La lingua creata per influencer e content creator è una scarnificazione culturale
Scrivere per i social media e farsi seguire da molti follower, implica un abbassamento del livello culturale? La risposta purtroppo pare sia una nuova formula di linguaggio che è stata codificata. Si tratta del Goblish. Chi lo propugna giura che è la chiave del successo per ottenere visibilità e per farsi seguire da orde di followers. I contenuti vengono svuotati di ogni “asperità” linguistica per raggiungere un pubblico molto vasto. Solo 1.500 parole per questo Global English che dovrebbe accontentare persone di ogni età e nazionalità. Siamo sicuri che il Goblish sia veramente positivo
Leggi tutto: Siamo sicuri che il Goblish sia veramente positivoSemplificazione o svuotamento
Resta da vedere se la semplificazione a così poche parole sia veramente utile per la comprensione mentre svuota il dizionario. È veramente necessario esprimersi in modo così basic per essere buoni creatori di contenuti e trasformarsi in influencer? Un buon livello di comprensione è sicuramente gradevole, ma asciugare troppo va nella direzione dell’AI. L’intelligenza artificiale è già stata testata per scrivere senza interventi umani, ed è proprio grazie ad un dizionario così ridotto che può avere successo.
Ridurre all’osso per rimbambire meglio
Il tentativo di massificare troppo, passa anche per un eccessivo rimbambimento del pubblico. Un linguaggio molto pratico ma che non evolve, né chi lo propone, né chi lo legge/ascolta. Un linguaggio da tiktoker, o utile per post brevissimi da due righe da postare sui social media. Se l’obiettivo è questo, va nella direzione di ridurre sempre più i lemmi (parole) utilizzate nella lingua parlata ma anche scritta. Chi ha figli in età scolare conosce bene quanto scarna sia già la varietà di linguaggio utilizzata. L’impoverimento culturale sembra non spaventare chi promuove il Goblish, anzi li esalta.
Abbassare il livello
Il mito di chi produce contenuti dovrebbe essere quello di una bambina di 8 anni presa ad esempio da imitare? Ha milioni di followers e i suoi post sono di livello elementare ovviamente. Tornare al livello di terza elementare per esprimersi, e farne un fatto positivo, sembra veramente un modo pessimo per livellare tutti. Abbassare ad ogni costo il livello è insopportabilmente sterile per il futuro che ci attende. Serve crescere e accrescere la propria cultura, non banalizzare ai minimi termini. Con un fronte massiccio di analfabetismo di ritorno e l’incapacità di comprensione, anche di brevi messaggi o frasi, un dizionario più corposo è necessario.
Un aspetto positivo
Un aspetto positivo del Goblish è che riduzione ai minimi storici del dizionario, obbliga a cercare un contatto coi propri follower basato sulla sincerità. Il “parla come mangi” non consente molti trucchi, come ben sa chiunque si occupi di politica e politichese. Lo sforzo di essere sempre interessanti e coinvolgenti, rischia però di arrivare a produrre messaggi “strillati”. Abbiamo veramente bisogno di altre Vanne Marchi che ci riempiano di inutili ciarpami? L’inglese è già piuttosto basic rispetto alle lingue neo-latine, una ulteriore riduzione sembra un tentativo per facilitare il restringimento delle capacità di scelta dei cittadini. Siamo sicuri che il Goblish sia veramente positivo

Credits: Pixabay