Aumentano le serre costruite sui tetti per produrre vegetali, una vera rivoluzione del modo di produrre
Sono in costante aumento le strutture urbane dedicate alla coltivazione dei vegetali non più a chilometro ma a metro zero. Portare gli orti nel cuore delle città in fondo non è altro che un ritorno al passato, ma con grandi variazioni tecnologiche. La prima variabile che stravolge il concetto stesso di orto è l’assenza di terreno. Le colture sono infatti idroponiche, non utilizzano terreno e non consumano suolo. La seconda è il riciclo dell’acqua piovana che consente risparmi consistenti, non solo nelle bollette, ma anche nello spreco di risorse. Serre sui palazzi per ortaggi tutto l’anno
Una serra enorme a Montreal
A Montreal hanno costruito una gigantesca serra che occupa tutto il tetto di un magazzino, sono quasi 15.000 metri quadrati. Il progetto è legato all’azienda Lufa Farms che si è specializzata in questo tipo di strutture. È la quarta struttura del genere realizzata dalla stessa azienda, che ha sviluppato una grande esperienza nel settore. Qui vengono coltivati molti vegetali ed in totale l’azienda produce 100 diverse essenze in grado di soddisfare le esigenze dei cittadini e dei ristoratori della città.
Colture fuori terra
Le colture avvengono in soluzione idroponica, senza terra, gli elementi nutritivi sono somministrati alle piante in forma liquida. La crescita viene controllata elettronicamente grazie a sensori che misurano temperatura ed umidità dell’aria. La regolazione di questi elementi consente anche di evitare malattie e parassiti. Gli unici insetti consentiti sono quelli che si occupano dell’impollinazione. La produzione avviene senza uso di veleni ed è quindi migliore della coltura in campo. In questo modo anche la percentuale di ortaggi e erbe sgraditi al mercato è assai inferiore per l’assenza di elementi nocivi o infestanti.
Una filosofia differente
Questo modo di produrre fa parte di una filosofia innovativa, una modernizzazione degli orti urbani. La capacità di produrre tutto l’anno interrompe i limiti della stagionalità. Verdure e ortaggi a disposizione per consumatori e ristoratori sono disponibili in ogni mese a prezzi competitivi. Interrompe anche la catena logistica, i trasporti sono solamente locali e possono essere effettuati con mezzi ibridi od elettrici. Un risparmio notevole a livello d’impronta ecologica, meno idrocarburi consumati e minor inquinamento da gas di scarico.
Economia circolare
Le serre urbane sui tetti di grandi edifici sono anche un esempio di economia circolare. Anche gli scarti produttivi vengono impiegati per alimentare il sistema elettrico di controllo, contribuendo ad un altro risparmio produttivo. I 15.000 metri quadrati della serra della Lufa Farms costituiscono anche il nuovo record di grandezza. Nessuna serra urbana aveva mai raggiunto questa vastità. Per darvi un’idea delle sue dimensioni, la superficie totale è pari a circa tre campi da calcio. Serre sui palazzi per ortaggi tutto l’anno
Credits: Pics by Lufa Farms

