Il cambiamento climatico non è un problema solo per i millennial, in Svizzera sono le persone mature a combatterlo
Un gruppo di signore svizzere con un’età superiore ai 64 anni potrebbe sconvolgere lo scenario del diritto internazionale. Ha infatti citato in giudizio il governo per l’incapacità di limitare il cambiamento climatico. Sostengono che la Confederazione non ha fatto abbastanza e questo viola i loro diritti umani e il diritto alla salute. Potrebbe innescare un effetto valanga se altre associazioni deferissero i loro stati nazionali. Se Greta ha più di 60 anni Leggi tutto: Se Greta ha più di 60 anni
2.000 signore arrabbiate
Le KlimaSeniorinnen Schweiz, sostenute anche da Greenpeace sono oltre 2.000 donne mature con le idee molto chiare. Hanno presentato la loro causa alla corte europea per i diritti ed ora sperano di aver infranto un tabù e rimesso il problema del clima in cima alla lista. Lamentano che sono proprio le donne a subire i peggiori danni, con oltre 60.000 decessi nel solo anno scorso, a causa delle crisi climartiche.
Un luglio bollente
Luglio è stato il mese più caldo mai registrato, ma non si sono viste azioni volte a ridurre le temperature e a combattere la sua crescita. “Il governo non fa abbastanza per noi e per il paese”. La causa era già stata intentata nel 2016 ma era stata rigettata. A meno di dieci anni la stessa causa è arrivata alla Corte Suprema Svizzera. Un chiaro segno che le condizioni sono mutate e delle presa in carico delle istituzioni.
Selezioni per l’ammissibilità
Hanno dovuto passare diverse selezioni prima di essere ammesse, superare diversi livelli preliminari di ammissibilità. Il fatto che il caso sia stato discusso dalla Grande Camera è di per se un successo delle mature attiviste. L’effetto che potrebbe derivarne innescherebbe un effetto domino che metterebbe in crisi molti governi disattenti verso il cambiamento climatico
Ghiacciai che si sciolgono velocemente
I timori delle signore svizzere sono purtroppo suffragati dalle notizie del maggior caldo mai registrato a luglio che ha portato ad una grande scioglimento dei ghiacciai, che si prevede spariranno entro il 2100, se le emissioni di gas serra continueranno nelle loro escalation. Molte aree europee sono state sottoposte an un aggravamento delle condizioni che ha portato ad effetti catastrofici, alluvioni, incendi, frane, fenomeni atmosferici imprevisti e tremendi
Maturi attivisti pronti a scendere in piazza e lottare
Non è l’unica azione intrapresa da maturi attivisti. Ci sono risvegli in quel senso in altri paesi, con azioni di protesta contro i centri finanziari che finanziano ricerche e investimenti sui combustibili fossili. Le banche sono nel mirino dei correntisti che minacciano di ritirare i loro fondi. Forse la leva che fa più paura ai grandi investitori che nell’energia green investono con troppa prudenza perché il fossile ha rese immediate e più veloci.
L’etica dimenticata a favore di pochi
L’etica diventa un optional che viene dimenticata a fronte di buoni guadagni, il vecchio “pecunia non olet” resta un baluardo difficile da superare. Gli attivisti svizzeri sostengono che il loro governo non è all’altezza degli obiettivi dell’accordo di Parigi del 2015. Se la Corte emetterà la sue sentenza a fine anno, potrebbe ridefinire il modo con cui i governi dovranno affrontare la crisi climatica. Se Greta ha più di 60 anni
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