Come scendete dal letto al mattino?
Che approccio avete con la vita e con le azioni che la regolano e la rendono fruibile? Sapete affrontarla a viso aperto, petto contro petto, o preferite una mossa di disturbo, un’azione avvolgente che impegni meno energie ed eviti di stressarvi ulteriormente? Scendete dal letto pronti ad azzannare la giornata ed i suoi impegni o procrastinate ogni cosa con la lentezza di un bradipo, tirandovi di nuovo il lenzuolo sulla testa?
Che sveglia usi?
Una risposta rivelatrice a questi quesiti potrebbe darcela la vostra sveglia. La rivoluzione e la diffusione degli smartphone, ha cambiato le abitudini degli italiani, ed è diventato semplice decidere in quale modo essere svegliati. Preferite che la prima cosa che ascolterete sia un canto di uccellini o morbide arpe? Canti gregoriani o rumore di una cascatella? Oppure preferite la scarica di energia che può fornirvi un brano hard rock dei Van Halen o Deep Purple? O un traccia death metal degli Obituary o dei Sepultura.
La canzone che ami o che odi?
Nella scelta del brano entra in gioco l’amore per se stessi, e la conoscenza delle proprie abitudini rispetto al metabolismo mattutino. Scegliere, per coccolarsi qualche secondo in più, un brano amato, o sentire la necessità, per i più pigri, di darsi una spintarella per cominciare il nuovo giorno. Il 51% degli italiani preferisce aprire gli occhi cullati dalla propria canzone preferita, mentre il 15% preferisce una canzona che odia. Per spingersi a raggiungere il telefono appena possibile, e spegnere quella lagna o quel tormento.
Meglio restare neutrali
Il restante 34% preferisce una sveglia che non si ricolleghi ad una canzone. Proprio per evitare che diventi un tormentone e la si colleghi ad un momento non sempre positivo come il risveglio. Sceglie un suono, un ringtone scelto tra le sonerie già presenti nel device. Voi cos’avete scelto per svegliarvi?

