Hanno chiuso la loro ultima centrale elettrica a carbone e produrranno solo energia rinnovabile
Sull’isola di Oahu sino a pochi giorni esisteva l’ultima centrale elettrica a carbone dell’arcipelago delle Hawaii. Le motivazioni per la chiusura sono quelle di contribuire alla diminuzione dei gas serra e del riscaldamento globale. Era una centrale che forniva oltre il 10% dell’energia elettrica, quindi è una decisione veramente importante per lo stato. Il passaggio alle rinnovabili non potrà avvenire immediatamente, servirà un periodo in cui sarà il petrolio a fornire l’energia richiesta, ma la strada è già tracciata. Solo energia rinnovabile alle Hawaii
Un prezzo ancora alto
È davvero un peccato dover utilizzare il petrolio per un breve periodo di tempo per passare dal carbone ai progetti solari e batterie accumulatrici. Ha detto il capo dell’energia delle Hawaii. Il prezzo dell’energia è già molto alto nelle Hawaii e non vogliamo dipendere dal costo del petrolio. L’energia solare cambierà tutto questo. L’azienda proprietaria della centrale a carbone, AES, sostiene questa scelta di chiudere l’impianto. Ha avviato sei progetti di energia rinnovabile e dichiara. “Era tempo di cambiare e di abbandonare il carbone per arrivare ad una indipendenza energetica”.
Critiche alla scelta
Non tutti sono felici della chiusura, sono preoccupati che la transizione non sia stata preparata con sufficiente anticipo. Temono che ci possano essere ammanchi di energia nei prossimi anni, fino a quando gli impianti non saranno completamente a regime. Le Hawaii sono il primo stato USA ad abbandonare completamente l’uso del carbone. I progetti presentati in molti stati (oltre 20), fissano la conversione completa in date che vanno dal 2032 al 2040
Grande inquinatore
Utilizzare il carbone per produrre energia elettrica, è uno dei sistemi peggiori che esistono sul pianeta. Le emissioni di anidride carbonica sono enormi. Le centrali a carbone hanno contribuito per oltre il 50% di CO2 di tutto il settore energetico. Un consumo di risorse che danneggiano il pianeta e accelerano il riscaldamento climatico. Le Hawaii poste quasi al centro dell’Oceano Pacifico, sono destinate a subire molti dei problemi legati all’innalzamento delle acque. Sono molto preoccupati delle conseguenze di un uso indiscriminato dell’energia e della sua produzione.
Riduzione delle coste
Ci sarà una forte riduzione delle coste e delle zone fertili. Le popolazioni più deboli dovranno abbandonare gli insediamenti vicini all’oceano e trasferirsi in aree a quote superiori. Verranno distrutte anche molte delle strutture culturali e simboliche della cultura hawaiana. Gli amministratori locali dichiarano che i cambiamenti si possono già misurare. Ma non è corretto chiedere ad altri paesi di ridurre le loro emissioni, se non diamo l’esempio. Se non cominciamo a dimostrare la nostra volontà di cambiamento, nessuno ci seguirà. È uno strumento etico quello che vogliamo utilizzare, smantellando l’ultima centrale a carbone. Si può fare, basta volerlo e cominciare a dotarsi di tutti i sistemi per produrre energie alternative. Solo energia rinnovabile alle Hawaii
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