Come si gustava il gelato e come è mutato nel tempo il modo di goderne
Il boom del gelato come lo conosciamo oggi è della fine degli anni ‘40. Subito dopo la guerra c’era bisogno di buonumore, di cose buone, di piccoli divertimenti popolari. Qualcosa di dolce ma non impegnativo e non costoso. I gelati uscirono dai ristretti ambienti del Cafe, del Tabarin, del Ristorante, per diventare finalmente Gelaterie popolari a tutti gli effetti e regalare vere gratificazioni a tutti. Il gelato da passeggio divenne “normale” e non più un atto di esibizione di ricchezza. Com’è cambiato il gelato dal dopoguerra a oggi
Leggi tutto: Com’è cambiato il gelato dal dopoguerra a oggiPochi gusti ma gustosi
Gelati artigianali molto semplici ma già gustosi. Pochi gusti e quasi solo stagionali. Per molti anni fu attivo il servizio a domicilio, il gelato veniva incontro ai consumatori. I tricicli o le motocarrozzette a forma di vasca o di cigno, poco aerodinamici e faticosi da guidare e da far avanzare erano il simbolo delle gelaterie. Contenevano pochi essenziali gusti (2 a volte 4) mantenuti freddi nelle salamoie.
Quei carillon e trombette
Ogni veicolo e ogni gelataio aveva tecniche di vendita personali, si segnalava con carillon, trombette, segnali acustici o grida per attirare il pubblico. A volte erano corredati di un ombrello colorato o palloncini, per essere ancora più visibili. Chi aveva modo di specializzarsi già sceglieva un paio di gusti in cui eccellere. Certi gelati al limone odierni faticano a raggiungere quei vertici di bontà.
Coni e coppette
Chi c’era avrà sicuramente memorizzato quei suoni e quei gusti, che rimandano immediatamente a coni e coppette gelato, con i cucchiaini di legno o semitrasparenti colorati, con l’avvento della plastica. Era un servizio destinato soprattutto ai bambini, ma a cui non si sottraevano anche gli adulti, che veniva offerto nei quartieri da ricostruire o che stavano ampliandosi per il boom economico.

Le vasche frigorifero ovunque
Poi arrivarono i gelati industriali e le vasche frigorifero, coi loro marchi colorati, da esporre accanto ai jukebox, e i tricicli vennero abbandonati. I gelati erano disponibili in qualunque bar o tabaccheria, con una diffusione capillare. Per ricordarceli e promuoverli, c’erano delle insegne in lamierino, che ancora oggi sono oggetto di culto per i collezionisti. Raffiguravano i vari tipi di gelato, ghiacciolo o sorbetto con i relativi prezzi, a volte ritoccati a mano dai gestori.
Il Mottarello fa boom
Il successo lo decretò il Mottarello, era il 1951 e lo inventò quel genio di Angelo Motta. Un gelato alla panna ricoperta di cioccolato con uno stecco di legno che divenne il simbolo di una nazione con la voglia di riscatto. Il Mottarello è rimasto in produzione per moltissimi anni e come la Settimana Enigmistica può vantare migliaia di imitazioni. Il suo bastoncino aveva un uso improprio molto popolare, bloccava la leva dei bigliardini e si potevano giocare partite infinite.
Gelati confezionati per tutto l’anno
Quei tipi di gelati confezionati resistono ancora, anche se i frigoriferi a pozzetto sono quasi scomparsi. Ora il loro regno indiscusso s’è spostato dalle vasche frigo ai supermercati, con confezioni sempre più luccicanti ed accattivanti. Il gelato ha smesso di essere un alimento relegato solo all’estate ed ora viene consumato tuto l’anno. La risposta a cosa ti porto quando si viene invitati a cena è quasi sempre: “portate il gelato”.

Edizioni limitate e shrinking marketing
I geni del marketing hanno inventato edizioni limitate, rintracciabili solo per alcuni mesi, a cui hanno dato, gusti, colorazioni, confezioni e packaging adatte a stimolare la curiosità di chiunque. Mantengono alto il desiderio di gustarli ovunque e comunque. I gelati industriali sono diventati anche protagonisti dello shrinking marketing, ovvero riduzione di volume e peso, mantenendo invariati i prezzi. I cornetti giganti di un tempo, infatti, da leccare per un quarto d’ora, sono scomparsi.
Arrivano le gelaterie gourmet
Accanto ai gelati industriali s’è sviluppato, a partire dagli anni ‘80, un segmento di Gelaterie artigianali, che propongono una selezione molto più ampia di gelato fresco. I gusti si sono moltiplicati nel tempo, così come le torte gelato sempre di più alta qualità. Le materie prime sono diventate importantissime e degne di un menù gourmet, con descrizioni minuziose e abbinamenti impensabili e assai curiosi…ma questa è un’altra storia. Com’è cambiato il gelato dal dopoguerra a oggi.

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