Gironzolando per la città è divertente scoprire quanto il mondo dello spettacolo sia pervasivo negli States. Abbiamo scoperto che un ufficio postale di Los Angeles ha inoltrato la richiesta all’amministrazione della città per essere intitolato a Marvin Gaye. Il fantastico e indimenticabile cantautore, produttore, arrangiatore e innovatore della musica soul. Certo, non così noto alle nuove generazioni, ma invitiamo i Millenials a riscoprirlo, anche in vinile.
Gaye, nato a Washington D.C. nel 1939 ha vissuto a Los Angeles i suoi ultimi anni. Nella sua carriera ha scritto e interpretato per oltre un ventennio alcuni dei maggiori successi della musica black. Basta ricordare “I heard it through the grapewine” brano d’apertura del film “The Big Chill” (Il Grande Freddo). How sweet it is (to be loved by you), Let’s get it on. Oppure “Sexual Healing” contenuta nell’album Midnight Love che contese il titolo di miglior album dell’anno a “Thriller” di Michael Jackson e gli fruttò due Grammy Award.
Impegnato nel sociale e mai banale, Marvin ha scritto brani di forte impatto emotivo come la celebre “What’s going on” (Che sta succedendo?). Ispirata a un brutale pestaggio effettuato dalla polizia, durante una marcia di protesta degli studenti di Berkeley, contro la Guerra in Vietnam.
Grande influencer fonte d’ispirazione
Ha attraversato qualche momento di appannamento dovuto all’abuso di sostanze, depressione, divorzio, bancarotta. Ha avuto una vita abbastanza travagliata ed è stato ucciso dal proprio padre dopo una lite banale il 1° Aprile del 1984. Marvin Gaye è ritenuto ancora oggi uno dei più grandi influencer, e i suoi album sono ancora ricercati per gli spunti che ha saputo dare a tutto il mondo della musica.
La richiesta di acquisizione del naming dell’Ufficio Postale deve essere ancora approvata, ma sembra una procedura di routine che non dovrebbe incontrare intoppi. Presto al 4040 di Washington Boulevard sarà ancora più interessante andare ad imbucare le lettere, le poche e rare che ancora si scrivono nell’era di Google.
Luigi Carnevali

