Il deserto di Nazca continua a sfornare sorprendenti figure
Le linee tracciate nel deserto di Nazca in Perù continuano a sorprendere per la loro varietà. Sono immagini che sono quasi sempre riferite al mondo animale, perciò la scoperta di un enorme gatto accovacciato su una collinetta non è così fuori luogo. Gli archeologi lo hanno scoperto per caso, mentre controllavano alcuni sentieri di accesso ad altre figure, e cercavano di liberarli dalla scarsa vegetazione. Spunta un misterioso gatto a Nazca
Il mistero resta
Non c’è una spiegazione univoca a queste figure. Qualcuno aveva favoleggiato che fossero tracce di visite aliene, e gli ufologi avevano scatenato centinaia di congetture sempre più astruse. Altri li hanno immaginati come simboli sacri, in realtà gli studiosi pensano siano sentieri tracciati per favorire gli spostamenti. Forse sono simboli di oggetti o animali amati, da utilizzare come riferimento durante i viaggi. Un’altra corrente immagina che fossero tracciati come offerte votive per ottenere la protezione degli dei. In ogni caso le loro dimensioni li rendono visibili quasi solo se osservati dagli aerei o dai droni, quindi questa teoria di essere rivolti al cielo resta interessante.
Il gatto appollaiato
Il gatto è particolarmente visibile perché al contrario di molti altri disegni è tracciato su un pendio. Anche a distanza è facile scorgerlo. Il disegno ha le dimensioni di una quarantina di metri di lunghezza. Le rocce bianche che formano il disegno del sentiero lo rendono evidente. Le parti calpestabili del sentiero sono larghe da 25 a 50 centimetri. Il disegno è datato tra il 2000 e il mille avanti cristo e rischiava di andare perduto perché la superfice elevata è più soggetta ai fenomeni erosivi.
Patrimonio Unesco
Le linee della valle del deserto di Nazca sono state dichiarate patrimonio dell’Unesco già nel secolo scorso. Sono stati tracciati da una civiltà molto antica precedente a quella dei Nazca anche se da loro han preso il nome. Erano i Paracas, i quali si erano stabiliti in quell’area del Perù molti secoli prima dell’arrivo dei Nazca. I disegni dei tessuti e le iconografie rinvenute sulle ceramiche dei Paracas sono le stesse che si trovano tracciate sul terreno. Le ricerche continuano e sono stati rintracciati un altro centinaio di disegni. Per questi ritrovamenti l’uso dei droni s’è dimostrato molto efficace ed indispensabile.
Geoglifi
La definizione corretta di questi disegni tracciati sul terreno è geoglifi. Gli archeologi sono certi che vi sono ancora molti altri tracciati che possono essere scoperti, sia nella valle di Nazca che in quella adiacente di Palpa. I geoglifi hanno creato un indotto turistico, sono infatti molti i turisti che si avventurano a bordo di piccoli aerei per sorvolare l’area. Il safari dall’alto prevede l’inevitabile scatto di infinite foto ricordo. Le guide non esitano a reiterare le congetture più fantastiche che alimentano una cultura di segreti mai rivelati. Forse la parte più intrigante delle visite, e quello che appaga il turista maggiormente. Spunta un misterioso gatto a Nazca
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