Benessere, Enogastronomia, Eventi

A cena completamente nudi

Una tendenza di moda in alcune città USA che vorrebbe essere inclusiva

Alla base ci sarebbe una filosofia etica come quella della body positivity (accettazione del corpo) ma è diventato un vero business. Per ora solamente relegato in grandi città come New York e Los Angeles, ma forse destinato a diventare un movimento. A corollario delle cene molte piccole realtà che confinano con le attività di influencer. Organizzate da una modella e artista americana queste cene dedicate al nudismo sono apparse su molte riviste ed ovviamente sui social. Il menu offerto è di tipo vegano. A cena completamente nudi

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Superare l’imbarazzo

Charlie Ann Max parla di superamento dell’imbarazzo iniziale dovuto alla nudità. Comprendiamo che quando una filosofia travalica il proprio aspetto morale e diventa un affarone cadano molti imbarazzi. Le cene sono per sconosciuti con la funzione di conoscersi, mangiare, bere e comunicare senza abiti addosso. Il costo previsto per partecipare è di 88 dollari, meno di un ristorante stellato ma molto di più del classico ristorante sotto casa. Non sono ancora eventi continuativi, ma per partecipare è già necessario superare una pre-selezione.

Solo per donne

Pensati per sole donne, ora anche i maschi sono ammessi, però devono essere “presentati e garantiti” da persone che già hanno partecipato agli eventi. L’aspetto un po’ esoterico delle cene nude è garantito e amplificato dalla presenza di coordinatori che sono specializzati in arti “parallele”. Vengono praticate attività che potremmo definire alternative come meditazioni, respiro, bagni sonori, canti, lavoro sull’intonazione, disegno, ecc. Lo scopo sarebbe di elaborare una sintonia ed entrare in contatto con le proprie capacità interiori.

A cena completamente nudi

3 portate vegane

Le cena si compone di 3 portate basate sui vegetali che vengono coltivati direttamente da Charlie Max e collaboratori. Dopo aver cenato viene stimolata una discussione su temi che rimandato alla rinascita e all’ascolto e alla condivisione di pensiero. Tutto questo: naturismo, desiderio di rinascita, cibi vegani riporta ad esperienze datate alcuni secoli fa. Una filosofia molto in voga in Germania tra fine ‘800 e inizi ‘900, fatta di luoghi ameni, idilliaci, dove “nutrirsi” di bellezza e purezza che riprendi i temi dell’arcadia

Liberazione dagli abiti

L’aspetto di “liberazione” dalle pastoie sociali, simboleggiate dall’assenza di vestiti, ha un aspetto positivo. Resta però intatto quel retrogusto di operazione commerciale ed estetica che solleva molti dubbi. I temi che vengono discussi, sembrano volutamente estremizzati nella tipica formula acchiappa like tanto cara ai social media.

Solo curiosità

In una di queste serate la discussione verteva sulla pittura con le dita del proprio sangue mestruale. La Füde Dinner Experience dovrebbe essere uno spazio liberatorio dove il corpo smette di essere importante e si incentivano arte, e amore per se stessi. Riuscirà ad uscire dall’alveo della curiosità? Intanto Instagram continua a bloccare il profilo e a rigettare le immagini che vengono proposte, bollandole come pornografiche. A cena completamente nudi

Credits: Füde Dinner Experience

Abitare, Eventi, Marketing

Dall-E 2 Arte creatività o bluff

Una mostra d’arte “Artificial Imagination” ha sollevato grandi polemiche e preoccupazioni nel mondo della grafica

Sono immagini generate dall’intelligenza artificiale, ha senso pensarle come vere opere d’arte o sono solo esercizi di stile. Appenderle alle pareti di una mostra è il modo per sdoganarle o per metterle all’indice? DALL-E 2 è un’applicazione che ha sorpreso e sconvolto molti dei suoi fruitori. Utilizza l’Intelligenza Artificiale ed ha enormi potenzialità. Qualcuno già parla di fine del lavoro per chi si occupa di grafica. Probabilmente è eccessivo, ma un cero timore tra chi si occupa del settore c’è. Dall-E 2 Arte creatività o bluff

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Fin dove è arte?

La difficoltà è creare un divide, un confine. Fin dove è arte e creatività, e dove comincia la semplice gestione fatta da AI di un’idea? Se si parla di idea forse la creatività è ancora presente e fondamentale. Se è solo mera esecuzione di un ordine, il confine diventa molto labile. Quasi una questione di lana caprina. L’approccio alla APP può essere molto diverso, ognuno aggiunge precisi dettagli per arrivare al risultato atteso. È vera originalità, o solo una felice sintesi di una serie di indizi?

Gli artisti non fanno chiarezza

C’è chi utilizza la APP per aggiungere o schiarirsi le idee, per selezionare linee su cui elaborare. Altri fanno eseguire pedissequamente la descrizione del loro “lavoro”, aggiungendo stili che non hanno ancora esplorato. Imitazioni con lo stile degli espressionisti o dei cubisti, interessanti, ma senza la vera anima dell’artista. Opere che possono essere di alto livello o toccanti, esposte come veri capolavori o soltanto trucchi grafici?

Una mostra stimolante

L’obiettivo ricercato dagli organizzatori era stimolare una discussione, e sicuramente hanno ottenuto il loro target. Gli articoli si susseguono, in rete o sul cartaceo, ovviamente ben ripartiti tra caldeggiatori ed oppositori. L’IA serve a stimolare la creatività, migliorarla, regalare nuovi processi creativi o è solo un’alterazione della realtà. E tutto questo cos’ha a che fare con l’arte? Ritorniamo a parlare di limiti, di confini da superare o da non superare. È l’inizio della democratizzazione dell’arte, aperta a chiunque ne voglia usufruire? Tutti in grado, purché in possesso di una buona idea, di produrre capolavori?

Dall-E 2 Arte creatività o bluff

Basta una frase ad effetto

L’IA ha possibilità illimitate. Un buon artigiano in possesso delle giuste informazioni può sviluppare la propria immaginazione. In questo caso d’uso, ha il potere di democratizzare la creazione dell’arte, ogni nostro pensiero, sogno, incubo, può tradursi in qualcosa di visibile. La APP si occupa solamente di tradurre l’immaginazione, se sappiamo descriverla correttamente. Basta inserire una frase che rappresenti una nostra fantasia e lasciare che DELL-E 2 la sviluppi. Possiamo anche aggiungere lo stile di un altro artista per rendere il nostro capolavoro unico. Possiamo sognare alla Michelangelo o alla Braque ed avere risultati agli antipodi. Quale sia il mix corretto di input resta al momento il segreto che ognuno dovrà sviluppare.

In vendita o gratuita

Arte in vendita o arte gratuita? Uno stimolo per altri per produrre a loro volta il loro personale capolavoro, o qualcosa da possedere? Molte le domande in questo senso, con risposte assai articolate dagli “artisti”. Qualcuno rivendica la capacità della propria creatività di produrre immagini uniche, e quindi ne rivendica la proprietà. Altri pensano che sia corretto considerarli stimoli e indicazioni, e che debbano essere liberi. Chi ama l’immagine prodotto dalla AI deve avere la possibilità di averla o riprodurla, e appenderla dove vuole. Torniamo alla domanda originaria: esercizi di stile o vera arte? Dall-E 2 Arte creatività o bluff

Dall-E 2 Arte creatività o bluff
Benessere, Eventi

I problemi mentali vengono curati al museo.

L’arte è un elemento importante nella cura dei disagi mentali, delle malattie croniche, dell’ansia e dello stress. La cura della bellezza da buoni risultati.

Utilizzare arte e cultura per stimolare i pazienti, è una pratica che molti istituti e medici praticano da diverso tempo. Però a Montreal e Bruxelles le cose son diventate ulteriormente interessanti. Il primo esempio è del 2018 in Quebec, ma ora anche il Belgio può vantare una importante esperienza in quel campo. Le persone con difficoltà e problemi mentali possono visitare 5 Musei nella capitale belga. È un progetto della durata di sei mesi, dopo il quale si verificherà la probabile estensione ad altri musei. I problemi mentali vengono curati al museo

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Benessere, Eventi

L’ arte come terapia del disagio

La salute mentale trova giovamento dalle attività artistiche

Il Covid tra i molti problemi che ha creato, ha sicuramente fatto aumentare senso di disagio, la depressione, l’ansia, l’isolamento. Per curarle vengono utilizzate diverse terapie, una tra quelle che funziona meglio è l’arteterapia. I pazienti che già erano borderline rispetto alla malattia mentale, si sono trovati in ulteriore difficoltà. Le terapie convenzionali non riuscivano a dare sollievo, mentre evidenziare il proprio lato artistico riusciva a dare maggiore equilibrio. L’ arte come terapia del disagio

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Abitare, Eventi

I ladri li trova una App Interpol

Uno strumento utile per chiunque s’imbatta in opere d’arte che potrebbero avere un oscuro passato

La nuova App Interpol servirà a scoprire le opere d’arte rubate. Il database contiene oltre 50.000 opere e s’ingrandirà ogni giorno grazie a nuove segnalazioni. Comprende antichità di ogni parte del mondo e opere celeberrime di autori che non hanno mercato per la loro notorietà. Anche le opere recenti sono state poste negli elenchi. Basterà fare uno swipe sul telefono per scoprire se l’opera che ci interessa ha qualche oscuro passaggio. Ogni utente può controllare, scaricare o caricare immagini per ottenere maggiori informazioni. In caso di positività gli utenti potranno riferire alla polizia la loro “scoperta”. I ladri li trova una App Interpol

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Eventi, Viaggi

Dobbiamo restituire le opere d’arte rubate?

Un collettivo di artisti di origini africane chiede che tutti i manufatti sottratti durante il colonialismo siano restituiti ai paesi d’appartenenza

Cominciamo dalla fine. 5 attivisti sono stati arrestati a Parigi per aver cercato di sottrarre e riportare al paese d’origine un manufatto di arte etnica. Tutto è accaduto al bellissimo e assolutamente da visitare,  Museo di Quai Branly dedicato a Jacques Chirac. Uno dei musei più ricchi al mondo di manufatti provenienti dalle culture native di tutto il mondo. Almeno 70.000 pezzi delle collezioni provengono dall’Africa sub sahariana. Sono oggetti acquistati, requisiti o ottenuti durante il periodo coloniale. Dobbiamo restituire le opere d’arte rubate?

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Eventi

Leonardo rock-star geniale e anticipatore unico

Ha anticipato i tempi in talmente tante cose che a lui tutto era perdonato

Si parla spesso di Leonardo per il suo estro, l’inventiva, la capacità di precorrere i tempi. Ora, a 500 anni della morte, si susseguono le mostre, i tributi, gli omaggi alla sua unicità e alla sua capacità di stupire. La sintesi perfetta potrebbe essere Leonardo rock-star geniale e anticipatore unico. Molti ricordano di lui il tratto più facile, il mancinismo, inviso alla chiesa perché utilizza la mano del demonio. Eppure Leonardo, accusato di omosessualità, attraversò il suo tempo senza subire ostracismi. Il suo segreto era nell’abilità di comunicare, nella dolcezza con la quale sapeva rapportarsi quasi con tutti.

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