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ROCK THE MOUNTAIN!

rock the mountain

LA MONTAGNA NELL’ICONOGRAFIA DELLA MUSICA POP

Apre al pubblico dal 10 giugno a Palazzo Roccabruna “Rock the Mountain!” Dopo la tappa torinese al Museo Nazionale della Montagna e grazie alla sinergia pluriennale con la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, duplica a Trento. La mostra si inserisce nell’ambito degli eventi legati alla seconda parte del 69° Trento Film Festival. Negli stessi giorni saranno infatti numerosi gli appuntamenti in città, tra i quali la 35 a edizione di MontagnaLibri. Curata da Daniela Berta, direttore del Museomontagna, e da Paolo Ferrari, giornalista e critico musicale, la mostra presenta un’ampia selezione di dischi pubblicati dagli anni Settanta a oggi. Uno sguardo nuovo e obliquo sul mondo della montagna, e un omaggio a quella sottostimata forma di creatività che è la cover art. ROCK THE MOUNTAIN!

Vinili con copertine montane

Il Museo possiede una ricca collezione di vinili con copertine a soggetto montano. Testimonianze culturali che fotografano un mondo peculiare, in un periodo significativo della sua storia. Una selezione di questo patrimonio unico, oggetto di un progetto di acquisizione, studio, catalogazione e digitalizzazione è parte di Rock the Mountain!  Percorre, con un’inedita chiave di lettura, l’evoluzione delle strategie di comunicazione dell’industria musicale. Segna inoltre la variazione del gusto per la rappresentazione della montagna negli ultimi cinquant’anni. 

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Poster, manifesti e locandine

L’esposizione propone manifesti pubblicitari di album e tournée, in un entusiasmante viaggio attraverso i generi musicali contemporanei. Dal rock al soul, dal folk al metal, dall’elettronica alla disco music, fino alla ricerca e alla sperimentazione d’avanguardia. Le cover dei vinili sono un’espressione del loro e del nostro tempo, un prodotto rappresentativo della cultura popolare e un segno indelebile impresso nella memoria individuale e collettiva. Il Novecento, in particolare nella sua seconda metà, è il secolo della distribuzione di massa della musica, il periodo storico in cui gli incontri tra suono e immagine si fanno sempre più fertili.

Diventano arte

Negli anni Cinquanta le cover iniziano, grazie all’illustrazione, ad affrancarsi dal ruolo di mero packaging: esplode il mercato e nasce una vera e propria “album art” i cui effetti saranno dirompenti. A stretto giro si ricorrerà anche all’immagine della montagna per veicolare messaggi e fare breccia nei fruitori. Stimolando l’attenzione e la curiosità tramite scenari naturali e umani d’alta quota.  Grafica pura, fotografia, collage: le tendenze del gusto informano il design delle cover in ogni periodo, come pure le tecniche utilizzate per realizzarle. In alcuni casi le vette sono una presenza puramente strumentale ai fini commerciali, senza veri e propri legami di contenuto con il prodotto cui sono abbinate. In altri riescono invece a ad evocarne l’esperienza sonora

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Una galleria entusiasmante

Scorrere la galleria di copertine e poster di cui si compone questa mostra significa constatare una sorta di cortocircuito tra estetica e contenuti. In altre parole: quasi mai un disco che sfoggia un paesaggio montano in copertina contiene testi in sintonia con quell’immagine. Viceversa, ad avvolgere ellepì e singoli con riferimenti d’alta quota sono soluzioni grafiche slegate dall’argomento. Le eccezioni a questo testacoda emotivo sono legate a progetti artistici che vivono in simbiosi con la montagna, in primis le colonne sonore. Per il resto, pareti e cime sono perlopiù assenti dai testi o utilizzate in chiave metaforica. 

Il grande rock

Il percorso incrocia da subito la storia del grande rock: è del 1971 il misterioso eremita su roccia dei Led Zeppelin. Per l’esplosivo manifesto del tour europeo del 1976, i Rolling Stones scelgono la totemica sagoma del Cervino. Il viaggio prosegue per suggestioni con i Deep Purple, Elton John, Village People, Yes, Depeche Mode, Goldfrapp, Chemical Brothers, Jamiroquai. Ed ancora Kanye West, Neil Young, Elvis Costello, Caravan, Noel Gallegher, Bob Marley, Tinariwen e tanti altri. Più di cento vinili articolati nelle sei sezioni espositive VISIONI, SCENARI, ESPLORAZIONI, SPORT, COLONNE SONORE, CERVINO.

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La propria colonna sonora

Nel percorso espositivo sarà possibile scegliere la colonna sonora della propria visita, ascoltando dal proprio smartphone, tramite QR code, una selezione di brani tratti dagli album in mostra. La mostra è accompagnata da un catalogo bilingue italiano/inglese, con tutte le immagini delle cover e dei manifesti in mostra, accompagnate dai testi dei curatori e del graphic designer e musicista Roberto Maria Clemente. Il volume è acquistabile qui: https://www.museomontagna.org/prodotto/rock-the-mountain-la-montagna-nelliconografia-della-musica-pop  La prossima tappa della mostra sarà la Spagna: a novembre 2021 aprirà infatti a Bilbao, grazie alla collaborazione con il Mendi Film Festival.

ROCK THE MOUNTAIN! 

La montagna nell’iconografia della musica pop. A cura di Daniela Berta e Paolo Ferrari, Trento, Palazzo Roccabruna, 10 giugno – 21 agosto 2021. Un progetto del Museomontagna con CAI – Club Alpino Italiano, Città di Torino, Regione Piemonte, Fondazione CRT, C CIA di Trento. Palazzo Roccabruna, Trento, Via Santa Trinità 24, T: 0461 887101 www.palazzoroccabruna.it   Orari: Lun, Mar e Mer: 8,30-12,00 / 14,00 – 17,00 Gio e Ven: 8,30-12,00 / 14,00 – 20,00. ROCK THE MOUNTAIN!

Credits: foto di Mariano Dallago appartengono all’allestimento di Torino

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ROCK THE MOUNTAIN! mostra sull'iconografia della montagna nelle copertine dei vinile e nei manifesti musicali
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