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I migliori filtri per l’aria sono le piante

Un’azienda francese le modifica geneticamente per svolgere quell’azione.

Quel povero Pothus che fatica a crescere nel vostro appartamento, anche se non avete il pollice verde, potrebbe essere la vostra salvezza. Lo stesso potrebbe accadere coi Ficus Benjamina, le felci, sanseveria o le altre piante che tenete in casa per godere di un poco di verde. Le piante normalmente non possono fare granché per ripulire l’aria, ma ora le cose stanno cambiando. Questa nuova generazione di piantine d’appartamento, ha la capacità di filtrare le sostanze nocive dannose che siamo costretti a respirare. I migliori filtri per l’aria sono le piante

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Il verde non è più solo per decoro

Con questo tipo di vegetazione modificata geneticamente il verde non è più solo utile per il decoro ma anche per la nostra salute. È un metodo naturale, perciò il migliore che esiste. Hanno iniziato a commercializzare un tipo di Photus, una delle piante più semplici e con meno esigenze, per svolgere il lavoro. Una delle piante in vaso più popolari, che riesce a crescere anche in penombra e con la luce artificiale. Ideale per decorare anche uffici o luoghi con poca illuminazione naturale.

Richieste alle stelle

La richiesta di poter avere una di quelle piante modificate è veramente alta. Tanto che per averla bisogna prenotarsi in una lista d’attesa. Il prezzo non è popolare, una pianta costa fino a 180 euro, ma la fila per aggiudicarsene una, è tale che l’azienda sta cercando di aumentare la produzione. Gli agenti volatili che riesce a catturare sono quelli che vanno sotto la voce VOC (composti Organici Volatili) ovvero toluene, xilene, benzene e formaldeide. Contenuti soprattutto nelle vernici dei nostri mobili.

I migliori filtri per l’aria sono le piante

Trasformano in anidride carbonica e zuccheri

Le piantine modificate possono assorbire i VOC e trasformarli da elementi nocivi in anidride carbonica che viene reimpiegata per far crescere la pianta. Aggiungendo un poco di concime i batteri riescono a trasformare le parti nocive in zuccheri, che vengono assorbiti dal terriccio. Ogni piantina viene venduta con questa scorta di batteri per facilitare il processo di conversione.

Non sono miracolose

Non sono piante miracolose, non possono filtrare ambienti molto ampi, da sole. Sarebbe necessario avere una piccola foresta di Photus ma sicuramente posso essere un valido aiuto. Gli esperimenti effettuati dalla NASA, che sono alla base di queste modifiche genetiche, utilizzavano ambienti di piccole dimensioni. In quel caso il filtraggio era evidente, mentre in ambienti più grandi è complicato misurarne la reale efficacia. La rimozione degli agenti negativi è piuttosto lenta e quindi non possono competere cogli attuali moderni sistemi di filtraggio.

I progressi continuano

I progressi però continuano e l’azienda sta cercando di ottenere risultati ancora maggiori con l’aiuto del verde e dei processi naturali. Nel frattempo altre aziende si sono applicate sulla stessa disciplina. Restiamo in attesa di verificare chi riuscirà per primo a ripulirci casa in modo efficace e senza costi energetici supplementari. Affidarci alle piante è sicuramente il metodo più sostenibile al momento. I migliori filtri per l’aria sono le piante.

I migliori filtri per l’aria sono le piante

Credits: Pixabay

Benessere, Eventi

I fili delle cozze potrebbero ripulire l’acqua

La scienza prende ispirazione dalle cose già presenti in natura per ottenere ritrovati e scoprire funzioni utili. La bioingegneria studia le barbe dei mitili e la loro super-colla.

Le cozze, oltre ad essere particolarmente appetitose posseggono altre doti assai positive. Anche se i marinai non saranno dello stesso parere, è la viscosità dei loro villi adesivi a renderle interessanti. Le cozze si attaccano agli scogli e ai natanti e resistono alle sollecitazioni nautiche proprio per la loro capacità di aderire. C’è una serie di studi che si occupa della capacità delle cozze di appiccicarsi ovunque sott’acqua. I fili delle cozze potrebbero ripulire l’acqua

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Benessere

Ridurre l’anidride carbonica con nuove tecnologie.

Gli scienziati sono concordi che quelle che sembravano teorie strampalate ora sono attuabili.

Grandissimi aspiratori con filtri per catturare i gas serra e ridurre la percentuale di anidride carbonica, immettere in atmosfera gas o materiali che possano ridurre il soleggiamento. Grandi ombrelli che svolgano la stessa funzione, oppure piantare un enorme numero di alberi con lo stesso obiettivo. Gli aspiratori hanno ancora costi proibitivi e sono di grandissime dimensioni, inoltre occupano suolo e contribuiscono alla cementificazione, producendo anch’essi calore. Gli altri sistemi sembrano invenzioni senza possibilità di successo. Più semplice pensare ad una riforestazione ed a un controllo delle superfici coltivabili. Ridurre l’anidride carbonica con nuove tecnologie.

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