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Come salvare il cioccolato più ambito del mondo

Piante di cacao creduto perduto per quasi un secolo è stato ritrovato in una sperduta valle del Perù

Nelle foreste pluviali dellEcuador, cresceva un cacao dal sapore sorprendentemente buono. Morbido, setoso e dal ricchissimo di sapore, era e usiamo il passato, il preferito di alcuni cioccolatieri disposti a pagare prezzi da capogiro per averlo.Era il celebrato Nacional coltivato già da oltre 5.00 anni. Come salvare il cioccolato più ambito del mondo

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il vero cioccolato da intenditori

Il Cioccolato con la C maiuscola, veniva coltivato in diverse aree interne dell’Ecuador.  Gli europei crearono nuove piantagioni più vicine alla costa, circa un secolo dopo che Cristoforo Colombo aveva “riscoperto” le Americhe. Non possiamo fare congetture su dove e come la malattia si propagò, ma queste splendide piante di cacao, vennero colpite dal marciume gelido, che le fece morire tutte. Un vero disastro ecologico e gastronomico.

Una fama meritata

Grazie al sapore intenso questa varietà di cacao divenne velocemente famosa. Potremmo dire che l’economia del paese venne sospinta quasi solo dal Nacional, grazie all’esplosione di richiesta proveniente dall’Europa. Amburgo era il porto in cui si svilupparono quasi tutti i commerci relativi al cioccolato tra 800 e inizio ‘900, e il Nacional era il più gradito. 

Un secolo fa la scomparsa

Nel 1919 sembrava che tutte le piante fossero scomparse e il raccolto fosse quasi azzerato. Una leggenda voleva che alcune piante si fossero salvate in una valle sperduta nel Perù. Una ricerca a tappeto degna di Indiana Jones, ha coinvolto migliaia di piante per rintracciare quell’Eldorado. La ricerca ha dato frutti ed ha appurato che la piccola valle esiste veramente. 

Come salvare il cioccolato più ambito del mondo

Cacao Nacional salvo in Perù

A sorpresa, alcune piantagioni di cacao in Perù, non furono colpite così duramente, e alcune piante del Nacional si erano salvate. Questa valle molto isolata è riuscita mantenere in vita, e sani, alcuni degli alberi originali. Esaminando il DNA delle piante più secolari hanno trovato che erano le pro-pro-nipoti delle piantagioni millenarie. Grazie al ritrovamenti di queste piante è iniziato un percorso di recupero di quel cacao prelibato. 

Rimboschire l’Ecuador anche col cacao

Un’associazione ambientalista si era già posta l’obiettivo di ripopolare le zone ecuadoriane divenute incolte. Ora però il progetto si è integrato con quella rinascita, e la collaborazione tra ecologi e coltivatori s’è fatta più forte. Hanno coinvolto una quarantina di famiglie di contadini, per il rimboschimento delle piantine nate dalle vecchie piante di cacao ritrovate. L’obiettivo è contemporaneamente di riattivare il business del cacao e di ripristinare le foreste ecuadoriane

Terreni nuovamente lavorati e curati

I terreni incolti o lasciati al degrado, vengono nuovamente lavorati nella speranza che presto la foresta riprenda i suoi spazi. Il fatto che abbiano resistito alla malattia fa pensare che possano essere diventate immuni e quindi più forti e resistenti. Per facilitare il reintegro delle piante, hanno dato vita a vivai per le piantine che crescono dalle fave originale ed altre piantine vengono ibridate grazie ad innesti

Come salvare il cioccolato più ambito del mondo

Contributi ai contadini

Le famiglie che coltivano Nacional ricevono un contributo per le spese che dovranno sostenere, e per i mancati introiti per gli anni in cui dovranno attendere che comincino a dare frutti. Il Nacional ha una crescita lenta e non fruttifica molto, rispetto ad altre piante di cacao. Ma l’attesa sarà sicuramente remunerata in modo soddisfacente. Per questo le fave di Nacional sono pagate almeno il triplo delle altre. La vendita è garantita e questo aiuta i coltivatori in progetti a lungo termine. 

Proteggere e conservare

La sostenibilità del progetto si sposa con le esigenze di proteggere e conservare l’ecosistema. Il Nacional gradisce i terreni ombreggiati, perciò le piantagioni crescono con altri alberi di alto fusto in grado di produrre ombra e dare cibo e riparo anche alla fauna locale. 

Barrette da vendere in oreficeria 

Le barrette di Nacional (ora rarissime) possono arrivare a costare quasi 500 dollari. Non sareste curiosi anche voi di assaggiare questa delizia? Come salvare il cioccolato più ambito del mondo

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Credits:Pixabay

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