Escono studi che ipotizzano riduzioni di posti di lavoro addossando le colpe alla crisi economica e rivalutano la condizione culturale
Un pronostico forse troppo facile quello che parla di un gran numero di posti di lavoro persi in Europa. A farne le spese soprattutto i meno acculturati, coloro che non hanno conseguito le lauree. Quelli che potremmo definire già da ora precari, professionisti senza specializzazione. Un punto che non ci sentiamo di contestare ma che fa leva sul modo di vivere e sulle abitudini commerciali e socio-economiche attuali. Siamo certi che le condizioni resteranno esattamente cristallizzate sui canoni del passato? Il rischio di perdere il lavoro
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