Benessere, Enogastronomia, Marketing

Il miele mānuka della Nuova Zelanda

La controversia per ottenere un marchio riconosciuto fallisce.

È una battaglia che si svolge tutta in Oceania quella per il miele ottenuto da una pianta che cresce solo in Nuova Zelanda e Australia. I neozelandesi volevano ottenere un brevetto per essere gli unici ad utilizzare quel nome ma non ci sono riusciti. Erano anni che cercavano di ottenere la loro DOP ma il nome era troppo generico e quindi non poteva essere registrato. Il miele mānuka della Nuova Zelanda

Leggi tutto: Il miele mānuka della Nuova Zelanda

L’albero del te

Mānuka è il nome di un albero dai piccoli fiori bianchi che in Australia chiamano anche albero del té. Le api che frequentano i suoi fiori producono un te dalle proprietà salutistiche molto ambite. È ritenuto un antibatterico e antimicrobico naturale e per questa proprietà viene venduto ad un prezzo molto alto rispetto ai mieli concorrenti. La battaglia si sposta quindi sul fronte economico, chi potrà utilizzare quella denominazione, anche se generica, ne ricaverà evidenti benefici. È un articolo tra i più apprezzati e desiderati in ambito salutistico. La grande domanda ha fatto aumentare notevolmente il prezzo sul mercato internazionale.

Un articolo destinato a pochi

È un articolo di lusso, destinato ai pochi in grado di spendere cifre molto alte. La valutazione di un vasetto di miele di altissima qualità da 250 grammi, può superare i 2.000 euro. Viene venduto nelle erboristerie e tramite e-commerce. Il miele di manuka previene le infezioni, favorisce anche la digestione, aiuterebbe nella cura della pelle, prevenendo l’acne. Un articolo che ha fatto ingolosire anche la malavita, che vorrebbe prenderne il controllo. Negli ultimi anni si sono moltiplicati episodi sgradevoli con furti, vandalismi, distruzione di arnie o uccisioni di api.

Una parola maori

Mānuka, è una parola Māori, un patrimonio della cultura neozelandese, pertanto, la delusione per non aver la possibilità di essere gli unici ad usare la sua denominazione, è molto cocente. Non intendono demordere, anche se questa sentenza (già la terza) ha creato malumore. La sensibilità Maori verso il rispetto delle proprie tradizioni è fortissima. È un sentimento nazionale che si nutre della storia, del passato e della dignità di un intero popolo.

In Australia festeggiano

In Australia ovviamente festeggiano ed ottenuto lo sdoganamento del nome, ora possono dedicarsi a commercializzare maggiori quantità di miele. Nonostante i costi proibitivi, la domanda internazionale di miele mānuka è sempre più consistente. La sovra-produzione rischia di far abbassare i prezzi, ma agli australiani non importa, puntano ad ottenere il controllo del mercato grazie alla quantità che possono esportare.

La battaglia prosegue

Sembra una battaglia tra dirimpettai, ma in realtà nasconde molto altro. C’è anche il bisogno di una nazione poco popolata come la Nuova Zelanda di tenere alto il proprio “blasone”. I Maori e i loro discendenti sono un popolo fiero, con un’etica basata sulla condivisione di valori. Non perdonano agli australiani le loro radici britanniche e una cultura basata solo sul business. Il miele mānuka della Nuova Zelanda

il miele manuka della nuova Zelanda

Credits: pics from the web

Benessere, Enogastronomia

I pancake stanno diventando molto popolari

Dall’antica Grecia alle celebrazioni del martedì grasso, le focacce dolci o salate sono state a lungo un alimento base culinario

Nel 2022, i ricercatori che hanno scavato in Iraq hanno trovato avanzi cotti più antichi del mondo. Era una sorta di antico pancake. Ne sono stati rintracciate versioni rudimentali un poco in tutte le culture. Facili da preparare e semplici negli ingredienti, si adattavano a tutte le latitudini. Ci sono esempi di tortine piatte da farine di cereali, che datano oltre 30.000 anni fa. Un poco di farina, latte, acqua, uova e se è disponibile un poco di lievito, e l’impasto è pronto. Versare piccole quantità su una superfice riscaldabile, di solito una piccola padella, girarla una volta e la frittellina è pronta. I pancake stanno diventando molto popolari

Leggi tutto: I pancake stanno diventando molto popolari

Un successo in aumento

È sempre più diffusa anche in Italia, amata soprattutto dai più giovani, istigati da una celebre crema spalmabile. Sia come colazione che come snack, da completare a seconda del gusto. Dolce o salata che sia. È un cibo disponibile in molte tavole e che vanta l’enorme traino del cinema statunitense. Hollywood ne ha fatto l’elemento cardine delle colazioni di tutti, irrorandole di sciroppo d’acero e fiocchetti di burro. Ma sono diffuse anche in Europa, Africa, Cina, India, Corea, ecc. Ognuno ha piccole varianti, legate agli ingredienti disponibili e alla cultura locale. L’unica cosa che non cambia è la forma tonda e lo spessore minimo per cuocerle velocemente.

I primi pancake

Sono conservate testimonianze scritte di pancakes cotti già dai Romani e dai Greci, che li accompagnavano con miele. In realtà la definizione pancake arrivò solo nel medioevo derivata da due arcaismi panecake o ponkake. Da sempre cibo povero per eccellenza, realizzato con le farine meno nobili inadatte ad essere panificate, e con ingredienti a disposizione anche delle classi meno abbienti. La liquidità dell’impasto, consentiva di allungarlo a misura delle esigenze economiche familiari, anche con pochissima farina di miglio o d’avena o d’orzo si poteva mettere a tavola qualcosa.

I pancake stanno diventando molto popolari

Niente carne o pesce

Dove mancavano carne o pesce per i costi troppo alti, i pancakes servivano a sostenere abbastanza anche coloro impegnati in lavori di fatica. Avevano anche il pregio di essere facilmente trasportabili per essere consumate sui posti di lavoro. Anche nei grandi cantieri dove i cuochi dovevano nutrire molte persone, potevano essere preparate rapidamente e in quantità. Erano sazianti e molto economiche rispetto ad altri cibi.

Li troviamo ovunque

Le frittelle a base di varie farine sono comuni in molte parti del mondo. Nel corno d’Africa li preparano con farina di teffe sono un elemento immancabile nelle cerimonie, feste, matrimoni. Li chiamano iniera e vengono consumate da tutti i convenuti assieme attingendo dallo stesso contenitore. Preparati per le feste anche in India, sono a base di farina di ceci e in questo caso si chiamano chilla. Con la farina di ceci viene preparata anche la farinata, tipica della Liguria e del sud della Francia. La leggenda vuole che la farinata sia nata per caso durante una tempesta che squassava una barca. La farina uscita dal suo contenitore si unì all’acqua e il sole fece cuocere le improvvisate frittelle.

Evviva lo zucchero e il burro

In molte località i pancakes vengono mangiati in occasione del Mardi Gras, il martedì grasso, con l’aggiunta di zucchero e burro. Ovviamente alcune versioni aggiungono alche altri condimenti dolci e zuccherosi, miele, sciroppi, marmellate, composte. Sostituiscono i tortellini dolci, le frappe, lattughe, castagnole, tipiche della nostra cultura. Con l’inizio della quaresima non si potevano consumare i latticini e le uova, quindi era l’ultima occasione per utilizzarle. Ora che la quaresima ha perso efficacia, i pancakes sono divenuti un alimento ideale per le colazioni, guarniti con qualsiasi cosa piaccia ai commensali. Dolci o salate o abbinate alla frutta, stanno diventando un vero “must”. I pancake stanno diventando molto popolari

I pancake stanno diventando molto popolari

Crdits: Pixabay

Abitare, Benessere, Enogastronomia

Miele sempre più scarso

Il giorno della terra, 22 aprile, diventa il mezzo per parlare di tutti i guai dello scorso anno.

Il miele si riduce sempre più per un numero di cause sempre più rilevanti. Sono in parte l’uso dei pesticidi a danneggiare la produzione, ma in realtà, sono soprattutto gli eventi climatici. Lo scorso anno tra fortunali, bombe d’acqua, contrapposte a forti siccità, gelate, vento fortissimo, c’è stata una catastrofe al giorno. Troppe, per i fragili sistemi che regolano la vita nel nostro paese e nel nostro pianeta. Anche questa primavera, sembra condannare ad un’ennesima tragedia, la fioritura di molte piante da frutta. La coda d’inverno ha segnato, in modo orribile, i frutteti di molte aree. Miele sempre più scarso

Continua a leggere →