Prevedono che in un decennio le mucche presenti caleranno di almeno il 50%
La carne bovina sembra destinata a diventare un alimento per pochi. Dopo essere stata alla base della cultura del fast food, dell’hamburger e della carne macinata, rischia di diventare di nicchia. La carne-non-carne potrebbe sostituirla in modo decisivo, man mano che la produzione diventerà sempre più massiccia ed i prezzi caleranno. Spariranno le vacche?
Cambia l’economia
Le nuove produzioni basate sui vegetali e sulle molecole
generate in laboratorio, modificheranno l’economia degli agricoltori americani e anche quella mondiale. Un cambiamento epocale che sconvolge una
cultura nata con la pastorizia e l’allevamento 10,000 anni ed evoluta in
modo lento sino al secolo scorso. La differenza la farà il costo delle
proteine che si ridurranno dell’80% in un decennio e del 90%, rispetto ad
oggi, in 15 anni.
Proteine più nutrienti e sane
Saranno superiori anche nei fattori che le fanno considerare indispensabili oggi. Saranno più nutrienti, più sane, gustose e convenienti. Le proteine verranno prodotte senza l’utilizzo degli antibiotici e di tutti gli elementi chimici che oggi contribuiscono alla salute degli animali. Anche la varietà delle proteine a disposizione sarà enorme. I prodotti alimentari moderni punteranno ad una qualità superiore e costeranno la metà dei prodotti di origine animale. Potranno essere prodotte ovunque, le opzioni geografiche non avranno più importanza.
Agricoltori in bancarotta?
Questa mutazione del mercato della carne e delle proteine potrebbe mandare in bancarotta i produttori zootecnici. Dovranno modificare completamente le loro prospettive e convertirsi ad altre produzioni. Il modello di zootecnia industriale, ha raggiunto i suoi limiti. È vulnerabile e non ha margini di sviluppo ed efficienza per competere, i prodotti di origine bovina saranno i primi a risentirne ma tutte le catene di produzione animale, suini, ovini, pollame, pesce, verranno messe in crisi.
Una programmazione precisa
Le nuove catene alimentari utilizzeranno una programmazione precisa che permetterà di produrre ogni tipo di molecola complessa. La possibilità di creare queste molecole permette di progettare le proteine che servono e solo quelle, senza scarti, senza consumi di acqua o foraggio, senza rilasci gassosi. Sono processi in costante aggiornamento e miglioramento che faranno crollare rapidamente i costi di produzione. Non necessitano di sfruttare od occupare terreno e possono essere installati anche nelle aree urbane. Non corrono i rischi della stagionalità o delle malattie. Anche i tempi di produzione si accorciano in modo vistoso, si calcola che basterà il 5% del tempo per ottenere le proteine rispetto alla usuale pratica zootecnica.
Latte a costi ridicoli
L’industria del latte è destinata a seguire la sorte della mucca da carne. Appena le nuove tecnologie riusciranno a sostituire le proteine del latte, il mercato crollerà. Il costo di produzione sarà troppo elevato e resteranno solo aree dove verranno conservati bovini per produrre formaggi di altissima qualità. I formaggi soffriranno molto, perderanno le loro unicità, i loro cru, i foraggi che permettono di ottenere gusti particolari, non saranno più necessari. Se i chimici riusciranno a produrre molecole con quelle particolari composizioni, anche i formaggi più specializzati scompariranno, Spariranno le vacche?
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