Benessere, Enogastronomia

Spreco alimentare, la giornata nazionale

Il 5 febbraio è la giornata dedicata alla comprensione dell’immenso spreco alimentare

Non è più una novità ma ancora c’è tantissimo lavoro da fare. La media degli alimenti sprecati pro-capite ogni anno è di 65 chilogrammi. Troppi! La preoccupazione aumenta se si tiene conto che la maggior parte dello spreco è riservato a frutta e verdura. I due alimenti più importanti ai fini della salute e del benessere umano. Quelli che apportano più Vitamine e Sali minerali. Spreco alimentare, la giornata nazionale

Italia tredicesima

L’Italia è al tredicesimo posto tra le nazioni che hanno maggiore spreco durante i vari passaggi che vanno dalla produzione sino alla tavola. Ci sono alcuni semplici consigli che possono aiutare a ridurre questa enorme quantità di cibo che non arriva nei nostri piatti. La lotta contro questa emergenza è molto differente sul nostro territorio, le grandi città sono forse quelle che sono più attive nel recupero e ridistribuzione del cibo non consumato. Aumentano le associazioni che si occupano di ritirare l’invenduto, il non consumato o gli alimenti in scadenza. Lodevoli attività che però sarebbe meglio limitare alla base, evitando di buttare cibo ancora perfettamente edibile.

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Un piccolo aiuto

consigli che a volte sembrano troppo semplici e lapalissiani, possono aiutare i più distratti. Sicuramente una spesa più oculata è l’elemento principale. Se si acquista con un poco di avvedutezza si possono risparmiare parecchi soldi. La media stimata per le famiglie più accorte è di 450 euro annuali risparmiati. Fate una lista precisa e attenetevi solo a quella. Cercate di andare a fare acquisti dopo aver mangiato, gli stimoli comandati dallo stomaco, saranno minori ed eviterete di far esplodere il carrello.

Quantità giusta

In cucina è bene imparare a dosare la giusta quantità, il surplus che resta nel piatto o nella teglia non è una scelta vantaggiosa. Se restano avanzi, occorre riciclare, impariamo dalla cucina delle nonne a dare nuova vita a ciò che rimane. Se non c’è la necessità di cucinare per più pasti, è sempre meglio cucinare solo quello che si consumerà. Riproporre lo stesso piatto, senza aggiornarlo, è noioso. Il rischio che al terzo tentativo non sia più appetibile, diventa altissimo.

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Etichette, scadenze e App

Controllate le scadenze, mettete in primo piano le cose più vicine alla data utile. Privilegiate i produttori locali per gli acquisti di frutta e verdura, e i freschi in generale. Se amate il cibo già preparato attivate le app che vi indicano dove trovare formule anti-spreco. Molti ristoranti offrono la possibilità di sconti elevati per i loro piatti del giorno non consumati.

Socializzate

Se avete preparato in abbondanza, come capita soprattutto nelle festecondividete. Invitate amici, parenti e vicini, organizzate cene o fate scambi alimentari. In questo modo nulla finirà nel bidone e rinsalderete i rapporti, cosa sempre utile. Scambiate ricette soprattutto per le rielaborazioni dei piatti, non lasciate morire l’antica tradizione nazionale del saper riproporre. Spreco alimentare, la giornata nazionale

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Credits: all pics from the net

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Spreco alimentare la giornata nazionale contro l'uso folle del cibo soprattutto frutta e verdura, come riutilizzare al meglio la nostra tradizione alimentare
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