Per attivare la vena creativa conviene seguire l’esempio di alcuni grandi della politica e dell’arte.
Schiacciare un pisolino sembra il metodo migliore per riordinare i pensieri, e far scaturire l’idea che stavamo cercando. Sembra la formula perfetta, inventata da qualche dormiglione, per vivere molto dolcemente. Qualcuno particolarmente desideroso di continuare a ronfare, invece di svegliarsi. Ma non è così, e la scienza conferma la validità del processo. Schiacciare un pisolino, nei momenti di crisi creativa, funziona come potenziatore delle idee. Se vuoi essere creativo Dormi
Un sistema vincente con un piccolo trucco
Avevano adottato questo sistema grandi personalità come Salvator Dalì, Alessandro il grande, Einstein e l’inventore Thomas Alva Edison. Per evitare di dormire troppo a lungo, usavano un piccolo trucco. Cercavano di appisolarsi seduti, tenendo in mano un oggetto di piccole dimensioni, ma sonoro alla caduta. Quando il sono prendeva il sopravvento, le mani si aprivano, l’oggetto cadeva a terra e risvegliava dalla piccola siesta. A detta loro, l’ispirazione arrivava quando la soglia della veglia veniva superata. Bastava riprendere subito il lavoro, mettendo in pratica ciò che era stato pensato o sognato.
Una tecnica perfezionata
Questa tecnica delle brevissime pause fino a scivolare nel sonno è denominata ipnagogia o più semplicemente, fase 1 del sonno. È una fase in cui spesso si sogna, e le esperienze oniriche di quelle pause sono molto chiare. È facile rammentare anche i particolari più precisi di quei brevi minuti tra le braccia di Morfeo. Gli scienziati pensano che esista una falla nel pensiero razionale, proprio in quella fase. Se le persone riescono a dormire abbastanza, riescono ad accedere ad una nuova fase, sufficiente a svelare misteri o chiarire pensieri. Qualcuno sostiene che funzioni soprattutto in presenza di stress, il pisolino rinfresca il cervello e chiarisce le idee.
Stadio N1
Lo stadio N1 del sonno è decisamente stimolante, anche se non è ancora chiaro come funzioni esattamente. Essere vicini al reale, ma abbastanza distaccati da riuscire a dormire, può aiutare a tornare al lavoro con la mente sgombra. Il coinvolgimento con ciò che si stava svolgendo, ma dopo una pausa, consente di vedere le cose in modo diverso. Alcuni problemi possono sembrare molto più semplici e risolvibili o decisamente eliminabili. È molto probabile che grandi scoperte o grandi opere, siano figlie di fasi di sonno iniziale, e non sogni notturni. La letteratura scientifica e storica, è ricca di esempi in quel senso. L’unico modo per scoprire se funziona è provarlo a fondo, personalmente. Cominciate a cercare l’oggetto “rumoroso”, che vorreste tenere in mano, e fate le vostre esperienze. Per male che vada, vi sarete riposati un poco. Se vuoi essere creativo Dormi
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