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Scooter elettrico è vera rivoluzione?

Per produrli servono materie prime, energia, e tanto carbonio per assemblarli spedirli e caricarli. Convengono solo se rinunciamo alle auto e troviamo un modo ecosostenibile per ridistribuirli.

Scooter elettrici, c’è chi li vede come una importante scelta ecologica in grado di cambiare le abitudini degli utenti urbani. Sulle brevi distanze sembrano l’uovo di Colombo ma sono veramente in grado di ridurre l’impronta carbonica? Il computo totale deve prendere in considerazione molti fattori per comprenderne l’effettiva utilità. Le aziende produttrici ovviamente li promuovono come il toccasana che risolverà i problemi del traffico urbano ed eliminerà l’inquinamento da combustibili fossili. Scooter elettrico è vera rivoluzione?

Quali sono i fattori

Quanta energia occorre per fabbricarli? Quanto costano i materiali e quanto costa assemblarlo? Che impatto energetico hanno, visto che le loro batterie devono essere ricaricate ogni giorno? Uno studio su queste problematiche mostra che gli scooter elettrici possono avere un impatto ambientale peggiore rispetto alle mobilità su cui agiscono. Le azioni che devono intraprendere le città per ribaltare questo impatto sono abbastanza rilevanti ma non impossibili.

scooter elettrico mobilità

Una rete a noleggio

Se avete visitato o abitate in una grande città statunitense, soprattutto se ha un polo universitario, li avrete visti. Abbandonati in posti impensabili a fine corsa. Sono costruiti come un monopattino a motore. Trasportano una sola persona e sono realizzati per superare brevi distanze. Un’alternativa sia al camminare che all’andare in bicicletta. Sono a noleggio e gli utenti li possono lasciare incustoditi una volta arrivati a destinazione. Il prossimo utente che vorrà utilizzarli e l’avrà prenotato, potrà prenderlo o aspettare che passino a ritirarlo. Le società di noleggio si preoccupano di farli mantenere elettricamente carichi.

L’interesse è moltiplicato in un solo anno

Introdotti nel 2017 hanno iniziato ad essere di moda, veicolati da messaggi pubblicitari accattivanti. Sono messaggi green che hanno una grande presa sulle generazioni più giovani. Molti li considerano la soluzione perfetta per l’ultimo miglio. Sono utilizzati soprattutto da chi si serve già di mezzi pubblici ed è questa la limitazione maggiore. Per ottenere un vero impatto di salubrità urbana dovrebbero entrare nelle priorità degli automobilisti. Se le amministrazioni organizzassero aree di parcheggio e scambio lontano dal centro, darebbero un grande impulso all’uso degli e-scooter. Il loro noleggio è in ogni caso, già più economico rispetto ad usare un taxy o Uber.

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Nessun inquinamento

Nessun inquinamento, rivoluzione verde, nessuna emissione, rispettosi della Terra, senza carbonio, sono alcuni degli slogan con cui vengono promossi gli scooter elettrici. Certamente è vero che non usano combustibili fossili, ma le batterie devono essere ricaricate e questo comporta delle emissioni ed una impronta carbonica. Per azzerare il problema le agenzie che si occupano dei noleggi acquistano crediti di energia rinnovabile. Sembra tutto perfetto eppure…

Anche far trovare l’e-scooter al posto giusto ha un costo

Perché il servizio funzioni correttamente gli scooter devono essere disponibili al momento giusto nel posto giusto, carichi e pronti all’uso. Il servizio che li distribuisce ha un costo, così come tutto il servizio di prenotazione ed addebito del noleggio. Non sono i noleggiatori a farsi carico della movimentazione e delle ricariche. Sono degli operatori che hanno titoli strani come “Spremiagrumi” o “Carica-batteria”, girano per la città a raccattare gli e-scooter che sono stati lasciati. Li caricano sulle loro auto o furgoni e li ricaricano a casa loro, per ridistribuirli nelle posizioni con maggiore richiesta. I noleggiatori si limitano ad indicare dove sono stati lasciati e in quale “Nido” portarli il giorno successivo. Una logistica poco efficiente che genera il 40% dell’impatto totale prodotto dagli e-scooter. Il costo della carica non è elevato, anche se spesso gli e-scooter vengono prelevati per la ricarica anche se le batterie sono quasi al completo. Un viaggio inutile che potrebbe essere evitato.

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Solo il 30% lo usa per sostituire l’auto

E’ appena un terzo degli utenti quello che lo usa per sostituire l’auto, oltre la metà avrebbe camminato o usato la bicicletta o i mezzi pubblici. Il servizio non disincentiva abbastanza a guidare la propria auto. Il sistema diventa veramente ecologico se si riesce ad invertire la proporzione con almeno metà degli utenti che lasciano l’auto per l’e-scooter. C’è ancora molto da lavorare per ottenere un buon risultato, ma è pur sempre un inizio.

Giorni di pioggia e viaggi notturni

Resta il problema delle giornate di maltempo, in cui tutti cercano di usare l’auto. La prossima generazione di scooter elettrici dovrebbe prevedere anche una copertura antipioggia. Al momento impensabile. Che comporterebbe maggiori elementi costruttivi, maggior volume, forse maggior rischio di incidenti per scarsa visibilità. Gli e-scooter si possono usare solo di giorno, sono dotati di piccola fanaleria anteriore ma non posteriore. Sarebbero troppo pericolosi da utilizzare anche nei soli centri urbani illuminati. Scooter elettrico è vera rivoluzione?

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Scooter elettrico è vera rivoluzione, riusciranno le città a dotarsi degli strumenti per convincere gli automobilisti a lasciare l'auto personale
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