Prendiamo esempio dalla natura e dalla sua gestione delle risorse per ottenere il meglio con la minore spesa possibile.
Una rete di infrastrutture verdi progettata per risolvere i problemi di gestione delle acque piovane e urbane bianche e nere, degli eccessi termici e della qualità dell’aria. Gli esempi non mancano, l’organizzazione urbana di Malmoe o di Berlino, ma anche di Milano, sono la dimostrazione che può funzionare. I progetti che accomunano una forte presenza di verde urbano, giardini verticali o sui tetti e aree umide sono quelle che hanno le maggiori possibilità di controllare le temperature. La popolazione mondiale risiede per oltre il 50% nelle grandi città, ed è in aumento, l’urbanizzazione crea problemi di gestione nella mobilità e nel traffico, che causa innalzamento delle temperature. Riprogettiamo le città circolari col verde
Piccole comunità o grandi città
D’altro canto le piccole comunità hanno proporzionalmente spese di gestioni maggiori, legate soprattutto alla gestione dei rifiuti e dei servizi. I costi fissi condivisi nelle piccole comunità sono elevati, anche i consumi di energia e le spese per gli spostamenti sono superiori. Dovremmo portare i boschi in città per ottenere il meglio di entrambi le situazioni. Il verde, soprattutto quello sui tetti delle abitazioni, protegge dagli agenti atmosferici. Riduce il calore prodotto dall’irradiamento solare e protegge i tetti stessi da un invecchiamento troppo veloce. Berlino ha tetti verdi che sono arrivati al secolo d’età senza problemi. Le pareti verdi verticali producono un effetto cappotto che è protettivo per l’abitazione. Oltre al risparmio energetico si allunga la vita dell’immobile e si ottengono minori sprechi edilizi.
Acque piovane da usare come risorsa
Il verde urbano assorbe la pioggia che non scorre velocemente come sul cemento e sull’asfalto. Uno dei problemi più seri delle recenti crisi climatiche è quella delle piogge intense che non consentono ai sistemi di filtraggio di trattare le acque. Queste superano i livelli di guardia e tracimano dagli impianti andando direttamente in mare. Il recente esempio di Rimini ne è una riprova. Le acque reflue che vengono convogliate su diverse direttrici finiscono per essere convogliate assieme, rovinano la qualità dell’acqua che dovrà essere trattata nuovamente con altro spreco di risorse ed energie. Alcune città hanno sperimentato con successo “l’effetto spugna”. Il verde urbano trattiene la pioggia e la rilascia lentamente evitando le alluvioni. Gli esempi più interessanti sono a Città del Messico con la sua Via Verde, New York col canale Gowanus, e alcune città cinesi o le pensiline dei bus di Utrecht.
Ritmi circolari copiati
Riuscire ad utilizzare le acque piovane aiuta nella gestione delle città imitando ancora una volta il ritmo circolare della natura. Riduce il consumo di energia e riapprovvigiona le scorte d’acqua urbane. Molte città si sono già attrezzate. A Berlino, uno stagno nel centro città raccoglie le acque piovane in caso d’emergenza. Le acque raccolte sono usate per irrigare i tetti verdi e per tirare gli sciacquoni. Risparmio doppio! Anche in Canada il problema è stato affrontato rendendo obbligatori i tetti verdi nella città di Toronto. Sulla gestione dell’acqua piovana si basa tutto il sistema delle energie rinnovabili che alimenta il quartiere di Malmoe Bo01.
Gas effetto serra ridotti
I tetti e le facciate verdi isolano e proteggono dalle temperature estreme. In estate riducono le temperature interne e mantengono il calore in inverno. il consumo totale di energia nell’UE è causato al 40% dalle abitazioni mentre un terzo delle emissioni di gas a effetto serra proviene dagli edifici. Riuscire a controllare riscaldamento e condizionamento dell’aria sarebbe di grande importanza per ridurre l’incidenza dei cambiamenti climatici. Anche l’assorbimento di anidride carbonica e degli altri gas emessi in atmosfera nelle città subirà una forte riduzione grazie all’azione del verde. Riprogettiamo le città circolari col verde
La bellezza che non fa impazzire
Il verde piace, per mille motivi, è sicuramente più bello di un muro di cemento, rilassa, distende, offre ombra e aiuta a socializzare. I quartieri verdi sono quelli dove è piacevole passeggiare e passare tempo. Chi ne ha la possibilità cerca di trasferirsi in aree dove il verde è molto importante. Ci sono studi che consentono di misurare l’incidenza sulle malattie mentali del vivere in aree verdi o in aree troppo urbanizzate. Ovviamente il verde riduce il calore, e garantisce anche l’habitat ad alcuni animali. Svegliarsi col canto degli uccelli è sicuramente più interessante che farlo coi clacson del traffico. Passare tempo nel verde rilassa, riduce lo stress e migliora il benessere generale. Anche il sistema sanitario nazionale ne trae vantaggio. Gli infermi guariscono prima, le malattie respiratorie e cardiache si riducono con brevi passeggiate nel verde.
Un investimento anche per gli amministratori
Investire nel verde per contribuire ad una economia circolare urbana, conviene. I benefici sono enormi, mentre l’investimento è minimo o comunque assai meno costoso di qualunque altro intervento. Come ciliegina finale gli amministratori sanno che una città verde aumenta il valore di ognuna delle sue strutture, gli edifici aumentano di valore e richiamano turisti e curiosi. Un effetto economico anch’esso circolare da tenere in considerazione. Una città verde e ben urbanizzata fa felici i cittadini, che magari confermeranno l’amministrazione alle prossime elezioni. Riprogettiamo le città circolari col verde.


Call For Papers – Entro il Dic.2019 Cluster Egocreanet organizzera un importante evento formativo focalizzato sul paradigma della “VITA CIRCOLARE” , quale premessa cognitiva per favorire la “Economia Circolare”, oggi cosi determinante come criterio innovativo del cambiamento dello sviluppo economico e sociale Il passaggio da un cultura lineare della scienza e dello sviluppo a quella circolare della vita presuppone un cambio di paradigma: ogni fase del ciclo di vita infatti viene epi-geneticamente alterato dal cambiamento climatico causato dall’ impatto dell’ aumento della temperatura sul ciclo idrologico dell’ acqua. Favorire una Economia Circolare pertanto non significa ridurre l’ attenzione al riciclo dei rifiuti per riprodurre merci ed energia ma dare valore culturale alla sostenbilita’ di una mentalita’ basata sulla circolarita’ della evoluzione della vita.
Coloro che si ritengono interessati a partecipare come Relatori possono prendere contatti con Paolo Manzelli presidete di Egocreanet indirizzando un e mail a : egocreanet2016@gmail.com
Il Nuovo Paradigma della “VITA -CIRCOLARE”.
Metamorfosi del Paradigma Meccanico Lineare della scienza nel Nuovo Paradigma Circolare dellle Scieze della Vita . Paolo Manzelli – Cluster Egocreaet.
–> Egocreanet, (NGO-Firenze) ha come obiettivo essenziale il superamento del paradigma Meccanicista che ha dato forma alla societa industriale e al suo modello di produzione e consumo lineare,definito dalla costante crescita competitiva del PIL mercantile , parametro che con ogni evidenza è indifferente alla qualita’ della vita e che pertanto e’ divenuto insostenibile dal punto di vista sociale ed ecologico e della salute umana .
( 1) : Crollo del Meccanicismo)in:
https://www.scienzaeconoscenza.it/blog/scienza_e_fisica_quantistica/il-crollo-del-vecchio-paradigma-meccanico-della-scienza.
La trasformazione del paradigma Meccanico -mercantile nel nuovo paradigma CIRCOLARE DELLA VITA , (fondato sulla qualita ed il benessere e la felicita anziche sulla mera quantita del profitto), comporta una revisione profonda del modello mentale acquisito durante tutta l’ epoca industriale .
A tale scopo trasformativo nella riunione del Cluster Egocreanet Ngo Firenze del 10 Sett.2019 abbiamo delineato le modalita’ di realizzazione del “Progetto FORMA-MENTE” del quale e prevista a organizzazione una prima sezione/prototipo del Corso di Formazione in Firenze in data da concordare , in collaborazione con la Associazione della Fiorentina che fornira la antica sede in via dei Ginori 16, 50100 Firenze-Centro.
Superando il riduzionismo concezioni meccaniche si prende coscienza della evidenza della Circolarita’ della Vita . Sappiamo infatti che la respirazione e a circolazione del sangue e lo stesso metabolismo sono fenomeni circolari ed infatti la Energia Biologica che ci tiene in vita corrisponde ad un sistema di reazioni metaboliche che si riassume nel CICLO di KREBS ,dove l’ ATP ,rompendo un triplo legame cede ciclicamente un elettrone trasformandosi in ADP , senza provocare un alto consumo di Fosforo che viene costantemente riciclato ..
La ciclicita’ evolutiva dei sistemi viventi è messa in evidenza dalla complementarieta’ di funzione dei processi di “fotosintesi e respirazione” che correlano la vita delle cellule eucariote di vegetali ed animali. Infatti gli organelli , “cloroplasto e mitocondrio” ,derivati da batteri sembionti, determinano una ciclicita’ ‘di funzioni cosi che nella fotosintesi clorofilliana il cloroplasto utilizza l’ Energia Solare per sintetizzare CO2 ed H2O nella produzione di zuccheri , mentre viceversa nella respirazione cellulare il Mitocondrio utilizza zuccheri e altri materiali organici per riprodurre H2O e CO2 ed altri radicali liberi, utili per regolare la morte programmata del ciclo della vita cellulare.
Piu’ in generale la “Ciclicita della Vita corrisponde a un sistema di relazioni circolari di informazione tra “epigenetica e genetica “coordinate dal DNA, che si comporta come una “antenna rice-trasmittente”, capace di armonizzare l’ informazione genetica ed ambientale regolando il complesso processo circolare di rinnovamento e di apoptosi cellulare.
(2)- https://dabpensiero.wordpress.com/2017/10/15/morfogenesi-e-quantum-dna-laser-antenna/
Certamente la “Ciclicita della Vita “, esprimibile tramite relazioni circolari tra , viene a dipendere espressamente dal ciclo di illuminazione solare (notte giorno) , cosi come dalla ciclicita delle relazioni elettro-magnetiche tra pianeti e sistema solare, inserite nell’ evoluzione a spirale dell’ universo nel suo insieme.
(3)-Energia di Informazione : http://www.caosmanagement.it/n62/art62_04.html
Pertanto dobbiamo rinnovare radicalmente il “Paradigma Meccanico “, che riduce la interpretazione della vita a una somma lineare di eventi isolati ,e di consguenza diventa necessario riconsiderare la “ Ciclicita dei Sistema Vivente “ , rivisitata in termini di un “nuovo paradigma scientifico/sociale” , capace di rinnovare la duplice concezione del tempo nota fino dalla cultura della antica Grecia, la’ dove, al Tempo come sequenza “quantitativa” detto: CRONOS,( considerato valido esclusivamente per la misura del movimento ), veniva associata simutaneamente la concezione “qualitativa” del Tempo (detto : KAIROS) cosi che che nella civilta’ contadina si poneva attenzione alla ciclicita’ del tempo, (quello opportuno per seminare o per raccogliere), visto in relazione alla circolarita’ del sistema naturale della Vita nell’ Universo.
Il paradigma meccanico, che è stato proprio della societa industriale , ha limitato la concezione del tempo a quella quantitativa indicata come creando una profonda incomprensione sulla “Realta’ Circolare della Vita” e della sua riproduzione evolutiva correlata alle interazioni tra informazione epigenetica e genetica.
(4)- https://dabpensiero.wordpress.com/2018/08/24/epigenetica-e-crono-biologia-il-rilancio-bioquantico-del-programma-mac-lean/
Pertanto il Cluster Egocreanet si propone di iniziare a realizzare il progetto FORMA-MENTE di formazione per la “innovazione del cambiamento”, che sara’ .orientato dalla ridefinizione del nuovo paradigma Scientifico//Olistico basato sulla “CIRCOLARITA DELLA VITA” in quanto tale cambiamento paradigmatico consapevolmente lo riteniamo piu’ adeguato allo sviluppo culturale della societa contemporanea della conoscenza.
Paolo Manzelli +39/335/6760004 14.sett.2019
→ Modalita di adesione al Cluster Egocreanet :
https://www.egocrea.net/2019/01/15/adesione-al-cluster-egocreanet/