L’80% degli spot che vanno in onda nei programmi televisivi per bambini promuovono snack e dolci.
Un’organizzazione seria come European Nutrient Profile Model boccia senza pietà, le pubblicità televisive trasmesse nei programmi per bambini. Promuovono snack e dolci, e sono contrarie alle linee guida di un’alimentazione sana e corretta. Nessuno ad esempio, promuove frutta o verdura, a vincere sono i prodotti che sono meno salutari per l’infanzia e l’adolescenza. Tutti i canali principali RAI, MEDIASET, ma anche LA7 e canali dedicati ai cartoni animati sono stati esaminati per circa 6 mesi. Spot in tv dedicati ai bambini bocciati
4000 pubblicità analizzate
Sono state prese in considerazione oltre 4.000 pubblicità, molte delle quali collocate in canali dedicati esclusivamente ai bambini. Quelle che promuovevano cibo o bevande, sono state studiate con particolare attenzione, per controllare se aderivano alle linee guida dei principali modelli nutrizionali. La sorpresa finale è che gli spot più distanti da quei modelli, erano proprio quelli trasmessi durante i cartoni animati. Un evidente attacco alle coscienze più deboli e influenzabili. Le pubblicità destinate ai bambini in età prescolare sono ancor meno salutari di quelle destinate ai bambini di età scolare. Contribuiranno a creare un problema nel sistema sanitario nazionale, a lungo termine.
Target sbagliato
Utilizzare la tv per influenzare le abitudini alimentari dei piccolissimi è fortemente diseducativo. La loro vulnerabilità li rende particolarmente influenzabili, proprio perché ancora non posseggono gli strumenti per un’analisi critica. Una dieta sana ed equilibrata, povera di zuccheri e grassi saturi, è necessaria per una crescita armonica, ancora più importante per i più piccoli. Se i prodotti “consigliati” non rappresentano quel tipo di educazione alimentare, c’è un evidente problema. Occorre una nuova legislazione che protegga i minori da questo tipo di advertising.
Un’accorta vigilanza
Mentre gli adulti hanno tutte le capacità di comprendere ciò che viene proposto, i minori sono una fascia troppo debole. La televisione ha un enorme potere, ma con lei anche molti social, ed un filtro di ciò che trasmettono o postano sarebbe corretto. Soprattutto gli alimenti non corretti, possono costituire un vulnus per la salute. Sarebbe necessario creare un decalogo che regolamenti i messaggi che sono rivolti ai minori. Non è pensabile che tutti i canali condividano la scelta molto etica della RAI, che nel suo canale Yoyo ha scelto di eliminare tutte le promozioni pubblicitarie. Le tv private vivono del sostegno degli advertising, e continueranno a proporli, ma questo non dovrebbe lasciare loro mani libere di agire indiscriminatamente. Spot in tv dedicati ai bambini bocciati

