Finisce un’epoca? Gli influencers hanno superato ogni limite e vengono respinti
Il caso di un celebre chef messicano che ha messo alla porta un influencer che voleva mangiare a ufo, sta facendo scuola. La proposta era di accoglierlo nel ristorante gratuitamente, per ricevere una buona recensione e pubblicità del locale. Una sfacciataggine che ha fatto infuriare lo chef, ed ha fatto gridare allo scandalo. Un esercito di scrocconi cerca di vivere a sbafo mentre, nel frattempo, ottiene denaro dalle proprie attività in rete. C’è una pletora di persone “famose” o quasi famose, che opera in quel modo, senza vergognarsi. Guadagnano ma non spendono e preferiscono scroccare. Scrocconi a casa
Fenomeno sotto la lente
Sono anni che si parla di questo perverso metodo per ottenere pubblicità. Ora sembra che i ristoratori e gli albergatori abbiano deciso di alzare la testa. Sono personaggi di dubbia notorietà e scarsissima moralità, quelli che fanno commercio di un loro momento di visibilità. Sono imprenditori dello scrocco, che non investono sul proprio lavoro, ma su quello che riescono ad ottenere come regalia. Un modo truffaldino per ottenere riscontri. Dovremmo cominciare a diffidare di tutti questi influenzatori. Qual è il valore della loro recensione se ottenuta senza alcuno sforzo?
Pretendono di essere la guida Michelin
Pretendono di avere la stessa importanza delle guide Michelin, ma dimenticano un particolare importante. Chi visita i ristoranti e gli alberghi per la guida rossa, lo fa in incognito. E soprattutto, paga l’esatto ammontare dovuto, non si fa offrire nulla. È proprio la segretezza dei valutatori a mantenere inalterata l’integrità delle recensioni. Com’è possibile credere a qualcuno che è stato “comprato” da un pasto o un alloggio gratuito?
Un settore da riformulare
Si è data troppa importanza a chi lo fa per mestiere, costruendosi una posizione dal nulla. Magari acquistando followers per darsi un tono e crearsi una posizione. Benvenuti i commenti e le stories se vengono dal cuore, se sono formulati perché veramente sentiti. Scambiare pasti gratis non aiuta il settore, e mette in cattiva luce anche gli influencers. Troppe persone hanno pensato di svoltare, inventandosi un lavoro in quel modo, senza investire nulla, se non un poco di tempo libero.
Sfacciati e invadenti
Tengono comportamenti sfacciati e sono parecchio invadenti. I ristoratori temono più la minaccia della cattiva recensione, per chi non abbocca alle loro richieste, che sulla reale qualità della loro cucina. Uno stress a cui ha fatto bene a ribellarsi lo chef messicano e che speriamo venga seguito da molti altri. È l’apoteosi del falso o del “comprato a priori”. Come ci si può fidare di giudizi pre-condizionati? È una questione di etica innanzitutto, ma l’etica non va molto di moda. Il bisogno di arricchirsi alle spalle di altri, prima che la bolla esploda, condiziona la vita di troppe persone. A cascata le recensioni rimbalzano in rete, sui profili dei ristoranti e degli alberghi, e ne determinano il successo. Un successo o un insuccesso, legato a variabili che nulla hanno a che fare con la realtà. Alla base c’è un inganno o un pretesto, e questa cattiva abitudine dovrebbe essere smantellata. Scrocconi a casa

