E’ un progetto realizzato da un chimico del MIT che unisce luminosità della lucciole e piante
Illumineremo le nostre case con piante luminose che sfruttano le qualità delle lucciole impiantate nel crescione acquatico. Sembra follia ma il progetto esiste da alcuni anni ed ha solo bisogno di essere migliorato. Se volete vedere questo piccolo “Miracolo luminoso” dovete recarvi a visitare la triennale del design Cooper Hewitt a New york. Saranno le piante ad illuminare le case.
Saranno le lucciole a prestarci il loro sapere
Le piante di crescione acquatico sono potenziate da nano-particelle che trasformano la loro energia in fonte luminosa. La nuova generazione di piante è stata migliorata rispetto alle prime esperienze. L’alone luminoso è creato da un enzima che si chiama “luciferase“, lo stesso che utilizzano le lucciole per attrarre i loro partner, Il Professor Strano che ha sviluppato la procedura ha messo il luciferase e altre due molecole in un vettore di nano-particelle. Le piante immerse in un liquido contenente questa soluzione sono state sottoposte a pressione, in questo modo il liquido luminoso è arrivato alle loro foglie.
Nessun consumo di elettricità
In un futuro in cui la sostenibilità diventa sempre più importante, queste piante che non consumano alcuna elettricità, possono essere un grande aiuto. La loro luminosità è ancora fioca ma si sta studiando il modo di migliorarla. Dovrà cambiare anche il modo di interpretare le piante e come interagire con loro. Non più un arredo vivente ma una parte integrante delle nostre abitazioni. Dovranno riempire le nostre case e dovranno avere la possibilità di occupare tutti gli spazi che desiderano.

Maggiore la luce, maggiore la grandezza
Le piante diverranno il punto focale e a seconda della necessità d’illuminazione dovremo tenere conto delle dimensioni. Le piante luminose occuperanno non più gli angoli più riparati, ma saranno al centro delle stanze. Un arredo che piacerà molto a chi ha il pollice verde ed ama stare a contatto della natura. Anche l’inquinamento luminoso verrà attenuato dalla presenza di piante che sono in grado di emettere una luminosità fioca e non accecante come le lampade a consumo elettrico.
Impareremo a curarle meglio
Se saremo dipendenti da loro per ottenere luce impareremo a rispettarle meglio ad accudirle e curarle con maggiore attenzione. Prossima evoluzione sarà passare da piante di piccole dimensioni, come il crescione acquatico, ad alberi veri e propri. Si stanno studiando anche dei recettori in gradi di rendere l’emissione luminosa molto più duratura nel tempo. Saranno le piante ad illuminare le case.

