale fugge dallo zoo

È successo a New York, il gufo reale è diventato una celebrità, ma è in pericolo

Non si vedevano tanti appassionati di birdwatching al Central Park da decenni. La colpa è del nuovo ospite che si è rifugiato tra i rami dei suoi alberi. È un gufo reale euroasiatico fuggito dallo zoo. Probabilmente non è una fuga di sua volontà, ma provocata da qualche ecologista d’assalto che ha aperto la sua gabbia, tagliando la rete. I tentativi di catturarlo di nuovo sinora sono andati a vuoto. È stata tentata anche la cattura con “esca” viva, coi topolini con cui era stato nutrito sinora mentre era in cattività, ma Flaco non si è fatto catturare. La trappola che avrebbe dovuto imbrigliarlo alle zampe non ha funzionato. Un grande gufo reale fugge dallo zoo

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Una libertà pericolosa

Molti si sono rallegrati per la sua libertà improvvisa, ma non hanno tenuto conto degli enormi rischi che una città come New York rappresenta. Sinora Flaco aveva ricevuto pasti regolari nella sua area recintata, e non aveva mai avuto l’esigenza di cacciare in spazi aperti. Proprio la possibilità di ottenere pasti facili in città, è il principale rischio in cui può imbattersi. New York subisce la crisi di tutte le grandi città, un’invasione di roditori, di piccole e grandi dimensioni. I proprietari delle case carcano di sbarazzarsene soprattutto utilizzando veleni. Se Flaco mangerà topi avvelenati, a sua volta rischierà di morire.

Altri casi di fughe finite male

Si sono verificati altri casi di rapaci in fuga, e tutti con esiti negativi. Qualcuno s’è scontrato con mezzi di trasporto, altri sono deceduti per avvelenamento da pesticidi usati dai derattizzatori. Gli inservienti dello zoo, hanno l’imposizione di non comunicare con la stampa, ma è trapelato che stanno investigando H24 per riuscire a recuperarlo prima che sia troppo tardi. Sono già una dozzina di giorni che Flaco è “uscito” dal suo ricovero e lo zoo è in fibrillazione. Gli operatori sono stanchissimi perché la ricerca continua giorno e notte e sono preoccupatissimi. Ogni giorno il rischio aumenta.

Sempre al Central park

Flaco si è mosso pochissimo dall’area dello zoo. Al momento sembra gradire l’area del Central Park, anche se ha fatto qualche volo fino alla 5th Avenue, è sempre tornato lì. È anche andato a visitare gli amici nelle voliere dello zoo, probabilmente riconosce quel luogo come “casa”. Gli appassionati di birdwatching nel frattempo hanno approfittato dell’insperata possibilità di un fantastico safari fotografico. I siti Instagram e twitter si sono rapidamente riempiti delle immagini più belle del maestoso gufo. Flaco è adulto ed ha un’apertura alare di 180 cm, brillanti occhi arancione e i regolari ciuffi sulle orecchie.

Un grande gufo reale fugge dallo zoo
courtesy of BirdCentralPark

Una vera attrazione

È diventato l’attrazione del parco, sono moltissime le persone che, in religioso silenzio, hanno seguito i suoi posizionamenti e le sue evoluzioni in volo. Migliaia di foto lo hanno immortalato, e tante persone lo hanno ammirato tramite i loro binocoli, per ore ed ore. I gufi reali sono dotati di vista ed udito molto sensibili, che sfruttano per attaccare le loro prede. Il loro volo è silenzioso e soprattutto di notte, sono letali per qualunque piccolo mammifero, roditore, rettile o pesce.

Atti vandalici frequenti

Lo zoo di Central Park ha già subito attacchi vandalici e questo preoccupa molto, poiché gli attacchi hanno quasi sempre avuto effetti nefasti. Anche altri zoo nordamericani hanno subito effrazioni e vandalizzazioni che si sono concluse nel modo peggiore. Gli animali liberati sono morti per la loro incapacità di vivere da soli nella natura. Non hanno ricevuto un’educazione tale da permettergli di nutrirsi e cacciare da soli. Inoltre non conoscono i loro nemici naturali e i pericoli che corrono, rischiando incontri in cui soccombono o diventano prede. La speranza è che Flaco possa essere attratto da qualcuna delle trappole con cibo che i ranger hanno preparato, prima che sia troppo tardi. Un grande gufo reale fugge dallo zoo