Ogni edificio sarà realizzato interamente in legno, la cittadina ospiterà 7.000 persone, prendendo spunto dalle costruzioni del passato.
Il nuovo quartiere Fælledby a Copenaghen verrà realizzato solamente in legno. Non aspettatevi però solo casette basse ad un piano, le strutture saranno sviluppate anche in altezza, anche senza acciaio e cemento. Un’edilizia sostenibile a cui collaborano molti architetti e ingegneri, che ha alcune eccellenze in una celebre università dell’Arkansas e nel grattacielo di 70 piani costruito a Tokio. Il legno si presenta in tutta la sua duttilità nel progetto danese che prevede solo edifici in legno. Un’integrazione delle possibilità di rendere, in armonia con la natura, anche i quartieri urbani. Solo legno in un nuovo quartiere di Copenaghen
No cemento, no acciaio
La recente riscoperta delle qualità delle costruzioni in legno ha portato ad una nuova scuola di pensiero. Recuperare le capacità costruttive del passato per strutture moderne, al passo con le necessità di una comunità urbana. Senza togliere nulla del fascino e del calore che regala costruire col legname. Il quartiere è pensato per ospitare abitazioni, servizi, una scuola ed altre strutture pubbliche. Il luogo dove verrà costruito è una ex discarica, una riqualificazione di un terreno dismesso, che troverà una nuova vita. I residenti saranno i testimonial della possibilità di avere una qualità abitativa eccellente, anche rinunciando ad acciaio e cemento armato.
Microclima salvato
Vivere in questo quartiere sarà un’esperienza per essere maggiormente a contatto con la natura. Le strutture abitative sono state studiate n collaborazione con ingegneri ambientali e biologi. L’obiettivo è preservare il microclima, creare un’area che sia rispettosa della flora e della fauna, dove umani e natura convivano in modo eccellente. Per incrementare questo rapporto con la fauna locale nelle facciate delle case saranno inserite casette-nido per gli uccelli e per i pipistrelli. La struttura di Fælledby prevede la costruzione di tre “mini-villaggi”. Ognuno di loro ospiterà uno spazio centrale verde con piante, cespugli e fiori oltre ad un laghetto.
Corridoi verdi
I tre villaggi saranno collegati con corridoi verdi che portino all’esterno del quartiere, collegato con i trasporti urbani. Serviranno solo un paio di minuti per uscire dal quartiere e trovarsi nella natura. Per rispettare i selvatici il quartiere verrà dotato di parcheggi sotterranei e stradine circondate dal verde, in modo da creare una completa simbiosi. Gli animali potranno spostarsi in tutti i tre mini-villaggi senza rischiare di essere investiti, un ritorno ad una vita bucolica e armonica con l’ambiente originario.
Prefabbricati sostenibili
Il materiale di costruzione sarà costituito da pannelli prefabbricati che potranno essere reperiti in tutta Europa. Unica invalicabile prerogativa, dovranno essere costituiti da legname sostenibile ed atossico. Ricostruiranno con le vecchie abilità di edificare con la struttura a graticcio. Una pratica molto diffusa in tutta Copenaghen, che viene utilizzata da quasi un millennio. Il recupero di quelle abilità costruttive fa parte dell’eticità del progetto. Salvare il meglio del passato ed integrarlo col presente è il desiderio degli architetti che hanno firmato il progetto
Ecologico e a bassa impronta
Il legno è uno dei materiali più ecologici. Assorbe CO2 durante tutta la sua crescita e quindi la sua impronta ecologica è certamente migliore di cemento o acciaio. Ovviamente il legno non può essere utilizzato in ogni tipo di edificio, ma già riuscire ad usarlo per le abitazioni, riequilibra lo sbilancio degli edifici urbani. Esempi virtuosi come questo quartiere della capitale danese, possono invogliare altri costruttori e investitori ad impiegare più legno. Per evitare di incrementare troppi tagli di foreste si dovrà pensare a piantare molti più alberi, questo favorirà un’edilizia ecologica e un maggiore assorbimento di anidride carbonica.
Renderlo attrattivo
Il progetto è ovviamente innovativo ed ha la necessità di renderlo attrattivo. Se resterà vuoto non servirà a nulla aver impegnato tante risorse. Il quartiere non è destinato allo shopping o al divertimento, ma ospiterà attività commerciali e servizi. Verrà costruita anche una scuola che possa ospitare fino a 1500 alunni, un polo culturale utile a tutti i residenti. La tendenza sinora è stata di avere sempre più residenti nelle città, anche se il Covid-19 ha cambiato questa esigenza. Servono cittadine che sappiano coniugare, servizi e collegamenti rapidi alla città. Restando però, al contempo, delle enclave che soddisfano il bisogno di stare a contatto con la natura. Potrebbe essere il nuovo esempio costruttivo da seguire. Natura e città che vanno a braccetto. Solo legno in un nuovo quartiere di Copenaghen
Le foto non sono rappresentative del progetto del nuovo quartiere. Credits: PxHere

