Si possono ridurre i consumi di terra e acqua per produrre erba o cereali, nelle fattorie verticali. Ma basteranno a renderle auto-sufficienti?
Qualcuno ci sta provando sul serio, coltivazioni all’interno in fattorie verticali che sappiano essere indipendenti. Allevare animali, soprattutto i bovini, necessità di grandi quantità di cibo. Vaste aree vengono coltivate per il loro fabbisogno quotidiano di cibo. Questo comporta l’occupazione di molto suolo e l’uso di molta acqua. Ridurre entrambi questi parametri è possibile con le fattorie verticali. Riusciranno le fattorie verticali a nutrire le mucche?
In Utah
Un’esperienza sviluppata in Utah (USA) sta facendo scuola in quel senso. Invece di coltivare scarola o carote, qui si coltiva erba per le vacche. Il progetto pilota parte da una fattoria gestita da 4 fratelli che allevano mucche da carne e da latte, la Bateman Mosida Farm. Con la collaborazione di un’azienda che già sviluppa strutture per orti verticali ha realizzato un impianto adatto a far crescere foraggio. Una struttura a ciclo continuo che corrisponda ai bisogni aziendali. Efficiente ed anti spreco.
Erba fresca tutto l’anno
Sono sei le torri alte una quindicina di metri, che producono erba. Non coprono il fabbisogno aziendale totale, ma riducono il consumo di terra e acqua. La riduzione dei consumi d’acqua è superiore al 90%. La qualità del cibo è altissima, le mucche lo gradiscono molto. Presto verranno aggiunte altre torri e i contadini sperano di poter evitare di acquistare foraggio dall’esterno in questo modo. Per un raccolto serve circa una settimana. I semi vengono posti su speciali vassoi in cima alla torre. Vengono annaffiati ed aiutati a crescere con luci a led. In una settimana il vassoio avrà svolto il percorso completo ed uscirà dal fondo della torre.
Produzione continua
La produzione è continua e fornisce14 quintali di foraggio al giorno utilizzando una superfice che è pari a 12 ettari coltivati tradizionalmente. È sostenibile? Si può immaginare che sia questo il futuro degli allevamenti? Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura, un terzo della terra del pianeta è utilizzata per produrre mangimi per il bestiame. Le previsioni di crescita della popolazione mondiale impongono di trovare soluzioni che utilizzino sempre meno terreno. Nonostante le carni-non-carni e le filosofie vegane la richiesta di proteine animali è in aumento.
Un successo finanziario
I costi dell’impianto sono imponenti, ma il ritorno è notevole. La qualità del latte delle bovine che hanno mangiato il foraggio della fattoria verticale è migliorata. Mentre è diminuito lo stress dei bovini che non hanno patito alcun problema dal cambio d’alimentazione. La loro preferenza s’è rivolta al foraggio fresco riducendo la percentuale di secco. Una fattoria verticale può svilupparsi anche in zone non vocate, riducendo gli impatti e i trasporti. Il prossimo step sarà raggiungere una completa auto-sufficienza. Solo allora si potranno dare risposte precise, nel frattempo l’azienda prospera e potrà servire come esempio. Riusciranno le fattorie verticali a nutrire le mucche?
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