Una fake news potrebbe danneggiare anni di lavoro, il caso degli insetti nella pasta Barilla
Il caso della disinformazione sul caso degli insetti nella pasta Barilla, può servire come paradigma con chiunque si avvicina alla comunicazione in rete. Il web è un mondo speciale, frequentato da miliardi di persone che hanno un grave difetto. Non sono dotate di humour ed hanno problemi nel discernere ciò che è una informazione dubitativa. Bisogna essere assertivi sui social media e soprattutto non offrire nessun appiglio a chi possa interpretare male i concetti. Saper usare bene la rete
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Fondazione Barilla ha pubblicato sui propri canali social un video dove si parlava, in tono ironico, di insetti come possibile fonte proteica alternativa. È un concetto che è stato espresso in molti altri paesi, soprattutto in quelli dove gli insetti sono già una componente importante dell’alimentazione. Purtroppo alcuni lo hanno interpretato come uno sdoganamento delle farine a base di insetti, cosa che a Barilla in realtà non interessa. Ma il video ha circolato, molti lo hanno visto, lo hanno male interpretato ed hanno attivato allarmi.
Reazioni negative
Il solito tam-tam che si scatena di fronte a qualsiasi notizia o fake news postata in rete, ha moltiplicato la negatività. Le reazioni negative hanno creato un’ondata anomala di messaggi che si sono propagati rapidamente. La novità di considerare le farine animali come futuristicamente utilizzabili, non è stato interpretato in modo corretto. Vi è chi ha voluto gridare allo scandalo, allo scardinamento delle tradizioni, alla contaminazione di prodotti. In pochi si sono accorti del tono ironico.
Il messaggio ufficiale
Barilla ha dovuto diramare un proprio messaggio per chiarire come stanno le cose e smontare la fake news. Barilla ha annunciato che non ci sarà il lancio di nessuna pasta o altro prodotto realizzato con farina di insetti. Non ha alcuna volontà o interesse a espandere il proprio business in quella direzione. Nello specifico, la loro pasta continua ad essere prodotta con grano duro 100% italiano. Il video fa parte di una campagna di informazione di Fondazione Barilla, che è indipendente. Si occupa di ricerca e divulgazione e studiare i sistemi agro-alimentari.
Fondazione Barilla
La Fondazione studia scientificamente la lotta agli sprechi alimentari e l’esaurimento delle risorse della terra. Non si occupa direttamente della produzione, e quindi non ha nessun potere decisionale, riguardante gli ingredienti che vengono utilizzati per produrre pasta e prodotti da forno. Per questo la notizia era priva da fondamento. Ora il video è stato rimosso dalla rete, ma chi volesse vederne un estratto lo trova qui. https://youtu.be/EuZvpmyyrHA Ciò che è certo è che giocare con l’ironia è troppo rischioso in rete, meglio tenere un tono solo assertivo, per non essere fraintesi. Saper usare bene la rete.

Credits: Pixabay

